Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ermeneutica e pensiero debole
Costantino Esposito
La prima filosofia ermeneutica in Italia
Nella sua versione più diffusa a livello mondiale, l’ermeneutica è una tendenza di pensiero che parla soprattutto [...] tra il canone dell’attualità dell’intendere e quello dell’autonomia dell’oggetto, ma solo tale antinomia impedisce la sovrapposizione del soggetto all’oggetto. In ciò consisterebbe la grande scoperta di Vico: il processo formativo con cui produciamo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] scontro degl’interessi, dei sensi, del piacere, del dolore.
La filosofia italiana ha il merito di aver tentato di superare questa antinomia con il sistema di Vico e la sua Scienza nuova, che però «non è un’opera definitiva», ma consente di studiare ...
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FILIASI, Giuseppe
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli nel 1872, da Luigi Giacomo, di nobile famiglia napoletana, e da Maria Milano Franco. Primo di nove fratelli, condusse vita molto ritirata: [...] cui tutte le altre convergono, nega la filosofia in quanto investigazione sull'essere.
All'origine del cosmo vi è dunque l'antinomia tra essere e non-essere che si compone nella creazione, cioè non nella mente umana ma nella mente divina; l'universo ...
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CHIAPPELLI, Alessandro
Carlo Coen
Nacque a Pistoia il 20 nov. 1857 da Francesco, medico, e da Clementina Sozzifanti, di nobile e antica famiglia. La sua vasta e multiforme cultura trovò uno dei suoi [...] , il C. tentò, negli anni che vanno dal 1922 alla sua morte, di fondare un "teismo critico" come sintesi e superamento delle antinomie del neocriticismo e dell'idealismo.
Il C. morì a Firenze il 4 nov. 1931.
Opere: l'elenco di tutti gli scritti del C ...
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CESCIA, Giovanni
Sergio Chiogna
Nato a Trieste il 7 genn. 1858, compì gli studi secondari nella città natale e frequentò quindi le università di Vienna e di Graz. Nel 1878, contrario all'occupazione [...] la ricomposizione interna dei mali e delle disuguaglianze sociali è il supremo fine etico dell'uomo, in cui si risolve l'apparente antinomia tra il fine e il mezzo dell'attività umana, tra il valore del fine e l'esigenza della sua origine empirica ...
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Responsabilità
Rossella Bonito Oliva
Nell'accezione giuridica il termine responsabilità viene utilizzato per la prima volta nel 1787 nel The federalist da A. Hamilton (folio 64) e poi nel Codice napoleonico [...] - evidenzia nel nostro tempo l'insufficienza stessa della limitazione della r. al soggetto agente. In effetti l'antinomia tra la sempre più marcata richiesta pubblica di individuazione di colpevoli e la correlativa estensione della imputabilità ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] Questo momento originario è sintetico o analitico (tautologico)? La risposta, in The rise of scientific philosophy, è indiretta e antinomica. È sintetico quel che informa sulla realtà, cioè sul mondo delle cose; è analitico quel che ripete la formula ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] d’Ors ecc. Gli autori di questo orientamento, accentuando o sviluppando motivi romantici, schopenhaueriani, nietzschiani, pongono talora un’antinomia tra v. e ragione, oppure riconducono le esigenze della ragione e i valori dello spirito al processo ...
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DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] (ad es. la società socialista) il quale, come "contraddizione esterna o risolutiva" storicamente opposta all'intera antinomia precedente, sopprime o nega di questa l'elemento negativo, nel contempo conservandone e sviluppandone quello positivo ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] . Tarski, Der Wahrheitsbegriff in den formalisierten Sprachen (1933), in Studia philosophica, 1935, pp. 261-405 (trad. it. in L'antinomia del mentitore nel pensiero contemporaneo, a cura di F. Rivetti Barbò, Milano 1964, pp. 391-677).
C.G. Hempel, On ...
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antinomia
antinomìa s. f. [dal lat. antinomĭa, gr. ἀντινομία, comp. di ἀντί «contro» e νόμος «legge»]. – Contraddizione, reale o apparente, fra due leggi o disposizioni di legge, fra due concetti, fra due tesi, fra un principio e un altro...