L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] , con in appendice un prospetto grammaticale e un dizionario, strumenti preziosi per lo studio della lingua antica. Nel 1890 uscì l’edizione tedesca della grammatica storica della lingua italiana di Wilhelm Meyer-Lübke, che fu poi tradotta e adattata ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] la classificazione dei verbi è quello denominato con termine tedesco Aktionsart (lett. «tipo di azione», termine Elisabetta (2010), La struttura argomentale dei verbi, in Grammatica dell’italiano antico, a cura di G. Salvi & L. Renzi, Bologna, ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] notevole quantità di testi redatti in entrambe le lingue. I più antichi testi bilingui risalgono alla metà del III millennio e continuarono a e q) sono scritte con il cuneo ingrossato (in tedesco Winkelhaken) da solo (per ῾ayn, imitando il segno ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] c) lingue a soggetto quasi obbligatorio, come il tedesco e altre lingue germaniche; in esse il soggetto e plurale e nei casi di soggetto non argomentale. Mancano nei testi più antichi le forme soggettive la, gli, le, i cui primi esempi si collocano ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] durata, per lo più latinismi patrimoniali (vedi sopra) o neoformazioni antiche, e dunque presenti in italiano da secoli o, più spesso, i più di quattrocento francesismi (5,7%). Spagnolo, tedesco e altre lingue hanno fornito prestiti in quantità molto ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] la pronunzia aperta, conforme ad un uso scolastico già molto antico; ed è ben difficile che la pronunzia indigena riesca solito scritto e non parlato. Il grafema ‹j› vale [j] nei tedeschismi (per es., Jäger), [ʤ] negli anglicismi (per es., jazz), [ʒ] ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] dapprima in Francia, dove lombard è uno degli italianismi più antichi («della Lombardia, italiano» 1174, «usuraio» 1260), poi veneto e, benché fosse prescritto l’uso e l’insegnamento del tedesco, l’italiano rimase in uso nella marina fino al 1848 (➔ ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] specialisti come area Lausberg, dal nome dello studioso tedesco che, nel 1939, la individuò, descrivendola a nonni e gli zii (papà, mi sentite?), anche se in Abruzzo resiste l’antico uso latino di dare del tu quasi sempre, lasciando il voi (e, oggi ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] i carabinieri. [ø] Arriverà dopo (L. Vanelli, Strutture tematiche in italiano antico, in Tema-rema in italiano, Tübingen, G. Nazz, 1986, p. 252 del resto già la traduzione dell’esempio in lingua tedesca in (24), in italiano un referente dato che ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] Clemente VII, in vista degli incontri con Carlo V, con cui avrebbe discusso della questione tedesca e del concilio, decise di utilizzare il consiglio del suo antico segretario e lo richiamò a Roma. Già all'inizio del pontificato l'A. aveva presentato ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
sassone
sàssone (ant. o poet. sassóne) agg. e s. m. e f. [dal lat. Saxon -ŏnis]. – 1. Relativo alla Sassònia, regione storica e geografica della Germania centro-orientale, e (con questo sign. anche sost.) ai suoi abitanti, antichi (i Sàssoni,...