Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] somiglianza (cfr. Cornific., lV, p. 34, 46). In fondo per gli antichi l'allegoria era una metafora (v. sopra), e per questo i Latini la favola esopica, dopo aver prodotto l'enorme satira del Roman de Renard, e componimenti affini (secoli XI-XIV), ...
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Antichità. - Origine del consolato. La tradizione romana racconta che, cacciati i re, i loro poteri passarono nelle mani di due sommi magistrati eletti annualmente, di guisa che la loro potestà non fu [...] diritto pubblico romano, trad. di P. Bonfante, Milano 1904, p. 184 segg.; E. De Ruggiero, voce Consul, in Diz. epigrafico di antichitàromane, II, p. 679 segg.; Humbert e Bloch, in Daremberg e Saglio, Dict. des ant. gr. et romaines, I, p. 1455 segg ...
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. Prima della loro conversione al cristianesimo, gli Armeni adoravano parecchi dei, gli uni di origine iranica, gli altri di origine assira, e finalmente alcuni antichi eroi armeni deificati. Una tradizione [...] mezzo dei caratteri siriaci, Mesrop prese per base un antico alfabeto armeno caduto in disuso, e, dopo molti porta a tutti gl'intrighi dei laici. L'unico torto della curia romana fu di non aver tenuto conto di un principio necessarissimo di governo ...
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GIUSTINIANO, imperatore d'Oriente
Angelo PERNICE
Pietro DE FRANCISCI
La figura di G. s'impone all'attenzione dello storico per la sua personalità e per l'imponenza della sua opera, che fu multiforme [...] politica dell'Occidente con l'Oriente; da un lato, si raccolgono in un codice le antiche leggi romane, monumento imperituro della sapienza giuridica dell'antica Roma al quale G. lega il proprio nome, dall'altro appaiono nell'ordinamento dello stato ...
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TRIESTE (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Ferdinando FORLATI
Attilio TAMARO
Giacomo BRAUN
Lina GASPARINI
B. F. T. B. F. T.
Città della Venezia Giulia, capoluogo di provincia; si affaccia sull'omonimo [...] consacrata al culto valdese: i restauri del 1926 hanno dimostrato che essa è l'ampliamento fatto in epoca romanica di un più antico sacello costruito a ridosso delle mura e di una delle torri militari della città poi trasformata in campanile.
Invece ...
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ORO (fr. or; sp. oro; ted. Gold; ingl. gold)
Giovanni D'ACHIARDI
Alberico BENEDICENTI
Pietro ROMANELLI
Maria ACCASCINA
Mario LEVI MALVANO
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È uno dei pochi elementi conosciuti fino dalla più remota [...] di Novara).
Oggi in Europa non vi sono di stati produttori d'oro che la Romania (Transilvania) nella quale si sfruttano i tellururi che non furono in antico conosciuti, e la Russia, la quale se si può politicamente considerare come stato europeo ...
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Città del Belgio. La situazione della città in riva a un gran fiume navigabile appare già attestata dal nome, schiettamente fiammingo per origine (nei primi documenti, risalenti al sec. VIII, Andoverp, [...] di Rubens.
La cattedrale (Notre-Dame) è la più grande chiesa gotica del Belgio, sorta nel luogo di una più antica chiesa romanica. Vastissimo è l'interno, con sette navate separate fra loro da 125 pilastri senza capitelli; il coro fu costruito dal ...
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Città della Spagna, la più popolosa, attiva ed industriale, e il suo porto maggiore. L'origine del nome non è chiara, sebbene c'è chi lo attribuisca, senza fondamento, ai Barca. Fu chiamata Barcino nell'antichità, [...] i resti delle due torri semicircolari della Porta Pretoria nella Plaza Nueva e un antico edificio, il creduto Tempio di Ercole (stud. e illustr. da Puig y Cadafalch, L'arquitectura romanica a Catalunya, I, 1909, p. 41 segg.), di cui restano, in Calle ...
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È lo stabilimento di lavoro per la costruzione e riparazione di naviglio da guerra e in genere di tutte le armi, macchine e strumenti impiegati da detto naviglio e per la fabbricazione e la custodia di [...] neoria ellenistici, purtroppo pochissimo o quasi nulla conosciamo dei navalia romani. Certamente essi, nella loro costruzione, dovettero nel periodo repubblicano più antico essere imitazione del tipo greco, e derivazione dal tipo greco-ellenistico ...
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Il genere Sericaria (dal latino sericarius "lavoratore di seta") fu introdotto dal Latreille nel 1825 per indicare altri Lepidotteri che filano un bozzolo, diversi dal baco da seta; fu applicato al baco [...] quasi contemporaneamente nel Giappone.
I Greci e i Romani dei primi secoli dell'era cristiana adoperavano la bachicoltura cfr. specialmente: C. Cessi, Per la storia della sericoltura nell'antichità, Venezia 1920; E. Verson e E. Quajat, Il filugello e ...
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antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...