DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] della prassi. Ciò comporta l’abbandono radicale dell’antropologia platonico-cristiana a favore di una concezione dell’ società opulenta, come la chiamava Del Noce usando un linguaggio mutuato da Rodano). Del Noce condivideva ampiamente l’analisi ...
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denaro
Jérémie Barthas
M. usa in genere il plurale danari; di rado il singolare danaio. Il d. è oggetto di un originale paradosso in uno dei capitoli più importanti e controversi dei Discorsi: «I danari [...] obbligati a prestare (Armstrong 2003, p. 69). Nel Principe M. si sforzò di ridefinire l’antropologia che veicolava un tale linguaggio, senza la comprensione del quale non si può capire nemmeno la veemenza dell’antimachiavellismo religioso. Da qui ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] verbale nota in tutti i tempi e a tutti i popoli. Da linguaggio ostile usato dagli dei nei confronti dell’uomo (Colli 1975, 1977) tra gli altri, il pensiero di Walter Benjamin, l’antropologia di Claude Lévi-Strauss, la psicoanalisi di Sigmund Freud, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dal punto di vista dell’intera produzione intellettuale, e di quella filosofica e teologica [...] scientifico in teologia
Tommaso si professa sempre teologo, o, nel linguaggio del tempo, “maestro della sacra dottrina”; lo specifico di del soggetto, la quale invece è compromessa nelle antropologie dualiste di matrice platonica; resta tuttavia da ...
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Gramsci, Antonio
Guido Liguori
Intellettuale e politico, nato ad Ales nel 1891 e morto a Roma nel 1937.
Prima del carcere
In una lettera dal carcere di Turi alla cognata Tatiana Schucht, in data 23 [...] § 8, dove G. fissa le differenze tra l’antropologia di M. e quella marxiana:
La innovazione fondamentale introdotta ‘traduce’ «la nozione di ‘Principe’» di M. nel «linguaggio politico moderno»: «‘principe’ potrebbe essere […] un capo politico che ...
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Origini dell'uomo
Emiliano Bruner
Rispetto alle altre discipline scientifiche, l'antropologia presenta una rara anomalia, ovvero la completa circolarità tra osservato e osservatore. L'uomo è al tempo [...] in termini storici. L'antropologia è definita come 'storia naturale dell'uomo' o, con un linguaggio più attuale, 'storia evoluzione di forme precedenti. La prima cattedra italiana di Antropologia viene istituita nel 1860 dall'Università di Pavia; a ...
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Imitazione
Bennet G. Galef jr
A partire dalla fine degli anni Ottanta del Novecento i ricercatori che lavorano nei diversi settori dell'antropologia, della psicologia e della biologia hanno compiuto [...] nuove dimostrate dallo sperimentatore, i bambini di due anni e le scimmie allevate dagli umani e addestrate al linguaggio imitavano invece le azioni dello sperimentatore con notevole frequenza.
Imitazione in altre specie animali
In una serie di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il mondo vivente: le piante, gli animali e gli uomini
Antonio Clericuzio
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In questo capitolo sono trattate le dottrine dei Greci [...] . Per Diodoro Siculo l’uomo, spinto dalla paura, si aggrega ai suoi simili e sviluppa un linguaggio dotato di significato.
I Greci stabiliscono un sistema antropologico che si struttura in forma gerarchica: al di sotto dell’uomo, che segue il logos ...
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DE SANCTIS, Sante
Laura Fiasconaro
Nacque a Parrano (prov. di Terni) il 7 febbr. 1862 da Sante e da Amalia Bologna.
Laureatosi in medicina e chirurgia all'università di Roma nel 1886 con una tesi in [...] come apportatrice di chiarezza nella storia della religione, del linguaggio, del costume, quanto per lo straordinario apporto alla fu copresidente, dal 1933, della Società italiana di antropologia criminale. Fu anche il primo insegnante in Italia ...
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Esperienza
Claudia Mattalucci
Esperienza (dal latino experiri, "sperimentare, mettere alla prova, tentare") è la conoscenza diretta, personalmente acquisita con l'osservazione o la pratica, di una determinata [...] , almeno in parte, un prodotto della mente, del linguaggio e della sensibilità. Il mondo in cui viviamo è la relazione così come essa si configura secondo la prospettiva dell'antropologia dell'esperienza, ciascun polo è connesso agli altri da un ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...