CARDANO, Gerolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Pavia il 24 sett. 1501 da Fazio e Chiara Micheri.
Fazio (1445-1524), di famiglia originaria di Cardano (oggi Cardano al Campo, vicino a Gallarate), che vantava [...] , muovendo le sue influenti amicizie.
Per la morte del figlio il C. scrisse una naenia e il saggio di antropologiacriminale De utilitate ex adversis capienda, Basileae 1561, in cui delinea principî di eugenetica e di pedagogia, affinché i figli ...
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ANGIULLI, Andrea
Eugenio Garin
Nacque a Castellana, in provincia di Bari, il 12 febbr. 1837, di famiglia agiata. Studiò a Molfetta e a Bari; intorno al 1857, e forse prima, andò a Napoli, ove seguì [...] Bari; presiedette più volte le conferenze pedagogiche; fu tra i presidenti onorari del primo congresso di antropologiacriminale (Roma 1885); collaborò alla compilazione dei programmi e regolamenti dell'istruzione elementare; fu membro del consiglio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Lombroso
Valeria Babini
Caso eccezionale nella storia culturale italiana per la fama delle sue opere, discusse in tutto il mondo, Cesare Lombroso fu psichiatra, antropologo, sociologo, ma incarnò [...] e del mondo fisico. Anche l’attenzione al pensiero di Cattaneo è rintracciabile nel precoce interesse di Lombroso per l’antropologiacriminale: «V’ha, come diceva il nostro Cattaneo, un vero mondo intermedio tra il vizio e la malattia – che si chiama ...
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Fisiognomia
Patrizia Magli
Fisiognomia o fisiognomonia (dal greco ϕυσιογνωμονία, tardo ϕυσιογνωμία, composto di ϕύσις, "natura", e tema di γιγνώσκω, "conoscere") è il nome della disciplina parascientifica [...] con tutta la sua forza, non solamente visionaria ma, questa volta, anche istituzionale, nell'antropologiacriminale della fine dell'Ottocento.
Antropologiacriminale
C. Lombroso è il punto di arrivo di una ricerca morfologica che, a partire dalla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] Dr. E. Cazelles, 2 voll., 1866). Purtuttavia, in seguito si diffuse l’idea che tra Moleschott e l’antropologiacriminale di Lombroso vi fosse una filiazione scientifica diretta – tesi suffragata dallo stesso Lombroso e poi da Giovanni Gentile. Quanto ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] morali. Sia in Comte sia in Mill il presupposto antropologico è quello sentimentale (l’uomo non è soltanto e esponenti C. Lombroso ed E. Ferri), che riteneva che il criminale fosse il prodotto di una serie di componenti biologiche (ereditarietà, ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] non può evitare un rapporto di chiarimento. Prima che l'antropologia avesse tentato una definizione del concetto di cultura, non era messa la commemorazione-riproduzione di quest'atto, "memorabile e criminale che è servito di punto di partenza di ...
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positivismo e neopositivismo
Antonio Bazzini
Stefano De Luca
La filosofia del progresso scientifico e della società industriale
Sorto in Francia nella prima metà dell’Ottocento, il positivismo si diffuse [...] alcune scienze, come la sociologia, la psicologia e l’antropologia. Il ruolo attribuito ai dati empirici della scienza, considerati criminologia, Cesare Lombroso sostenne che il comportamento criminale aveva radici non morali, ma sociali e genetiche ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...