Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per letterature slave si intendono, in questa sede, le civiltà letterarie colte [...] .
Jan Andrzej Morsztyn è, per contro, finissimo poeta dell’amore passionale; lettore acuto di Catullo, di Marziale, di Apuleio e, soprattutto, di Giovan Battista Marino; nei suoi componimenti migliori esprime, in forme ricercate e virtuosistiche, una ...
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AMORE e PSYCHE
M. Napoli
Il gruppo di Ps. e A., che nel suo significato di unione dell'anima umana con l'amore divino può risalire al Fedro di Platone, è tema largamente diffuso nell'arte antica a partire [...] maternità, o, comunque, sembrerebbe che qui sia rappresentata l'anima che cura ed alleva l'amore. Mentre la favola di Apuleio non trova riscontro nella rappresentazione figurata antica, il simbolo di amore umano e amore divino, che è all'origine del ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] Institutiones quintilianee; a Boccaccio le riconquiste, integrali o parziali, o la rivalorizzazione critica di testi di Varrone, Marziale, Apuleio, Seneca, Ovidio, e soprattutto di Tacito. Seguì nel 1392, per opera di C. Salutati, la riscoperta delle ...
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J. G. Herder vide nelle fiabe "in certa misura resti della fede del popolo, della sua intuizione sensibile, delle sue forze e istinti, dove si sogna perché non si sa, si crede perché non si vede". Queste [...] raccolte di narrazioni indiane come il Panciatantra, più ancora nelle Mile e una Notte, nelle Metamorfosi di Ovidio, in Apuleio, nell'Odissea, nei romanzi del ciclo bretone, nel Boccaccio, nello Shakespeare. Ma anche qui ci troviamo di fronte a ...
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NEOLATINE, LINGUE
Carlo Tagliavini
Le lingue neolatine o romanze sono quelle che continuano direttamente il latino, cui la forza di espansione politica e militare di Roma diede la possibilità di estendersi [...] , il Marocco, ecc., erano completamente latini. Abbiamo infatti parecchi scrittori latini originarî dell'Africa settentrionale (Apuleio, Tertulliano, Sant'Agostino, ecc.) e abbiamo anche una serie ricchissima di iscrizioni latine dell'Africa. Ciò ...
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QUINTILIANO, Marco Fabio (M. Fabius Quintilianus)
Achille Beltrami
Nacque, secondo ciò che gli antichi tramnandano e che pare ormai non suscettibile di ulteriori dubbî, a Calagurris (l'odierna Calahorra) [...] . Press'a poco alla stessa epoca le assegnano C. Hammer, il quale pensa a un contemporaneo o a contemporanei di Gellio e Apuleio, e Cr. Tosato, che ravvisa nella lingua, nella grammatica e nello stile di esse i caratteri del sec. II d. C. Rispetto ...
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PSICHE (ψυχή)
Carlo GALLAVOTTI
L'etimologia della parola, che significa "respiro", ci riconduce a uno stadio primitivo della concezione dell'anima dell'uomo. Ancora nei poemi omerici la maniera di concepire [...] dalle fiaccole di Amore, ora blandita dalle sue lusinghe (v. eros); finché si arriva in processo di tempo, alla novella di Apuleio (v. amore e psiche).
Bibl.: E. Rohde, Psyche, trad. ital., Bari 1911; C. Pascal, Le credenze d'oltre tomba nelle opere ...
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FORZETTA, Oliviero
L. Gargan
Uomo d'affari trevigiano (1300 ca.-1373), documentato, attraverso una nota autografa del 1335 (Gargan, 1978) pubblicata alla fine del sec. 18° dal canonico Rambaldo Avogaro [...] opere che nel Trecento erano ancora abbastanza rare, come le Odi e gli Epodi di Orazio, alcuni testi filosofici di Apuleio e forse anche gli Epigrammi di Marziale. Naturalmente la cultura medievale è tutt'altro che trascurata, ma anche in questo ...
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DEL CARRETTO, Galeotto
Roberto Ricciardi
Nacque poco prima del 1455 dal marchese Teodoro, signore di Millesimo e consigliere dei Paleologhi di Monferrato, e dalla genovese Brigida Adorno, in una località [...] terza rima della Tavola di Cebete (Dialogo di più persone congiunte con Amicizia) e il riassunto delle Metamorfosi di Apuleio. Se il D. scrisse il Tempio come metafora esistenziale, si lasciò certo influenzare da una lunga tradizione medioevale, che ...
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MARZIANO CAPELLA, Minneo Felice
N. Gozzano
Scrittore africano vissuto a cavallo tra i secc. 4° e 5°, autore del romanzo allegorico De nuptiis Mercurii et Philologiae, una sorta di enciclopedia delle [...] romano Securus Melior Felix.Il genere letterario, la lingua e lo stile dei primi due libri si ispirano alle Metamorfosi di Apuleio; i sette libri dedicati alle arti liberali si rifanno al Liber novem disciplinarum di Marco Terenzio Varrone (116-27 a ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...
-astro
– Suffisso già presente nel latino classico e tardo, nelle forme -aster o -astra o -astrum per i sost. e -aster per gli agg., di incerta origine ma prob. mediterranea (cfr. anche gr. κήλαστρος o κήλαστρον o κηλάστρα «celastro, agrifoglio»),...