essenza (essenzia)
Il termine, nel senso più generale di " sostanza " o " natura " propria di una cosa, era entrato in uso nella più tarda latinità come essentia, che traduceva il greco οὐσία (cfr. Agost. [...] nella mente divina. Qui e. equivale a forma del § 5 (v. FORMA), in un contesto di netta ispirazione platonica (cfr. Apuleio De Plat. I 6 " Οὐσίας, quas essentias dicimus, duas esse ait [Plato], per quas cuncta gignuntur mundusque ipse... et primae ...
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(lat. Metamorphoseon libri) Poema mitologico di Ovidio in esametri, in 15 libri, in cui il poeta, in una vasta successione di racconti collegati talvolta solo da un leggero legame di ricordi, somiglianze [...] Ovidio (Tristia I, 7) si lamenta di non averle potuto dare l'ultima mano. La fortuna di essa fu enorme; fu inesauribile fonte d'ispirazione per opere letterarie e figurative.
Lo stesso titolo ha il romanzo di Apuleio noto anche come L'Asino d'oro. ...
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Vedi KENCHREAI dell'anno: 1973 - 1995
KENCHREAI (Κεγχρεαί, Κεγχρειαί, Cenchreae)
R. L. Scranton
Porto dell'antica Corinto sul Golfo Saronico sul lato orientale dell'Istmo di Corinto a circa 3 km a S [...] una estremità del porto, santuarî di Iside e di Asklepios all'altra estremità e una statua bronzea di Posidone al centro. Apuleio nelle Metamorfosi (xi), descrive K. come il luogo del santuario di Iside, dove il suo eroe Lucio fu trasformato da asino ...
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Colonna, Francesco
Giorgio Varanini
, Scrittore (1433-1527), con ogni probabilità veneziano; frate domenicano, visse fra Venezia e Treviso, salvo brevi soggiorni altrove; maestro in sacra teologia, [...] Delphili Somnium).
Il sottofondo culturale del Polifilo è straordinariamente complesso. Sovrabbonda l'elemento classico, da Ovidio ad Apuleio, a Marziano Capella; che, tuttavia, l'opera del C. si riconduca anche all'esperienza letteraria medievale e ...
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Cenni storici. - La storia della candela, è, fino a circa un secolo e mezzo fa, la storia dell'illuminazione. Presso i Romani erano in uso cordoni di canape immersi nella pece, o in cera animale; più tardi [...] da questo mezzo d'illuminazione. Alla fine del secondo secolo si distinguevano le candele di sego dalle candele di cera (Apuleio). Nel primo Medioevo appaiono le candele a stoppino, ottenute col metodo del cucchiaio, e più tardi anche con la colatura ...
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PALINGENESI (dal gr. παλιγγενεσία "rinascita")
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe MONTALENTI
Nicola TURCHI
Questo vocabolo ha subito nello svolgersi del pensiero religioso-filosofico dei Greci [...] dice Plutarco (in Stob., Floril., IV, 107), a proposito dell'iniziazione eleusina; a una morte volontaria paragona Apuleio (Met., XI, 21) la prima parte della sua iniziazione isiaca; "immagine della risurrezione" qualifica Tertulliano (Praescr. haer ...
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Istituto giuridico dell'Italia meridionale, che assicurava una particolare protezione a chi stava per soffrire un danno ingiusto nella persona o negli averi, mercé l'invocazione solenne del nome del sovrano.
La [...] ritengono che risalga all'epoca romana, in base ad un passo, che è però per varî motivi non convincente, di Apuleio. Invece il Ciccaglione afferma che la defensa è tutta di origine bizantina, perché essa, come istituto giuridico, sarebbe frutto di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I racconti filosofici conoscono una rinascita moderna, alle soglie dell’età dei Lumi, [...] di saggezza, di salvezza o di emancipazione. Esempio alto e paradigmatico sono le Metamorfosi (Metamorphoseon libri) di Lucio Apuleio, anche note sotto il titolo di L’Asino d’oro (Asinus aureus), viaggio allegorico del personaggio protagonista, Lucio ...
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Pittore, scultore e disegnatore (Roma 1781 - ivi 1835). Figlio di un modellatore di statuette, cominciò esercitandosi nell'arte paterna (gruppi di terracotta, più tardi, sono conservati nel Museo di Roma). [...] (1826), la Gerusalemme Liberata (1827), l'Orlando Furioso (1829) e, rimasto incompiuto per la morte, l'Asino d'oro di Apuleio. Del figlio Achille (Roma 1809 - Napoli 1841), anch'egli pittore, sono conservati nel Museo di Roma a Palazzo Braschi circa ...
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RICCHIERI, Ludovico
Camillo Cessi
Umanista, più noto col nome di Celio Rodigino (Caelius Rhodiginus) nato a Rovigo nel 1469. Studiò a Ferrara dove conobbe C. Calcagnini; già nel 1491 era "professor [...] ; id., La "cacciata" di C. R. da Rovigo, ivi 1897; id., Intorno al falsificatore del trattato "De orthographia" attrib. al ps. Apuleio, in Ateneo veneto, XXIII (1900). - Cfr. poi l'Opus epistolarum di Erasmo da Rotterdam (a cura di P. S. e M. Allen ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...
-astro
– Suffisso già presente nel latino classico e tardo, nelle forme -aster o -astra o -astrum per i sost. e -aster per gli agg., di incerta origine ma prob. mediterranea (cfr. anche gr. κήλαστρος o κήλαστρον o κηλάστρα «celastro, agrifoglio»),...