Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] (1507), iniziò quelli teologici sotto il segno dell’occamismo tardoscolastico. Fu chiamato (1508) a insegnare l’etica di Aristotele nella nuova univ. di Wittenberg fondata dal principe elettore di Sassonia Federico il Savio; tornato a Erfurt (1509 ...
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BERARDI (Berardo), Girolamo
Giancarlo Mazzacurati
Visse a Ferrara, alla corte di Ercole I e poi di Alfonso d'Este nella seconda metà del sec. XV e probabilmente fino ai primi decenni del XVI. Nessúna [...] del teatro classico: due commedie di Plauto (la Casina e la Mostellaria) videro la luce a Venezia (presso N. D'Aristotele detto lo Zoppino) nello stesso anno 1530, entrambe da lui tradotte in terza rima. Sempre nel 1530 usciva, presso lo stesso ...
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Filosofo (n. in Scozia, prob. presso Duns, Berwick, 1265-66 circa - m. Colonia 1308). Verso il 1278 entrò nell'ordine dei frati minori; nel 1303 leggeva le Sentenze a Parigi ove divenne poi maestro di [...] alle Sentenze: il primo opera diretta di D. S., il secondo reportatio dei discepoli), Quaestiones su opere logiche (Porfirio, Aristotele), De anima e Theoremata (redatte da discepoli, non sappiamo se approvate dal maestro). D. S., che è forse il ...
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GAGLIARDI, Achille
Giampiero Brunelli
Nacque a Padova, tra la fine del 1537 e l'inizio del 1538, da Ludovico e da Girolama Campolongo. Il padre, "gentiluomo" addottoratosi in diritto, morì assai giovane, [...] ), lettore nell'Ateneo patavino dal 1531.
Un clima di fermento era originato, in quegli anni, dall'interpretazione di Aristotele offerta dal Genua sulla base del commentatore greco Simplicio, in contrasto con quanti invece si attenevano alla dottrina ...
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BENEDETTI, Giovanni Battista
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Venezia il 14 ag. 1530; "patrizio veneto" si qualificò in alcuni scritti. Secondo il Bordiga (pp. 587 s.), non sarebbe, tuttavia, possibile [...] in mezzi di differente densità. Il Cardano (Opus novum de proportionibus, Basileae 1570, prop. 110), per salvare le tesi aristoteliche, aveva postulato l'esistenza di una proporzionalità diretta tra la resistenza opposta dal mezzo e il peso del grave ...
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DE BALMES, Abramo
Raffaella Zaccaria
Scarse e frammentarie le notizie sulla vita e sulla famiglia. Del D. sappiamo che nacque forse nel 1440; sicura è invece la località, Lecce, come egli stesso ricorda [...] del D. per correggere quelle di Iacopo Mantino.
La traduzione dell'ampio Commento di Averroè sugli Analitici posteriori di Aristotele, pubblicata a Venezia intorno al 1526, sembra che facesse parte di un più ambizioso progetto del D., comprendente ...
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Calligrafo (n. a Cornedo Vicentino, vissuto nella seconda metà del sec. 15º e nella prima metà del sec. 16º). Fu copista di codici di presentazione, disegnatore di caratteri corsivi intagliati in legno [...] stessa opera stampata da E. Guillery ed E. Nani a sua istanza. Altri due codici sottoscritti sono l'Etica di Aristotele (1517) in traduzione latina e il Missale Romanum (1520), eseguito per G. de' Medici, poi Clemente VII. Dalla primavera-estate ...
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Letterato (Torino 1592 - ivi 1675). Entrato nel 1611 nella Compagnia di Gesù, fu insegnante di retorica e predicatore, quindi precettore e storico di corte dei Savoia; nel 1635 uscì dalla Compagnia, restando [...] di Torino, post., 1679), T. occupa un posto di primo piano nella cultura europea del suo tempo grazie al Cannocchiale aristotelico, o sia idea dell'arguta et ingeniosa elocutione che serve a tutta l'arte oratoria, lapidaria et simbolica esaminata co ...
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GENTILE da Cingoli
Sonia Gentili
Ignoriamo l'anno di nascita, che potrebbe essere collocato intorno alla seconda metà del XIII secolo, mentre la città d'origine di G. è unanimemente espressa, in sintagma [...] le stesse argomentazioni tomistiche: l'impossibilità, cioè, di un medio tra sostanza e accidente; tuttavia l'interpretazione del principio aristotelico citato in partenza è affidata da G. a un argomento diverso da quello di Tommaso. La posizione di G ...
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Arabista britannico (Londra 1858 - ivi 1940), professore (1889-1937) nell'università di Oxford, presidente (1934-37) della Royal Asiatic Society. Autore di alcuni volumi di sintesi storica sull'Islam (Mohammed [...] caliphate, 7 voll., 1920-21, con H. F. Amedroz). Notevoli anche i suoi contributi sul testo della Poetica di Aristotele con il ricorso alle traduzioni arabe e siriache (Analecta orientalia ad Poeticam aristoteleam, 1887). Destò rumore la tesi da lui ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...