Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] nel Discorso o Dialogo di ➔ Niccolò Machiavelli (opera che però dell’esclusione dal novero degli autori spogliati di ➔ Torquato Tasso, il nizzardo Albertidi Villanova stampò tra di allievi famosi, come Francesco De Sanctis), al Nord dal padre Antonio ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] diAlberti del 1825 e da Gherardini; la stessa soluzione grafica era già nell’Ortografia enciclopedica diAntonio Bazzarini (Venezia, 1824-1836), preceduto dal Dizionario dei sinonimi di ➔ Niccolò italiana degli anni 1976-1986, a cura di A.M ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] Antonio Cesari fa riferimento all’uso vivo e parlato di Firenze e di Toscana. La concezione della lingua come uso vivente e sincronico si precisa ancora in due minute di una lettera a Niccolò vivente» e a differenza degli altri dialetti aveva la ...
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GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio diAntonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...] Battista Alberti traduceva in latino i suoi Elementi di pittura su istanza del G., al quale dedicava la traduzione in segno di amicizia.
Dopo la morte diNiccolò V (24 marzo 1455) il G. si trasferì a Napoli, con i buoni auspici del Panormita (Antonio ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] e uno di loro, ➔ Leon Battista Alberti, propugna a Di particolare intelligenza le argomentazioni filofiorentine consegnate da ➔ Niccolò fatto, il calcolo degli italofoni all’altezza dell di Ippolito Nievo o diAntonio Fogazzaro o a quelli siciliani di ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] ➔ Leon Battista Alberti, si trovano le radici di quella che possiamo volume della sua vasta opera tratta degli autori greci, latini e persino Niccolò Tommaseo nel Perticari confutato da Dante (1825) sono didi Bartoli studiò Antonio Gramsci, prima di ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] come Janus Pannonius, Antonio de Nebrija, Juan von Hutten, Niccolò Copernico, Jan italiani (➔ scrittori stranieri, italiano degli), e la sua pubblicazione del di Antoine Oudin, 1640, e al Nouveau dictionnaire françois-italien di François Alberti de ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] lavorare) e quella degli stativi (che di vino bianco (Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira, p. 63)
o di aiutasse, mi farebbe talmente felice (Niccolò Ammaniti, Ti prendo e ti Alberti, Leon Battista (1946), I primi tre libri della famiglia, a cura di ...
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