yawan
(o yamana, yauna, yoni) I popoli orientali nella prima metà del 1° millennio a.C. designarono i greci «ioni», mentre nel 2° millennio li avevano designati «achei», akhiyawa in ittita: si incontrano [...] ionico (focese) in Oriente, applicando il termine anche alla grecità non propriamente ionica (per es. a Cipro o a Cirene, detta Putu-Yaman, la «Libia ionica»). Il termine è stato poi ereditato dall’arabo, dal persiano e dal turco come yunan, «greco». ...
Leggi Tutto
(turco Ískenderun) Città e porto della Turchia (177.294 ab. nel 2007), nella provincia di Hatay, sulla costa sud-orientale del golfo omonimo. Il commercio è rappresentato in esportazione soprattutto da [...] (333 a.C.); fu detta più tardi ᾿Αλεξάνδρεια ἡ μικρά («Alessandria la Piccola»), da cui la forma diminutiva del nome arabo ed europeo. Acquistò importanza con lo sviluppo di Aleppo, quale sbocco del commercio carovaniero con la Mesopotamia.
Golfo di A ...
Leggi Tutto
Figlio (Giarabub 1890 - Cairo 1983) di Muḥammad al-Mahdī, si oppose senza successo alla dominazione italiana sulla Cirenaica. In esilio dal 1923, dopo la seconda guerra mondiale ottenne, con l'aiuto inglese, [...] Durante la seconda guerra mondiale, entrata l'Italia in guerra contro la Gran Bretagna, I. formò un corpo arabo-libico al servizio britannico, e (1942) ottenne l'impegno ufficiale inglese di una restaurazione della sovranità senussita sulla Cirenaica ...
Leggi Tutto
Città dello Stato d’Israele, situata nella pianura di Giudea; capoluogo del distretto Centrale. Fondata dagli Arabi nel 716, fu per lungo tempo centro culturale musulmano. Occupata nel 977 dai Fatimidi [...] sviluppo come centro commerciale. Dopo la fine del mandato britannico sulla Palestina (1948) avrebbe dovuto fare parte dello Stato arabo previsto dal piano di spartizione approvato dall’ONU nel 1947, ma durante il conflitto del 1948-49 fu occupata e ...
Leggi Tutto
Militare siriano, nato a Ḥamāh nel 1909. Tenente colonnello, nel dicembre 1949 si pose a capo di un gruppo di militari e arrestò Sāmī al-Ḥinnāwī (l'autore del colpo di stato dell'agosto contro Ḥusnī az-Za‛īm); [...] della repubblica (luglio). Iniziò allora una intensa politica estera mirante ad attuare la sua idea di uno stato arabo comprendente Siria, Giordania e ‛Irāq; nell'interno impose un regime autoritario. Gli oppositori si organizzarono e nel febbraio ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Il ruolo delle istituzioni
Ekmeleddin Ihsanoglu
Il ruolo delle istituzioni
Nel corso del processo di istituzionalizzazione della scienza, e [...] Egli ci racconta che Uluġ Beg era dotato di una memoria prodigiosa e di un eccezionale talento per le lingue; conosceva l'arabo, il turco, il persiano, il mongolo, un po' di cinese, oltre all'arte della prosodia e della versificazione. Era un grande ...
Leggi Tutto
Stato dell’Africa settentrionale. Affacciato sul Mediterraneo, confina a E con Tunisia e Libia, a S con Niger e Mali, a SO con la Mauritania, a O con il Marocco (in parte con il Sahara Occidentale, di [...] il 44 a.C. sotto il diretto dominio di Roma. Gli Arabi si affacciarono nella regione dopo il 660, prendendovi definitivamente piede al tutta l’Africa settentrionale, l’Algeria fu invasa dai nomadi arabi Benī Hilāl. Assorbita fra 11° e 13° sec. negli ...
Leggi Tutto
Vincenzo Piglionica
Il lungo inverno di Assad
In Siria una situazione di stallo sanguinosa. Il regime di Damasco, sostenuto dall’esercito, è protetto da Russia e Iran, mentre il resto della comunità [...] che tanto ricordavano i moti di piazza Tahrir, oramai emblema di quella massiccia ondata rivoluzionaria che ha attraversato il mondo arabo-africano da Tunisi a Damasco, passando per San’a e Manama e diffondendo il suo ‘germe’ nei paesi limitrofi.
Ed ...
Leggi Tutto
Stato dell’Africa settentrionale, confinante a O con la Tunisia e l’Algeria, a S con il Niger e il Ciad, a SE con la Repubblica del Sudan, a E con l’Egitto; a N si affaccia sul Mediterraneo con una linea [...] all’80%); procedendo verso l’interno, il velo umano si rarefà ed è limitato alle sole oasi.
La lingua ufficiale è l’arabo, ma presso alcune tribù è in uso anche il berbero.
La religione della quasi totalità della popolazione (97%) è quella musulmana ...
Leggi Tutto
Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] e 13° sec. che promuove la vita ascetica, i digiuni, le penitenze. Nel Medioevo, sotto l’influsso del pensiero greco e arabo, si sviluppa un’attività di ricerca e di sistemazione dottrinale, il cui massimo esponente è Maimonide (1135-1204), a cui si ...
Leggi Tutto
arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.