La civilta islamica. Introduzione. Le scienze nell'Islam classico e la periodizzazione della storia della scienza
Roshdi Rashed
Introduzione. Le scienze nell'Islam classico e la periodizzazione della [...] e filosofici. Anche se può capitare che scriva in un'altra lingua, principalmente in persiano, egli stesso traduce la sua opera in arabo ‒ come al-Nasawī (1030 ca.) o Naṣīr al-Dīn al-Ṭūsī (1201-1274). Solo i libri per l'insegnamento sono stati, a ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] sempre connesso a un'esegesi dei testi di Aristotele risalente a Simplicio, ad Alessandro di Afrodisia e a taluni commentatori arabi, in primo luogo Averroè.
In ogni caso, non si può negare che Jacopo Zabarella fosse consapevole dei problemi reali ...
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Matematica
Parte della matematica che riguarda lo studio dei numeri, in particolare dei numeri interi. Il termine fu usato per la prima volta dai pitagorici, per indicare la scienza astratta dei numeri, [...] o di un sistema di equazioni), in una vera e propria algebra. Per il decisivo contributo degli Indiani e poi degli Arabi ➔ numerazione.
In Europa, fino ai primi del Duecento, il calcolo aritmetico viene coltivato solo da gruppi ristretti di studiosi ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Kalam e filosofia naturale
Marwan Rashed
Kalām e filosofia naturale
Il rapporto tra Kalām e filosofia naturale è assai complesso e articolato; [...] un carattere difensivo. È in ogni caso come tale che esso si presenta, pur in tutt'altro contesto, in un frammento arabo del commento di Filopono alla Fisica: l'argomento appare in Filopono in relazione all'idea di Aristotele per cui se una realtà ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La teoria delle parallele
Christian Houzel
La teoria delle parallele
Secondo la def. 23 che Euclide fornisce nel Libro I degli Elementi, [...] che GH e CD siano parallele. Ma siccome AB incontra GH, AB incontrerà anche CD.
Il frammento di Simplicio tradotto in arabo e citato da al-Nayrīzī nel suo Šarḥ Uqlīdis, commento agli Elementi, contiene un tentativo di dimostrazione del postulato V a ...
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Numerazione
Walter Maraschini
Come si denominano e come si scrivono i numeri
In ogni lingua i numerali, cioè le parole che indicano i numeri, sono diversi: uno, due, tre in italiano diventano one, two, [...] Indiani sono questi: 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1. Con questi nove segni e con il segno 0, che gli Arabi chiamano zefiro, si scrive qualunque numero, come si mostra qui di seguito». Fibonacci annuncia solennemente un fatto per noi scontato, cioè che con ...
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Scienza greco-romana. Le sfere celesti e le origini della trigonometria
John L. Berggren
Le sfere celesti e le origini della trigonometria
La comparsa della sfera nella geometria è una diretta conseguenza [...] si torna al linguaggio dei trilateri, con un risultato che è una forma più generale di un teorema noto agli scrittori arabi come la regola delle quattro quantità.
La dimostrazione del teorema 5 del Libro III presuppone che il lettore conosca già ciò ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. L'algebra e il suo ruolo unificante
Roshdi Rashed
L'algebra e il suo ruolo unificante
La seconda metà del VII sec. vede il costituirsi [...] di al-Ṭūsī si chiamano insomma Descartes e Fermat. Questa visione non impedisce però di seguire sul terreno della storia della matematica araba i lavori dei successori di al-Ḫayyām e di al-Ṭūsī. Il primo è il discepolo di al-Ṭūsī, il matematico Kamāl ...
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Civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Tracciato continuo delle coniche e classificazione delle curve
Roshdi Rashed
Tracciato continuo delle coniche e classificazione delle curve
Il [...] ma stando al nome (διαβήτηϚ) questo strumen to era apparentemente un compasso. Ora questa stessa frase è presente anche nella traduzione araba del commento di Eu tocio che il matematico al-Qūhī conosceva. Questi, che per primo scrisse su tale tipo di ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Universita e ordini religiosi
Florence C.Hsia
Antonella Romano
Università e ordini religiosi
La retorica incentrata sull'idea di riforma [...] attingessero abbondantemente alla tradizione di commenti latini e arabi ben noti ai filosofi della Natura medievali. Era Ippocrate, Galeno, Dioscuride e alle diverse autorità arabe, per abbracciare una certa pratica medicinale largamente utilizzata ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...