Gabriele Condulmer (Venezia 1383 - Roma 1447). Nipote di Gregorio XII, successe a Martino V (1431). Fu in contrasto con il Concilio di Basilea, che gli oppose l'antipapa Felice V; a Roma, contrastò lo [...] e successivamente a Firenze (genn. 1439); il decreto di unione con i Greci (5 luglio 1439) fu seguito da quelli con le altre Chiese orientali. Appoggiato dai suoi antichi oppositori, tra cui Federico III e Alfonso d'Aragona, che E. investì del Regno ...
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Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici (semplici offerte o immolazioni di vittime) alla divinità. È compreso nel numero delle installazioni rituali [...] nella parte superiore o lavorati in forma di coppa. Tra i più antichi a. associati a templi si ricorda quello di Eridu (od. Abu Nel mondo romano svilupparono forme influenzate da modelli greci e potevano recare motivi ornamentali a festoni, bucrani ...
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(gr. ῾Ερμῆς) Divinità greca cui corrisponde il latino Mercurio. Figlio di Zeus e di Maia, nacque in una grotta del Monte Cillene in Arcadia (da cui l’epiteto Cillenio).
Nato al mattino, già a mezzogiorno [...] Mucchi di pietre ed erme si usarono fin dalla età più antica come segni di confine o anche indicatori stradali: di qui, tra doti di ladro abilissimo. La fantasia mitico-religiosa dei Greci lo ha immaginato agile, snello e giovane, riconoscendogli per ...
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(gr. ῎Ερως)
Mitologia
Dio greco dell’amore (detto in latino Amor e Cupido). Ignoto a Omero, figura da Esiodo in poi, dapprima come un dio della natura e come potenza teogonica, senza genitori o nato dal [...] ’arcaismo nell’aspetto di un efebo alato. Tema prediletto degli artisti greci del 4° sec. a.C., sono celebri le statue di Prassitele con riferimento alle concezioni che di esso ebbero gli antichi. In psicanalisi, gli istinti dell’e. costituiscono, ...
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Nome degli eroi che, imbarcati sulla nave Argo, parteciparono al seguito di Giasone al viaggio dalla Grecia alla Colchide, sulle estreme rive del Mar Nero, per la conquista del vello d’oro. Giasone fu [...] libiche raggiunsero la terra di origine e il porto di Pagase.
La leggenda, formatasi sui racconti dei più antichi viaggi greci verso il Mar Nero, si arricchì di infinite tradizioni locali e di particolari novellistici ed ebbe numerosi riflessi anche ...
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Spirito, buono o cattivo, che nella mitologia pagana presiedeva al destino degli uomini, e anche lo spirito che aveva sotto la sua protezione una città, un popolo, una nazione.
Il Genius era, per gli antichi [...] il Genius urbis Romae o Genius populi Romani.
I Romani erano propensi ad attribuire al g. (come, talora, i Greci al demone) specialmente quegli atti in cui sembrava si manifestassero funzioni superiori alle normali capacità dell’individuo. Di tali ...
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Dio venerato dagli antichi Egiziani. Nell’iconografia è rappresentato in forma di uomo con testa di sciacallo o in forma di sciacallo seduto (animale presente all’interno del geroglifico col quale A. veniva [...] colui che ne preserva la salma dalla corruzione. Il suo culto perse importanza con il diffondersi della religione di Osiride, divinità che assunse molte delle prerogative di Anubi. In epoca tolemaica venne assimilato dai Greci a Ermete psicopompo. ...
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(VI, p. 879; App. II, 1, p. 395; III, 1, p. 231; IV, 1, p. 260; V, 1, p. 352)
Vecchio Testamento
di J. Alberto Soggin
Critica del testo
Nel campo della critica testuale le novità da segnalare fino agli [...] Pentateuco samaritano (del quale manca finora un'edizione critica) e nelle antiche traduzioni: quella greca detta 'dei Settanta' e i frammenti di altre traduzioni greche (Aquila, Simmaco e Teodozione), conservati soprattutto nei resti degli Esapla di ...
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ZODIACO (gr. ζῳδιακὸς κύκλος; lat. signifer orbis, zodiacus, ted. Tierkreis)
Pio Luigi EMANUELLI
Pietro Toesca
È, sulla sfera celeste, la zona delimitata dai due cerchi paralleli all'eclittica, che [...] in numerosi monumenti.
Iconografia. - Insieme con la nozione dell'eclittica si diffusero nell'Oriente e in Grecia dall'antica Caldea le figure immaginarie delle costellazioni dello zodiaco che segnavano nella sfera celeste il cammino del Sole: e ...
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ZARATHUSTRA
Antonino Pagliaro
È il nome del fondatore della religione mazdaica che dall'età degli Achemenidi fino alla conquista araba fu la religione nazionale dell'Īrān (v. zoroastrismo). La forma [...] come primo ambiente della sua predicazione. Anche per l'epoca della predicazione le opinioni sono contrastanti: la più antica notizia che se ne ha da fonte greca è quella di Xanto di Lidia (metà del sec. V a. C.), secondo la quale Z. sarebbe vissuto ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...