GERRHA
J.-F. Salles
Antica città araba situata sulla costa occidentale del Golfo Persico; è citata da numerosi scrittori antichi tra cui Polibio (XIII, 9), Strabone (XVI, 3,3), Plinio (Nat. hist., VI, [...] zecca nella seconda metà del III sec. a.C.; alcuni tetradrammi d'argento del tipo di Alessandro, ma con legenda in aramaico o in lettere sudarabiche, trovati a Thāğ e a Baḥrein (Failaka) provengono da una zecca regionale non ancora individuata che ...
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Denominazione del ramo asiatico di una delle lingue indo-arie, veicolo di molte forme della cultura aria dell’India, dal periodo vedico fino ai nostri giorni. Si distinguono: un s. vedico, ovvero la lingua [...] per lungo tempo oralmente, i testi sacri furono trascritti dapprima in caratteri brāhmī e kharoṣṭī, alfabeti probabilmente derivati dall’aramaico, poi, a partire dall’8°sec., in devanāgarī. Sono usate inoltre, pur se in misura minore, altre varietà ...
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PALMIRA (Παλμύρα, Palmyra; arabo Tadmur)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Renato BARTOCCINI
Oasi situata nel deserto siro-arabo a metà strada circa tra il Mediterraneo e l'Eufrate, a circa 300 km. da questo [...] centinaia e in continuo aumento in seguito agli scavi in cors, sono redatte in un alfabeto derivato da quello aramaico (v. alfabeto, II, p. 377; epigrafia, XIV, p. 69), che presenta notevole somiglianza con la cosiddetta "quadrata" ebraica; accanto ...
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MITANNI
Giuseppe Furlani
. Mitanni o Mitani era il nome di un impero situato sulla sponda sinistra dell'Eufrate, a mezzogiorno del Tauro, comprendente la Mesopotamia settentrionale, e, nel periodo della [...] Khurri) sarà stato forse quello di una città. Sembra che il centro dei Hurriti sia stata la città di Edessa, Ūrhōy in aramaico, Orroe ('Ορρόη) in greco. I Hurriti occupavano in tempi molto antichi anche tutta l'Assiria e il paese a levante. Il popolo ...
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La parola in senso largo significava un involucro fatto d'un tessuto qualsiasi; quindi tanto il sacchetto o cartoccio per riporvi della roba, quanto la corazza o la maglia. In senso stretto era la veste [...] della parola, che indica la materia di cui esso è fatto, il chitone è di origine orientale (cfr. kittàna, aramaico; kouttina, siriaco; kouttònet, ebraico). Esso fu usato dai Babilonesi, dagli Assiri, dagli Egiziani, dai Carî, e attraverso la Ionia ...
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Vedi KANDAHAR dell'anno: 1961 - 1995
KANDAHAR (v. vol. IV, p. 310)
G. Fussman
Kandahar è la forma pashtō del persiano Qandahār. L'odierna popolazione è in effetti in maggioranza costituita da Pashtun. [...] il primo settembre 1522. A breve distanza, inciso sul fianco E del monte, fu scoperto nel 1958 un riassunto bilingue (greco e aramaico) degli editti su roccia di Ašoka: si può pertanto supporre che di lì passasse una delle antiche (età maurya) vie di ...
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SABII (dall'arabo ṣābi'; al plur. ṣābi'ūn o ṣābi'ah)
Carlo Alfonso Nallino
Sono i seguaci di alcune sette religiose non bene precisabili, delle quali è cenno nei libri arabi e nel diritto musulmano. [...] ) ed altri pensarono all'oscura setta degli hemerobaptistae, il cui nome ben si confarebbe con l'idea espressa dalla designazione aramaica; nel 1856 D. Chwolson, partendo da un passo prima ignoto del Kitāo al-Fihrist, vide nei ṣābi' del Corano gli ...
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ZOLLI, Eugenio Maria
Gabriele Rigano
ZOLLI, Eugenio Maria (Israel Anton Zoller). – Nacque il 17 settembre 1881 a Brody, nella Galizia austroungarica (oggi in Ucraina), ultimo dei cinque figli di Bernhard [...] sul Vangelo di Marco), in cui sosteneva che una prima redazione dei Vangeli era stata scritta in ebraico e in aramaico.
Zoller si laureò nel luglio 1909, discutendo una tesi in psicologia sperimentale. Nel dicembre 1910 sposò a Leopoli Adele Litvak ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] ha. Nelle iscrizioni dei Nabatei (v.; e v. alfabeto, e aramei; dal sec. III a. C. al III d. C. circa) sebbene scritte in aramaico, affiora l'arabo; appare, p. es., in una di esse datata del 267 d. C., l'uso dell'articolo al, come esso appare anche ...
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GESÙ CRISTO
Leone TONDELLI
Giuseppe FILOGRASSI
Alberto PINCHERLE
Guillaume DE JERPHANION
. Secondo la dottrina cattolica è il Figlio di Dio, seconda Persona della Trinità divina, incarnato e fatto [...] terra secondo la profezia di Daniele.
Il titolo "il Figlio dell'uomo" usato da G. di sé stesso pone un problema complesso. In aramaico "il figlio dell'uomo", bar nāshã, indica "l'uomo" in generale: il Lietzmann e il Wellhausen ne dedussero che G. non ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
midrascico
midràscico agg. [der. dell’ebr. midrāsh] (pl. m. -ci). – Relativo al midrāsh o ai midrāshīm: indagine, esegesi m.; stile m.; aramaico m., l’aramaico in cui sono scritti i midrāshīm.