Arte
Tecnica decorativa con la quale, per mezzo di frammenti (ordinariamente piccoli cubi, detti tessere musive) di pietre naturali, di terracotta o di paste vitree, bianche, nere o colorate, applicati [...] pale a m. degli altari di S. Pietro; e nel 1727 fu istituito in Vaticano lo Studio del mosaico.
Nell’architetturamoderna, il m. ha avuto nuovamente numerose applicazioni, anche per la decorazione di esterni (in Spagna, A. Gaudí). Tra gli artisti ...
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Materiale ceramico ottenuto da argille comuni contenenti ossidi di ferro, che nella cottura nella fornace danno al prodotto il caratteristico colore giallo-rossiccio. Opportunamente modellata, è usata [...] in t. si affermò in Germania settentrionale (dove già era stata usata nell’architettura gotica) verso il 1500, culminando nella produzione di Lubecca (Statius van Düren). Nell’architetturamoderna l’uso della t. si è limitato alla pavimentazione e ai ...
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soffitto La superficie inferiore delle strutture di copertura degli ambienti. Può essere rivestito di materiali che gli conferiscono particolari effetti estetici o acustici e può presentarsi piano o a [...] nel 17° e 18° sec. e, in epoca neoclassica, si sono avuti s. con decorazioni a stucco minutissime.
Nell’architetturamoderna il s. è spesso utilizzato quale fonte di illuminazione, anche indiretta, o per affrontare, con opportune forme e materiali, i ...
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Associazione di architetti, artigiani, industriali, docenti e scrittori, fondata nel 1907 a Monaco da H. Muthesius, allo scopo di «nobilitare il lavoro industriale». Pur prendendo spunto dal pensiero di [...] nell’annuario dell’associazione (Jahrbuch des Deutschen Werkbundes), ebbero un ruolo importante nel dibattito internazionale dell’architetturamoderna e del disegno industriale. Nell’Esposizione del Werkbund di Colonia (1914) van de Velde, Behrens ...
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Nella storia e nella critica architettonica, quel filone che, dagli anni 1930, si contrappone antiteticamente alle correnti razionaliste. Il concetto di organicità, spesso associato o identificato con [...] quelli di funzionalismo, Einfühlung ecc., nel campo dell’architetturamoderna ha preso spunto dalle teorie di F.L. Wright che, già nel 1910, considerava o. quell’architettura pensata e progettata come ‘una cosa unica’, capace, quindi, di evitare l’ ...
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Architetto urbanista (Parigi 1909 - Rio de Janeiro 1964). Insieme a L. Costa ed O. Niemeyer fu uno dei protagonisti dell'architetturamoderna in Brasile. Fin dal 1930 l'esperienza razionalista fu vissuta [...] , C. Leao e J. Moreira). Nelle opere successive è molto evidente il legame stabilito da R. con l'architettura di L. Costa; tuttavia libere appaiono molte soluzioni ambientali e proposte di tipologie residenziali collettive: quartiere Pedregulho (1947 ...
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Ambiente al pianoterra, del quale almeno un lato è costituito da una teoria di colonne o di pilastri e caratterizzato da aperture a regolare distanza; può essere elemento decorativo nella facciata o nel [...] in funzione spaziale e decorativa. Nel 19° sec. assunse un ruolo urbanistico notevole; nell’ambito dell’architetturamoderna ha subito radicali modificazioni, determinate anche dalle nuove tecniche costruttive (esemplari i pilotis di Le Corbusier). ...
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Architetto russo (Mosca 1890 - ivi 1974), uno dei principali esponenti del costruttivismo. Conclusi gli studî all'accademia di Mosca, M. s'impegnò fin dall'inizio nella realizzazione di una nuova arte [...] per la ricchezza dei problemi sottesi e l'efficacia delle soluzioni proposte, costituisce una tappa fondamentale della storia dell'architetturamoderna. Dopo il 1937, alla sua attività, non conforme ai dettami ufficiali, fu negata ogni possibilità di ...
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Architetto italiano (Roma 1929 - ivi 2011). Attivo negli anni Sessanta in vari campi dell'architettura e dell'urbanistica, ha fondato lo STASS, gruppo di progettazione sperimentale impegnato su una ricerca [...] H. Burnham e il movimento della City Beautiful (1973); William Morris e l'ideologia dell'architetturamoderna (1976); Barocco leccese (1989); Architettura e mentalità dal classico al neoclassico (1989); Roma capitale: strategie urbane e uso delle ...
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Sigla del Movimento Italiano per l’Architettura Razionale. Formatosi dopo la prima Esposizione italiana di architettura razionale, organizzata a Roma nel 1928 da A. Libera e G. Minnucci, radunò una cinquantina [...] di giovani architetti che, attenti anche alle esperienze contemporanee europee, si fecero promotori dell’architetturamoderna in Italia: oltre al Gruppo 7 di Milano e ad A. Sartoris, aderirono P. Aschieri, G. Cancellotti, G. Capponi, G. Piccinato, M. ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...