Discendente (m. 1034) da Romano Lecapeno, visse dedito agli studî sino all'età di 60 anni, quando per volere di Costantino VIII ne dovette sposare la figlia Zoe succedendogli (1028). Privo di esperienza [...] attitudini militari, sotto il suo regno la decadenza dell'Impero si accentuò; nel 1030 fu sconfitto in Asia dagli Arabi e solo due anni dopo Giorgio Maniace riuscì a riconquistare Edessa; l'inasprimento delle imposte lo rese impopolare. Due congiure ...
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Città della Spagna sud-occidentale (148.027 ab. nel 2008), in Andalusia, capoluogo della provincia omonima.
Di origine remota, con tracce di frequentazione fin dal Paleolitico e tombe megalitiche dell’età [...] la dominazione romana (forse col nome di Onoba) fu centro di esportazione dei prodotti delle miniere del Río Tinto. Gli Arabi la denominarono Walba. Conquistata dai re di Castiglia (prima metà 13° sec.), dal 1293 fu possesso feudale dei de Lara ...
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Nome dato dai Turchi (dal novembre 1936) al sangiaccato di Alessandretta conteso alla Siria e diventato nel 1939 parte integrante della Turchia, di cui è ora provincia (5831 km2 con 1.293.000 ab. nel 2005) [...] con capoluogo Antiochia. Il territorio comprende la sezione più esterna della catena del Tauro. La popolazione è formata da Arabi, Turchi, Armeni e, in minor misura, Curdi e Circassi. Per la sua posizione ha importanza commerciale notevole, tanto più ...
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(gr. ῾Υρκανία) Regione dell’antica Persia (od. Mazandaran), a S del Mar Caspio. Fu sede di un’importante satrapia dell’Impero persiano. Dopo Alessandro, fece parte del regno di Siria dei Seleucidi, ai [...] quali la tolse Tiridate re dei Parti (237 a.C. ca.), quindi passò sotto la dinastia persiana dei Sasanidi. Oppose lunga resistenza agli Arabi, che la sottomisero solo nel 716 d.C. ...
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Figlio (m. 850) di Bermudo il diacono, successe ad Alfonso II il Casto, morto senza eredi (842). Represse le rivolte della nobiltà e respinse, dopo averla in parte distrutta, una flotta di Normanni che [...] tentato lo sbarco sulla costa di Gijón (844). Non si hanno notizie sicure sulle battaglie intraprese da R. contro gli Arabi; secondo la tradizione cristiana avrebbe vinto a Clavijo i Mori (844) con l'aiuto miracoloso dell'apostolo s. Giacomo, ponendo ...
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LIBANO (XXI, p. 30; App. II, 11, p. 192)
Umberto BONAPACE
Onorio GOBBATO
Ettore ANCHIERI
Popolazione. - Immutata, dal 1948, l'estensione territoriale (10.170 km2) e la divisione amministrativa in [...] e con le sue organizzazioni, tanto che nel 1948 si tenne a Beirut l'Assemblea generale dell'UNESCO. Le relazioni con gli Stati arabi sono buone, anche se il Patto di Baghdād ha creato dal 1954-55 delle difficoltà al Libano il quale, membro della Lega ...
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Dinastia araba nelle Baleari e nell'Africa settentrionale, discendente da un ‛Alī ibn Yūsuf, capo di una tribù berbera donde uscirono gli Almoravidi, il quale aveva sposato una parente di Yūsuf ibn Tāshufīn, [...] in Notices et Extraits des Manuscrits, XI, 1827, p. 7 segg.; di quello con Pisa, del 1184, dall'Amari: I diplomi arabi del R. Archivio fiorentino, Firenze 1863, pp. 14, 230, 273 segg.): i commercianti delle due repubbliche vi ebbero diritto di dimora ...
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LEGAZIA APOSTOLICA
. Istituto singolare, in forza del quale i re di Sicilia si ritennero legati nati del pontefice, basandosi su una bolla di Urbano II del 1098, confermata da Pasquale II nel 1117.
In [...] quel privilegio, il papa, in considerazione dei meriti di Ruggiero I per la liberazione della Sicilia dagli Arabi stabiliva "quae per legatum acturi sumus, per vestram industriam, legati vice, cohibere volumus".
Ben presto sorse una viva controversia ...
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Poeta arabo che visse alla corte degli Ayyūbidi in Egitto, e morì nel 656 èg. (1258 d. C.). La raccolta delle sue poesie è assai letta ed amata dagli Orientali (v. arabi: Letteratura, 37).
Bibl.: E. H. [...] Palmer, The poetical works of B. Z. of Egypt, with metrical english translation, notes and introduction, Cambridge 1876 ...
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SHILḤAH (tashilḥāit, ecc.)
Francesco BEGUINOT
Nome di origine araba del linguaggio berbero degli Shelūḥ, che nel Marocco di sud-ovest costituisce un gruppo dialettale con proprie caratteristiche e una [...] è usata dagl'indigeni anche per designare altri dialetti (Gerba, Tamezratt, Augila, ecc.); probabilmente fu in origine applicato dagli Arabi conquistatori al linguaggio berbero in generale, e poi è stato adottato da alcuni gruppi di berberofoni. ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...