Regione dell’Italia centrale (17.232 km2 con 5.755.700 ab. nel 2020, ripartiti in 378 Comuni; densità 334 ab./km2). Si affaccia sul Mar Tirreno tra la foce del Chiarone e quella del Garigliano, mentre [...] regione, ma in questa rimase tagliata fuori la parte dell’antico territorio latino a nord dell’Aniene (assegnata all’Etruria). della Campagna e della Marittima, della Sabina e della Tuscia romana si riconobbero vassalle della città e l’opera di G.Á ...
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(gr. Πόντος, lat. Pontus) Regione della Turchia di NE, in origine quella parte della Cappadocia che era affacciata sul Pontus Euxinus (Mar Nero), la quale oggi confina a O con la Paflagonia, a E con la [...] Mitridate VI (112-63). Il territorio era celebrato nell’antichità per l’abbondanza di legname da costruzione e minerali (ferro alla Bitinia che già dal 74 a.C. era divenuta provincia romana: furono separati dal P. una parte del litorale del Mar Nero ...
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Nome di alcune specie di piante del genere Piper e del loro frutto, nonché di altre piante con frutti o altre parti piccanti o aromatiche. Le piante del genere Piper sono per lo più arbusti rampicanti, [...] dei frutti maturi e decorticati dà il p. bianco.
Il p. è una delle spezie più comunemente usate ed è noto sin dall’antichità greco-romana. Il p. nero è il p. comune, che si presenta in granelli di 3-6 mm di diametro, con superficie rugoso-reticolata ...
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Stabilimento annesso a una sorgente termale, per lo sfruttamento di essa a scopo idroterapico.
Per sorgente termale si intende una sorgente di acqua calda di origine profonda, che sgorga a temperatura [...] relazione con i fenomeni postumi del vulcanismo.
ARCHEOLOGIA
Nell’Antichità, insieme di edifici in cui potevano farsi bagni caldi nella Grecia classica e in età ellenistica. Ma solo in età romana si diffuse l’uso dei bagni privati e pubblici, e si ...
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Piccolo albero (Prunus persica; v. fig.) della famiglia Rosacee Prunoidee, coltivato per i suoi frutti (pesche) e talvolta anche come pianta ornamentale per i suoi fiori di color roseo chiaro o cupo. È [...] da maggio (precocissime) a ottobre (tardive); di medio tempo: lugliatiche, agostane.
Il p. è pervenuto nel Mediterraneo nell’antichità greco-romana dalla Persia e perciò per lungo tempo si credette originario di questo paese, mentre è sicuramente di ...
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Nome comune del genere Sorghum della famiglia Poacee (compreso un tempo nel genere Andropogon) e particolarmente delle specie coltivate, tra le quali Sorghum vulgare (v. fig.), coltivato in tutti i paesi [...] piante giovani, un glucoside cianogenetico, la durrina, che può dare disturbi al bestiame. Il s. era noto all’antichità greco-romana, ma acquistò importanza economica in Europa soltanto nel 18° secolo.
La produzione mondiale di s. ha avuto negli ...
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Albero (Laurus nobilis) della famiglia Lauracee, alto fino a 10 m, con foglie persistenti coriacee, largamente lanceolate, fiori dioici, giallognoli, drupe ellittiche, nere, contenenti un seme con grossi [...] e come stimolante e antisettico. I frutti servono anche in liquoreria; la foglia si usa per aromatizzare alcune preparazioni culinarie.
Nell’antichità greco-romana, l’a. era l’albero sacro ad Apollo, e simbolo di sapienza e di gloria: di corone di a ...
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GEOGRAFIA
Roberto Almagià
(gr. γεωγραϕία)
Nome e concetto
di Roberto Almagià
La geografia, come scienza, risale, come è dimostrato dallo stesso nome, all'età greca, e da allora fino ai nostri giorni [...] letteratura greca era dotata, come si è visto, da tempi antichi e che dalla primitiva sobrietà erano a poco a poco cresciuti la meravigliosa unità di vita civile e politica creata dai Romani si spezzò; non il mondo conosciuto si restrinse, ma ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] questo periodo, che segnò l'apogeo della viticoltura romana, seguì una sensibile riduzione nella viticoltura del Lazio, ; alcuni si dicono a raspo secco (e sono i più comuni e antichi), perché con essi il raspo dei grappoli si dissecca, e gli acini ...
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TRENTINO-ALTO ADIGE
Olga Donati
Gioia Conta
Francesco Monicelli
Piero Spagnesi
(v. ALTO ADIGE, II, p. 711; App. II, I, p. 147; III, I, p. 76; IV, I, p. 108; TRENTINO, XXXIV, p. 266; App. II, II, [...] alla luce delle ricerche e degli studi più recenti, Udine 1985, pp. 375-406 ("Antichità Altoadriatiche", 27: Aquileia nella Venetia et Histria); Tires e Aica. Necropoli di epoca romana, a cura di G. Rosada e L. Dal Ri, Verona 1985; U. Laffi, L ...
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antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...
antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...