Filologo e poeta ebreo (Copenaghen 1725 - Amburgo 1805). Visse ad Amsterdam, Copenaghen e Berlino come rappresentante di banca. La sua prima opera è una traduzione in ebraico dell'apocrifo Sapienza di [...] Salomone (1755, pubbl. 1780), cui seguirono, fra gli altri, Yēin Lĕbānōn ("Il vino del Libano", 1775) e Dibrē shalōm wĕ emet ("Parole di pace e verità", 1782), dove W. affronta problemi di linguistica. ...
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MARCHESINO da Reggio (Giovanni Marchesini)
Frans van Liere
Non sono molte le notizie relative alla sua vita. Un documento proveniente dal convento francescano di Bologna ricorda che un M., lettore, originario [...] il nome dell'autore è citato come frater Mammotrectus, dal titolo della sua opera principale. Il nome Giovanni, probabilmente apocrifo, non compare nella bibliografia relativa a M. fino al 1623. A partire da Sisto da Siena diversi studiosi, tra ...
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Arabista britannico (Londra 1858 - ivi 1940), professore (1889-1937) nell'università di Oxford, presidente (1934-37) della Royal Asiatic Society. Autore di alcuni volumi di sintesi storica sull'Islam (Mohammed [...] ad Poeticam aristoteleam, 1887). Destò rumore la tesi da lui sostenuta nel 1925 sul Journal of the Royal Asiatic Society del carattere apocrifo di quasi tutta la poesia araba preislamica e del 1º sec. dell'egira: tesi generalmente non accolta. ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] dell’Ottonieri, che riproducono il tipo di prosa aulica di matrice cinquecentesca, alle soluzioni sintattiche intermedie (Frammento apocrifo, Plotino e Porfirio, ecc.) fino ad arrivare, nelle operette a carattere dialogico, al susseguirsi di periodi ...
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Vecchio Testamento. - Critica del testo. - La ripresa degli studî biblici che si è avuta dopo la seconda guerra mondiale è stata favorita da importanti scoperte in Oriente, che hanno offerto nuovo materiale [...] alessandrino"; e a Cesarea quel testo è stato trovato o portato da Origene? I papiri ci dànno anche lezioni "occidentali"; un apocrifo (ma che qui cita), il Papiro Egerton 2 (ed.: Fragments of an unknown Gospel, Londra 1935), conferma, in Giovanni, V ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] (cfr. Jacquart, Les traductions, 1990, p. 58).
G. ha tradotto anche il De secretis (n. 46 della lista Sudhoff), un fortunato apocrifo di Galeno, o, meglio, un estratto da diverse sue opere. Un elenco dei mss. dell'opera si trova in Thorndike, 1947, p ...
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apocrifo
apòcrifo agg. e s. m. [dal lat. tardo apocry̆phus, gr. ἀπόκρυϕος «occulto, segreto», der. di ἀποκρύπτω «nascondere»]. – Di libro, scritto, o documento non autentico, non genuino. In partic., libri a. (o semplicem. apocrifi), Vangeli...
atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica un giudizio morale: a. onesto, disonesto;...