Nome (dall’arabodialettale bedewīn «abitatori della steppa») con cui nel mondo arabo si designano i nomadi delle zone desertiche e semidesertiche, in contrapposizione ai sedentari delle aree coltivate [...] preislamica, i b. occupavano soprattutto l’altopiano centrale della penisola, e cioè il Neged, e il deserto di Siria. La diaspora araba, con l’islamismo, condusse a una fissazione sul terreno di molti gruppi b., e a una loro fusione con le sedentarie ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] al-Ḫāl, la rivista ha affrontato numerose problematiche, tra cui l’annosa questione della diglossia tra arabo classico e arabodialettale, privilegiando quest’ultimo rispetto alla lingua colta, in quanto il linguaggio poetico non costituisce un mezzo ...
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TUNISIA
Giovanni Cameri
Alberto Ventura
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Sophie El Goulli
Stefania Parigi
(XXXIV, p. 488; App. II, II, p. 1034; III, II, p. 995; IV, III, p. 699)
Dall'ultimo [...] (n. 1932), poeta di tendenza neoromantica, Munṣif Gaššām (n. 1946), la cui poesia di protesta è scritta in arabodialettale, e Aḥmad Qadīdī (n. 1948), un poeta che appartiene alla corrente d'avanguardia.
Ṣāliḥ Qarmadī, scrittore e poeta bilingue ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] : amore, panegirici, vino ecc. Ulteriore novità fu l’inserimento, al termine della muwashshaḥa, della khargia, versi composti in arabodialettale o in lingua romanza, con cui il poeta si congedava. In seguito, la muwashshaḥa si diffuse nel resto dei ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di predominanza politica dell’uno o dell’altro popolo (Goti, Longobardi, Arabi e così via), a partire dal 6° sec. d.C. al suo realismo uguale soluzione linguistica. Per la via comico-dialettale si raggiunge di colpo il contemporaneo e il quotidiano, ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] lungo interrotte, a vantaggio di una maggiore conoscenza dei paesi arabi e indiani. In questo senso spiccò Venezia, a cui prima individua una variante letteraria standard su base dialettale pechinese, lingua ufficiale della Repubblica Popolare di Cina ...
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Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] dei Fatimidi. Fu quello il periodo di maggior splendore della S. araba; la caduta dei Kalbiti spezzò l’unità dell’isola, divisa poi di Federico II, e in siciliano esiste una ricca letteratura dialettale, in cui si distingue, per es., l’opera poetica ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] VII, tav. xxxix). Trae incitamenti anche dall'Oriente arabo nell'atrio o nartece che circonda il piè di croce toccare l'eccellenza.
Al difuori del rilevante numero di documenti dialettali di carattere civile del sec. XIII, che diverrà grandissimo nel ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] francese, inglese, tedesco, spagnolo, russo, ungherese, arabo). Vi si tengono corsi di lezioni su argomenti amante della campagna e insieme satirico squisito (un gioiello della letteratura dialettale è l'Istoria d'on fraa cercott); C. A. Tanzi ...
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LIBIA
Pasquale Coppola
Alberto Ventura
Daniela Amaldi
Antonino Di Vita
(XXI, p. 57; App. I, p. 790; II, II, p. 196; III, I, p. 990; IV, II, p. 333)
La riforma costituzionale del 1977 mutò il nome [...] ̱alīfa al-Tillīsī (n. 1930).
Il teatro è apparso dalla fine degli anni Cinquanta con rappresentazioni, in arabo sia letterario che dialettale, che esaltano la lotta contro l'occupazione straniera, mentre opere non gradite al regime venivano e vengono ...
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qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...
casba
(o kasba) s. f. [forma italianizz. dell’arabo qaṣba «fortezza», che è la pronuncia dialettale dell’arabo class. qaṣaba; sono adottate talvolta anche le grafie francesi qasbah e kasbah]. – In generale, la parte interna di una città, o...