È termine convenzionale per disignare il periodo che si suole delimitare con le date del 1660 e del 1789, tenendo presente quella ch'è la caratteristica di molti stati d'Europa, in primo luogo la Francia, [...] ardito affermare che la divisione tra anglicani e cattolici sia men forte di quel ch'è il sentimento unitario, e che l'anglicano e il cattolico, allorché la patria è in guerra, si sentano soltanto cittadini della stessa stirpe. In molti paesi, di un ...
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POLLINI, Girolamo
Ginevra Crosignani
POLLINI, Girolamo. – Nacque a Firenze, presumibilmente nel 1544, da «parenti nobilissimi» (Ghilini, II, 1647, p. 154).
La tradizionale opera sugli scrittori domenicani [...] Prencipi passati et presenti» (p. 250).
Certo, la Storia della Riforma della Chiesa d’Inghilterra (1820) del vescovo anglicano Gilbert Burnet attribuisce alla Historia di Pollini il potere di aver fatto cambiare opinione ai francesi riguardo al ...
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TENDUCCI, Giusto Ferdinando detto il Senesino
Davide Mingozzi
– Originario di Siena (il libretto di una cantata fatta a Cagliari nel 1750 lo dice «sanese», e in altri libretti comparve come «il Senesino»), [...] per tornare in Irlanda. Di passaggio a Roma nell’aprile del 1772, Dorothea e Kingsman si sposarono con rito anglicano. Tornati a Londra, per prevenire eventuali dubbi circa la validità del matrimonio, organizzarono una nuova cerimonia l’8 settembre ...
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Le biblioteche
Paolo Traniello
Ridurre a una esposizione sintetica di tipo lineare la storia plurimillenaria di un’istituzione comunemente denominata biblioteca appare compito tanto arduo da sconsigliare [...] Rocca, e l’Ambrosiana, aperta a Milano nel 1609 dal cardinale Federico Borromeo. In campo protestante, per meglio dire anglicano, per iniziativa di sir Thomas Bodley fu ripristinata e inaugurata nel 1602 con carattere semipubblico la biblioteca dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella storia della poesia inglese della prima metà del Seicento, accanto a Shakespeare [...] della corrispondenza in latino, Milton ne difende l’operato davanti all’Europa con due trattati intitolati Pro populi anglicano defensio (1654).
Milton sente profondamente l’esigenza di combattere il male ovunque si annidi, di dare un ordine ...
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MALATESTI, Antonio
Girolamo De Miranda
Nacque a Firenze nel 1610 da Emilio. La famiglia, originaria di Terranova, nel Valdarno, si chiamava in origine Griffoli; dopo essersi trapiantata a Firenze, dove [...] , Stillman Drake Manuscript Collection, 03193; Austin, University of Texas, Harry Ransom Center, Ph 12684; J. Milton, Pro populo Anglicano. Defensio secunda, London 1654, p. 84; G. Negri, Storia degli scrittori fiorentini, Ferrara 1722, pp. 63 s.; F ...
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Apologeta cristiano. Nacque verso la metà del II sec., probabilmente in Atene, da genitori pagani.
Avido di sapere, viaggiò molto; dopo aver visitato la Grecia, l'Italia, la Siria, la Palestina, l'Egitto, [...] , Suppl. gr., 250.
L'Editio princeps delle opere di C. è quella stampata a Firenze, 1550, da Petrus Victorius; il vescovo anglicano I. Pater ne diede una migliore (Oxford 1715), ristampata nel Migne (P. G., 8 e 9). Ottima edizione critica di Otto ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] armeno-gregoriano. Vi hanno pure autorità un vescovo copto-monofisita, un metropolita nestoriano e dal 1841 un vescovo anglicano.
Regno di Gerusalemme
Fu costituito nel corso della prima crociata da un gruppo di principi franchi. Goffredo di ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] l’E (codice di Basilea, dei Vangeli, sec. 8°), l’E2 degli Atti (sec. 6°, detto codex Laudianus perché donato dall’arcivescovo anglicano Laud all’università di Oxford nel 1636), l’F2 (codex augiensis, di s. Paolo, sec. 9°, a Cambridge), il G3 (codex ...
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GRAN BRETAGNA (A. T., 47-48, 49-50)
Herbert John FLEURE
Mario SARFATTI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Anna Maria RATTI
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È il nome generico dato alla maggiore [...] da un ministro, che ne percepisce le temporalità e deve aver ricevuto l'ordinazione sacerdotale secondo il rito anglicano; le parrocchie ecclesiastiche hanno però perduto quasi ogni importanza amministrativa e non coincidono più con le civili. Le ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
anglic
‹ä′ṅġlik› s. ingl. (propr. «anglico»), usato in ital. al masch. – Lingua internazionale, proposta dal filologo sved. R. E. Zachrisson (1880-1937), che consiste fondamentalmente nell’inglese scritto in un’ortografia semplificata.