ANDREA da Palazzago (A. da Venezia)
Concetta Magliocco
Nato a Palazzago (prov. di Bergamo) ai primissimi del sec. XV, studiò a Padova, ove si laureò in medicina nel 1426. Medico e cameriere segreto di [...] di oratore pontificio, alla dieta di Arras, come si desume da alcuni brevi inviati dal papa al cardinale Niccolò Albergati e all'arcivescovo di Reims e gran cancelliere del Regno. La dieta finì nello stesso anno e nel 1436 A. era in Italia e riceveva ...
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FEDERICO
Paola Novara
Sassone di nazione, appare in varie riprese, negli anni attorno al 1000, fra i più intimi collaboratori dell'imperatore Ottone III. Nell'aprile del 1001 viene ricordato, con la [...] archevêque de Ravenne, in Dict. dhist. et de géog. ecclés., XVIII, Paris 1977, col. 1171; G. Fasoli, Il dominio territorialedegli arcivescovi di Ravenna fra l'VIII e l'XI secolo, in Ipoteri temporali dei vescovi in Italia e in Germania nel Medioevo ...
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ACQUAVIVA D'ARAGONA, Troiano
Fausto Nicolini
Nato ad Atri il 24 febbr. 1694 da Giovan Girolamo e da Eleonora Spinelli, nel 1708 seguì il padre a Roma, ove, sotto la protezione del cardinale Francesco, [...] in Spagna benefici ecclesiastici raggiungenti un reddito annuo di 20.000 ducati, costringeva la Santa Sede a concedergli l'arcivescovato di Monreale, che rendeva quasi il doppio. Influentissirno in Roma, l'A. si diede a condurre vita sontuosissima e ...
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LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] di vicecancelliere), quella di governatore di Fermo e l'altra di legato di Avignone; infine, il 27 marzo 1621, divenne arcivescovo di Bologna.
Gli osservatori erano soliti mettere in rilievo lo strapotere del LUDOVISI, Ludovico in Curia e la sua ...
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JACOBINI, Ludovico
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Genzano, presso Roma, il 6 genn. 1832 da Raimondo, ricco proprietario terriero devoto al Papato, e da Ottavia Jacobini. Ricevuta la prima formazione al [...] ), J. Vancsa, la cui candidatura, peraltro, fu presto abbandonata. Riserve assai forti lo J. nutrì sulla concessione della porpora all'arcivescovo di Vienna, da lui ritenuto troppo accomodante nei confronti del suo governo, ma fu lo stesso Pio IX che ...
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BONITO, Ludovico
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Nacque ad Agrigento, intorno alla metà del sec. XIV, da nobile famiglia amalfitana trasferitasi in Sicilia alla fine del sec. XIII. Non è noto dove compisse gli studi che, secondo [...] s., 359 s., 368, 374; L. Boglino, La Sicilia e i suoi cardinali, Palermo 1884, pp. 17 s.; N. Zucchelli, Cronotassi dei vescovi e arcivescovi di Pisa, Pisa 1907, pp. 153-155; G. Savagnone, Concili e sinodi di Sicilia, Palermo 1910, pp. 7, 9, 124 s.; C ...
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GUARINO, Giuseppe
Carlo M. Fiorentino
Secondogenito di cinque fratelli, nacque a Montedoro, presso Caltanissetta, il 6 marzo 1827 da Michele, notaio, e da Angela Papia. Cresciuto in una famiglia di [...] episcopale. Il G. fu quindi costretto a risiedere in una casa nei pressi del seminario.
Il 5 luglio 1875 Pio IX lo nominò arcivescovo di Messina, ma soltanto quattro anni dopo, con r.d. 27 luglio 1879, il G. ottenne dal governo italiano l'exequatur e ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] mentre un terzo nipote, Cristoforo, fu nominato governatore di Ancona nell'ottobre del 1572 e il 15 ott. 1578 fu eletto arcivescovo di Ravenna senza mai ricevere la porpora.
Se G. XIII si dimostrò poco incline a favorire i nipoti, cui assegnò rendite ...
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COSCIA, Niccolò
Franca Petrucci
Nacque nel 1681 da Vincenzo e da Gerolama Gemma a Pietradefusi (Avellino), dove fu battezzato il 25 gennaio con i nomi di Nicola, Paolo e Andrea.
Non si sa che mestiere [...] lui. Era cioè arrivato ai cardinali riuniti un memoriale anonimo da Benevento contro il C., che avrebbe dovuto divenire automaticamente arcivescovo della città. Nel libello, che si diceva compilato a nome del clero e del popolo, della città e diocesi ...
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DOVARA, Oberto da
François Menant
Nacque verso la fine del sec. XI, probabilmente a Cremona, da Alberto e da Donella, di cui si ignora il casato. Tra l'inizio del gennaio 1117, quando fu deposto il [...] per la prima volta alla fine del X secolo - avrebbero origine milanese e sarebbero venuti a Cremona al seguito dell'arcivescovo Ariberto poco prima del 1040. Ben presto però si staccarono completamente da Milano così come dal villaggio di Dovera sull ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...