ARATO (῎Αρατος, Arātus)
G. Becatti
Letterato e filosofo nato forse a Tarso, ma cittadino di Soli in Cilicia, dove morì versò la metà del sec. III a. C. e dove gli fu eretto un monumento, ricordato da [...] del III sec. a. C. I più riconoscono in questo ritratto Crisippo (v.) e nel tipo con barba prolissa della moneta Arato.
Di questo abbiamo una copia marmorea in una erma di Villa Albani (n. 610), dall'aspetto nobile, solenne, concentrato, risalente a ...
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Stratego della Lega achea (275 circa - 213 a. C.). Divenne stratego della lega per la prima volta nel 245, e da allora lo fu ad anni alterni quasi sempre, legando la propria esistenza agli interessi dell'alleanza [...] gli Etoli che si erano alleati ai Macedoni. Ma morto nel 239 Antigono Gonata di Macedonia, tale alleanza si ruppe e Arato fece sì che all'Etolia si unisse contro la Macedonia la Lega achea, alla quale vennero ad aggregarsi varie città dell'Arcadia ...
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Poeta greco (n. circa 315 - m. dopo il 240 a. C.); nato forse a Tarso in Cilicia, fu però cittadino di Soli, nella stessa regione, dove ebbe un monumento e l'effige riprodotta sulle monete. Frequentò ad Atene la scuola stoica di Zenone e fu amico di Callimaco; dal 276 a. C. fu a Pella poeta ufficiale della corte di Macedonia, tranne una lunga dimora in Antiochia di Siria presso Antioco I Sotere, dove ...
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Figlio (n. 249 circa a. C.) di Arato di Sicione, fu stratego della Lega achea (219-18) e fu, come il padre, in contrasto con Filippo V di Macedonia, dal quale sarebbe stato avvelenato. ...
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TIRABOSCHI, Girolamo
Enrico Zucchi
– Nacque a Bergamo il 18 dicembre 1731, figlio di Vincenzo, titolare di una fabbrica di tessuti, e di Laura, che aveva lo stesso cognome, benché fosse di diversa famiglia. [...] di G. T., in G. T. Miscellanea di studi, a cura di A.R. Venturi Barbolini, Modena 1997, pp. 109-170; F. Arato, La storiografia letteraria nel Settecento italiano, Pisa 2002, pp. 255-300; U. Casari, Studi su G. T. e altre ricerche, Modena 2006; P ...
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Muratori, Lodovico Antonio
Franco Arato
Nato a Vignola (presso Modena) il 21 ottobre 1672 e morto a Modena il 23 gennaio 1750, sommo erudito, fondatore della medievistica moderna e letterato dal gusto [...] enciclopedico, non consacrò riflessioni specifiche a Machiavelli. Le sue idee politiche protoilluministiche erano certo opposte al realismo machiavelliano se, introducendo il trattato quasi testamentario ...
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Andrés, Juan
Franco Arato
A., che italianizzò il nome di battesimo in Giovanni, nacque a Planes nell’antico regno di Valenza nel 1740 e morì a Roma nel 1817.
Gesuita, storico della letteratura e bibliotecario, [...] visse in Italia per circa mezzo secolo, esule come molti confratelli all’indomani dell’espulsione dei gesuiti dalla Spagna. Nella sua opera Dell’origine, progressi e stato attuale d’ogni letteratura, fortunato ...
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Denina, Carlo
Franco Arato
Nato a Revello nel 1731 e morto a Parigi nel 1813, il poligrafo piemontese, viaggiatore e cosmopolita (visse alla corte di Federico II di Prussia e fu poi bibliotecario di [...] Napoleone), cita spesso M., plagiandone anche gli scritti, ma esprimendo sovente giudizi in linea con un convenzionale moralismo. Nella sua opera più fortunata, Le rivoluzioni d’Italia (1769-1770), tracciata, ...
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Nacque il 26 settembre 1726 in Firenze, nella quale città frequentò la scuola dei gesuiti. Pose mano già fin dal 1744 a scrivere il libro la Vita e lettere di A. Vespucci (Firenze 1745, rist. con le postille [...] la pubblicazione di una serie di testi greci: Callimaco (Firenze 1764); Nicandro (Firenze 1764); Museo (Firenze 1765); Arato (Firenze 1765), ecc., corredati "oltre alle latine, delle ottime inedite traduzioni già fatte da A. M. Salvini", confusamente ...
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LAGOMARSINI, Girolamo
Franco Arato
Nacque a Puerto de Santa María (presso Cadice, in Spagna) il 30 sett. 1698 da un mercante genovese e da madre spagnola, e trascorse l'infanzia tra Cadice e Siviglia: [...] mai dimenticò la lingua spagnola e serbò sempre una speciale predilezione per quel paese. Alla morte del padre (1708) si trasferì con la madre a Genova, dove lo zio Ottavio Lagomarsini provvide alla sua ...
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arativo
agg. [dal lat. mediev. arativus]. – Riferito a terreno, atto a essere arato, e quindi coltivato a cereali (sinon. del più com. seminativo); è per lo più opposto a pascolativo.
inarato
agg. [dal lat. inaratus, comp. di in-2 e part. pass. di arare «arare»], letter. – Non arato, lasciato senza colture: terreni, campi inarati; gl’inarati colli Solo e muto ascendea l’aprico raggio Di febo (Leopardi).