Teologo ed erudito (Chio 1586 - Roma 1669). Addottoratosi a Roma in filosofia e teologia (1610) e in medicina (1616), "scrittore greco" della Vaticana (dal 1618: si deve a lui l'inventario, tuttora in [...] latina della Catena Ss. Patrum in Ieremiam prophetam, 1623), l'architettura sacra, l'antichitàclassica e la letteratura italiana (Poeti antichi raccolti da codici manoscritti della Biblioteca Vaticana e Barberina, 1661; Drammaturgia, 1666, catalogo ...
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Prezzo massimo di vendita (anticamente detto meta), fissato in via amministrativa, in genere per beni di largo consumo particolarmente rilevanti dal punto di vista sociale. La pratica dei c., nota nell’antichità [...] classica e soprattutto diffusasi nel Medioevo e nell’età moderna come strumento di politica annonaria (➔ annona), era utilizzata per lo più per disciplinare la distribuzione e il consumo delle derrate alimentari. Negli anni più recenti il c. è stato ...
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Umanista (Venezia 1487 - Roma 1527); discepolo di Marco Musuro, insegnò greco a Venezia (1518), a Firenze (1522-23) e a Roma (1526-27), dove si era trasferito nel 1523 al seguito del card. Giulio de' Medici [...] (1522), inteso a dimostrare, attraverso una lunga serie di esempî desunti per lo più dall'antichitàclassica, che l'esilio non è un male: di così buona fattura classica, che trovò facilmente credito l'accusa mossa da P. Giovio che l'A. si fosse ...
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Storico e letterato (Stoccolma 1855 - ivi 1947); prof. di estetica e letteratura nell'univ. di Lund (1890-98), poi in quella di Uppsala (1898-1920), presidente della Fondazione Nobel (1913-43), socio straniero [...] anche nell'indagine letteraria. Oltre a quello della sua patria, fu più vicino al suo spirito il mondo dell'antichitàclassica (Rom "Roma", 1912-14). Scrisse, fra l'altro, la storia dell'Accademia svedese (Svenska Akademiens historia, 7 voll., 1935 ...
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Archeologo italiano (Roma 1879 - Casteggio 1944). Ispettore al museo di Villa Giulia, poi prof. di archeologia all'univ. di Genova, e quindi di etruscologia a Roma, assunse nel 1919 la direzione della [...] opere: La genesi dello scorcio nell'arte greca (1907); Religione ed arte figurata (1912); Italia antica (1922), storia della civiltà artistica d'Italia dalla preistoria all'impero; I monumenti dell'antichitàclassica (1926); Il nudo nell'arte (1930). ...
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Romanista (Parma 1866 - Bologna 1926). Discepolo di G. Brini, insegnò la storia del diritto romano nelle università di Parma (1891-97) e di Bologna (dal 1897 alla morte). Studiò l'antichitàclassica per [...] una più profonda comprensione della storia del diritto romano. Tra le opere: Papiniano: studio di storia interna del diritto romano (4 voll., 1894-99); Storia delle fonti del diritto romano (1909); Profilo ...
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Denominazione generica dei costituenti ultimi della materia e della radiazione.
Definizione
Adottando l’atteggiamento pragmatico inaugurato da A.-L. Lavoisier nei confronti degli elementi chimici, si [...] idea che la materia consista di poche specie di costituenti elementari semplici e immutabili affonda le sue radici nell’antichitàclassica, in particolare nell’atomismo greco, ma solo all’inizio del 19° sec., grazie allo studio dei rapporti ponderali ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, [...] timpano).
Fisica
Cenni storici
Le prime ricerche sistematiche sui s., cioè le prime ricerche di acustica, risalgono, nell’antichitàclassica, a Pitagora e alla sua scuola, cui particolarmente sono dovuti studi sui s. emessi da tubi sonori e corde ...
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Particolare forma di energia (energia termica) che si trasmette, si trasferisce, si propaga da un punto a un altro di un corpo, da un corpo a un altro, da un sistema a un altro per il solo effetto di una [...] (il c. è una sostanza sui generis). Le radici di queste concezioni sono presenti nell’opera dei grandi filosofi dell’antichitàclassica: per Eraclito il fuoco, alla base di tutto, era un principio dinamico; Empedocle poneva il fuoco tra i quattro ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] ecc.).
Le f. chimeriche (o immaginarie), frutto della fantasia umana, sono molto frequenti; alcune derivano dalle leggende dell’antichitàclassica come la fenice, la sirena, il centauro, la sfinge, il grifone (metà aquila e metà leone), figura molto ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...