Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] sicurezza delle Nazioni Unite per il biennio 2023-2024.
antropologia
L’abitazione tradizionale giapponese, a causa dei terremoti, genere ci si riferisce è in 12 parti, scritta in un linguaggio misto di parole ed elementi in puro giapponese e altri di ...
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Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] linea evolutiva umana. Gli studi di genetica sviluppati dall’antropologia molecolare a partire dagli anni 1960 hanno dimostrato l’ un tempo. La socializzazione era favorita dal linguaggio verbale, come testimonierebbe la ricostruzione dell’apparato ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] morte).
Un’altra prospettiva d’indagine, adottata dagli antropologi sociali inglesi, privilegia lo studio dei modi in cui un logos, quale capacità di raziocinio e azione, linguaggio e dialogo, coscienza e responsabilità. Nella tradizione filosofica ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] che muove dalle zone più profonde e oscure della vita dell'anima e, attraverso il linguaggio, tende alle forme più alte di sapere (antropologia, fenomenologia, psicologia). Nello spirito oggettivo invece vengono studiate le forme in cui lo spirito si ...
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Disciplina che si occupa dello studio unitario dei processi riguardanti «la comunicazione e il controllo nell’animale e nella macchina» (secondo la definizione di N. Wiener, 1947): partendo dalle ipotesi [...] dell’informazione, e fra la c. e lo studio del linguaggio, nella sua più vasta accezione di strumento di comunicazione, della biologia, a quelli propri di scienze quali la psicologia, l’antropologia, la sociologia, l’economia. Primo scopo della c. è, ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] De corpore, De homine, De cive (fisica, antropologia, politica), condotta secondo un principio unitario meccanicistico. pertanto connessione di nomi e non di fatti (e il linguaggio è fonte di universalità). Tali connessioni sarebbero vere anche se ...
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omosessualità Tendenza a rivolgere l’interesse libidico verso persone del proprio sesso, che può essere presente in forme e gradi diversi, ora latente e inconsapevole, ora manifesta e più o meno inibita [...] che designano fenomeni e comportamenti differenti. Nel linguaggio comune, il termine omosessuale viene spesso sostituito non hanno condotto a risultati di rilievo.
Modelli antropologici
In antropologia, si è soliti distinguere tra un’o. privata ...
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Psicanalista francese (Parigi 1901 - ivi 1981). Conseguita la laurea in medicina, si specializzò in psichiatria con G.-H. G. de Clérambault. Divenuto membro della Société psychanalytique de Paris [...] disinteresse per "le funzioni della parola e del campo del linguaggio" - propose un "ritorno a Freud". Questo tipo Saussure per la linguistica e da C. Lévi Strauss per l'antropologia. Il primato simbolico permette così "l'adeguamento al vero spirito ...
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Artista concettuale statunitense (n. Toledo, Ohio, 1945). Uno dei più significativi esponenti e teorici dell'arte concettuale, mettendo in discussione le definizioni e i procedimenti convenzionali dell'arte [...] ha focalizzato la sua ricerca sul linguaggio, con un complesso approccio nel quale interagiscono filosofia, antropologia, psicanalisi e critica d'arte; mirando a rivelare visivamente la complessità dei codici culturali, ha lavorato essenzialmente su ...
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Filosofo italiano (n. Bologna 1933), professore di filosofia teoretica all'Università di Milano. Allievo di E. Paci, si è inizialmente interessato al pensiero fenomenologico, inaugurando successivamente [...] silenzio. Wittgenstein e il problema del linguaggio (1994); Teoria e pratica del foglio-mondo. La scrittura filosofica (1997); Idoli della conoscenza (2000); La scrittura e il debito. Conflitto tra culture e antropologia (2002); Il gioco del silenzio ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...