Narrazione poetica di gesta eroiche, spesso leggendarie. Si distingue comunemente in e. (o poesia epica) tradizionale, quella che raccoglie in organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione [...] che subirono l’influsso greco. Nevio iniziò l’e. romana letteraria con il Bellum Poenicum; Ennio riprese negli Annali il all’Italia un poema nazionale degno di essere posto a fianco degli antichi. L’Italia liberata da’ Gotti di G.G. Trissino (1547-48 ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] di Messalla, aveva composto una tragedia, Medea, assai lodata nell'antichità, e aveva cominciato a comporre un canzoniere amoroso in distici elegiaci del primo periodo vive tutta una società romana ormai profondamente diversa da quella tardo- ...
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Storico del mondo antico e filologo italiano (n. Bari 1942). è professore emerito di filologia greca e latina presso l’Università di Bari, profondo conoscitore della cultura classica e autore di importanti [...] insegnato anche papirologia, letteratura latina, storia greca e romana. Membro dell'Institute for the classical tradition di 2 voll., 1989-97; Idee d'Europa, 1997; Noi e gli antichi, 2002; 1956. L'anno spartiacque, 2008; La storia falsa, 2008; ...
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(lat. Romulus) Mitico fondatore di Roma, eroe eponimo della città. La leggenda di R., che si confonde in larga parte con quella delle origini di Roma, ha varie forme, ma la più diffusa e accettata nell’antichità [...] elementi tipici di molti racconti sui ‘fondatori’ delle città antiche (per es., Teseo per Atene); alcune ricerche storico-religiose , il valore mitologico di tutta la protostoria romana, ritrovano, dietro gli elementi pseudostorici e fiabeschi ...
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Celtista (Nancy 1827 - Parigi 1910); dal 1890 prof. di lingua e letteratura celtiche al Collège de France. Studioso di antichità francesi (Recherches sur l'origine de la propriété foncière et des noms [...] 'en l'an 100 avant notre ère, 1904). Dal 1884 fu membro dell'Institut (Académie des Inscriptions et Belles-Lettres); dal 1885 direttore della Revue celtique. Sostenne l'autonomia e il valore della civiltà celtica, distrutta dall'occupazione romana. ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] Palma il Vecchio, bergamasco, ha sentito la grande arte romana prima di giungere alla sua Santa Barbara che si credeva 'estate, di lana l'inverno) che stanno ancora a rappresentare l'antico e bel costume delle popolane, e che fu di vario colore un ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] corso del Nirone, includendo in esse il Monastero maggiore e il suo brolio e allacciandole probabilmente a un'antica costruzione romana. Di questa costruzione è traccia, forse, in una torre rotonda già ritenuta avanzo delle stesse mura anspertiane, e ...
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I classici oggi
Incertezza del termine
È un fatto risaputo che i radicali mutamenti della comunicazione che si sono svolti, con accelerazione in costante aumento, nel corso del 20° sec. hanno prodotto [...] prevedere materie rivolte allo studio della cultura greco-romana (filologia classica, archeologia classica ecc.). Si "un libro che si configura come equivalente dell'universo, al pari degli antichi talismani" (p. 16), e quello in cui si afferma che è ...
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VESTA
Giulio Giannelli
. Divinità degli antichiRomani, e dei Latini in genere, alla quale era strettamente associato il culto, privato e pubblico, del focolare domestico e del focolare dello stato. [...] pontefici, per distinguersi da questi, assunsero la denominazione di Pontifices Vestae.
Manca un tipo antico di Vesta nell'arte romana, non essendo esistita, come s'è detto, alcuna rappresentazione della dea nel suo tempio del Foro; onde non si ...
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MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] a pubblicare l'Istoria teologica. Venne ricevuto da eruditi e alti prelati e tenne una prolusione in Arcadia sulle antichitàromane. Mentre era a Roma, all'indomani della pubblicazione dei Sermoni zenoniani ricavati dal codice di Reims, vennero ...
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antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...
antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...