CAVALLERINI, Antonio
Claudio Mutini
Nacque a Modena da famiglia di antica tradizione cittadina che aveva dato nel corso dei secoli amministratori e diplomatici al Comune: il padre Giacomo aveva ricoperto [...] della decadenza. Semmai tale compromesso poteva essere più accetto in clima arcadico che non in atmosfera di imperante aristotelismo, e in effetti le uniche punte positive della fortuna critica del C. furono registrate presso gli eruditi epigoni ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] Bracciolini del 1° nov. 1455 ci informa della necessità del G. di avere in prestito un codice dei Problemata di Aristotele. Studiava anche il commento a Virgilio di Donato: Poggio, cui l'aveva richiesto in prestito, gli ribadisce però la superiorità ...
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BENEDETTI, Giovanni Battista
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Venezia il 14 ag. 1530; "patrizio veneto" si qualificò in alcuni scritti. Secondo il Bordiga (pp. 587 s.), non sarebbe, tuttavia, possibile [...] in mezzi di differente densità. Il Cardano (Opus novum de proportionibus, Basileae 1570, prop. 110), per salvare le tesi aristoteliche, aveva postulato l'esistenza di una proporzionalità diretta tra la resistenza opposta dal mezzo e il peso del grave ...
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BARLAAM Calabro
Salvatore Impellizzeri
Nacque a Seminara (Reggio di Calabria) sul finire del sec. XIII, probabilmente verso il 1290. Il nome Barlaam par che sia quello assunto in religione, ma non è [...] infatti evidente che le conoscenze del monaco calabrese, le quali non si limitano a filosofi greci, quali Platone e Aristotele, ma si mostrano invece profonde anche riguardo al pensiero di Tommaso d'Aquino e agli ultimi sviluppi nominalistici della ...
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PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] opposte a quelle di Pietro Pomponazzi. Suoi maestri furono anche Pietro Alconcio, uno dei più noti traduttori cinquecenteschi di Aristotele, e Lazzaro Bonamico, anch’egli valente grecista. Tra le figure che ebbe l’opportunità di frequentare in quel ...
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COLLI, Giorgio
Luigi Cimmino
Nacque a Torino il 16 genn. 1917 da Giuseppe ed Enrica Colombetti. fi padre, personaggio influente negli ambienti culturali torinesi, era amministratore della Stampa e, [...] che gli procurò una certa notorietà: la traduzione, con introduzione e commento, sempre per Einaudi a Torino, dell'Organon di Aristotele.
Il testo - ove è degno di nota il fatto che la traduzione si basi su una personale edizione critica delle opere ...
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ZABARELLA, Iacopo (Giacomo)
Laura Carotti
– Nacque a Padova il 5 settembre 1533 da Giulio, dal quale ereditò il titolo di conte palatino, e da Gigliola, figlia di Girolamo Dottori.
Si formò nell’università [...] -228; A. Poppi, La struttura del discorso morale nell’opera di I. Z., in Id., L’etica del Rinascimento tra Platone e Aristotele, Napoli 1997, pp. 231-246; D. Bouillon, Un discours inédit de I. Z. préliminaire à l’exposition de la Physique d’Aristote ...
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DA MONTE (De Monte, Dei Monte), Giovanni Battista, dettò Montano
Maria Muccillo
Nacque nel 1489 a Verona, da nobile famiglia, originaria di Monte San Savino (prov. di Arezzo) donde il cognome, primogenito, [...] e l'apprezzamento dei Patrizi. Nonostante qualche accenno polemico, la prospettiva del D. rimane saldamente ancorata alla filosofia aristotelica, da cui trae il.concetto della scienza come conoscere "per causas", come individuazione di principi ed ...
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REGINA, Giovanni
Victor Rivera Magos
REGINA, Giovanni (Giovanni di Napoli). – Nacque a Napoli nella seconda metà del XIII secolo; nulla si sa dei suoi genitori.
Studiò teologia nello Studium domenicano [...] quella del maestro solo per ciò che concerne la teoria dell’individuazione; egli aderì pienamente, infatti, alla teoria aristotelica dell’ineguaglianza naturale tra gli uomini (Michaud-Quantin, 1962, pp. 278-283). Fu impegnato a difendere la dottrina ...
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PIETRO da Mantova
Giuseppe Gardoni
PIETRO da Mantova (Petrus de Mantua, Petrus Mantuanus, Petrus Alboinis de Mantua, Petrus Alboini Mantuanus). – Nacque da Giovanni attorno alla metà del Trecento, con [...] protratta almeno sino al principio del Cinquecento, quando la logica dei calculatores declinò con la lettura delle opere in greco di Aristotele e dei commentatori greci.
La morte di Pietro da Mantova va collocata fra l’ottobre del 1398, quando appare ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...