MARCANOVA (da/de Mercatonovo), Giovanni
Daniela Gionta
Nacque presumibilmente a Venezia tra il 1410 e il 1418 da Tommaso o Tomeo Verarii, "camisarius", e da Lucia Marcanova, figlia del medico Giacomo [...] 18-1467) e la sua biblioteca, in Ateneo veneto, XXI (1983), pp. 127-161; Id., Contributi di G. M. all'aristotelismo veneto, in Aristotelismo veneto e scienza moderna, a cura di L. Olivieri, II, Padova 1983, pp. 1035-1046; C.R. Chiarlo, "Gli fragmenti ...
Leggi Tutto
DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] che circondarono i primi anni della docenza del D. furono perciò, più che il sintomo d'una resistenza dei tradizionalisti aristotelici, un episodio di un fenomeno generale degli anni '30 e '40 del Settecento, il sostituirsi dell'empirismo matematico ...
Leggi Tutto
SCAMOZZI, Vincenzo
Gianmario Guidarelli
SCAMOZZI, Vincenzo. – Figlio di Giandomenico (1526-1582) e di Caterina Calderaro, nacque a Vicenza nel 1548.
Il padre vi era giunto nel 1533, proveniente da San [...] , cioè, basata sulla ‘certezza delle dimostrationi’, in cui la speculazione deve precedere l’esperienza. Solo su questo assunto aristotelico può basarsi una ‘scientia’ che anche nel suo aspetto creativo mantenga la sua natura filosofica e che, nella ...
Leggi Tutto
DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] l'analisi della società e dello Stato si muoveva entro una "concezione gnoseologica di tipo adeguazionistico, secondo l'insegnamento aristotelico-scolastico" (ibid.). Per il D., insomma, il mondo non poteva essere che quello "dato" e tuttavia da ...
Leggi Tutto
DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] stile virgiliano.
Originale è anche la rilettura della teoria critica della tragedia, al centro, com'è noto, della Poetica aristotelica. Se qui la sententia appare come un elemento secondario rispetto alle regole strutturali del testo, il D., sempre ...
Leggi Tutto
BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] presso i Gonzaga di Mantova, come ricordò lo stesso B. nei suoi Commentari alla traduzione latina della Retorica di Aristotele di Ermolao. Lo scolasticato presso la scuola privata dello stesso Lampridio fu di notevole importanza per la formazione del ...
Leggi Tutto
BEMBO, Bernardo
Angelo Ventura
Marco Pecoraro
Nato il 19 ott. 1433 da Nicolò e da Elisabetta di Andrea Paruta, sposò in prime nozze una Morosini e, rimasto vedovo, si risposò con Elena Marcello, che [...] il mantovano poté illustrare nel ginnasio patavino, sino al 1509, allorché passò a Ferrara, la sua interpretazione alessandrina del pensiero aristotelico.
Nel periodo in cui ebbe la pretura di Bergamo, il B., con l'aiuto di Giovanni Marcello, e reso ...
Leggi Tutto
VARCHI, Benedetto
Annalisa Andreoni
– Nacque a Firenze nel popolo di San Pier Maggiore, quartiere di San Giovanni, il 19 marzo 1503, figlio del notaio Giovanni di Guasparri, della famiglia dei Franchi [...] di divulgazione dei saperi in campo letterario e filosofico, fulcro del quale fu l’attività di volgarizzatore e ‘spositore’ di Aristotele. Ci rimangono un Comento sopra il primo libro dell’Etica e un Comento sopra il primo libro della Priora (Firenze ...
Leggi Tutto
LANDI, Stefano
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma da Matteo di Antonio Mattei, calzolaio senese, e Cecilia di Fabio Landi, e fu battezzato il 26 febbr. 1587 nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini. Rimasto [...] lettera prefatoria che compare nell'edizione a stampa dell'opera, si intendeva superare la pedissequa osservanza del dettato aristotelico in favore di una spiccata spettacolarità; l'edificio teatrale con il fronte scenico e le macchine erano opera ...
Leggi Tutto
CARDANO, Gerolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Pavia il 24 sett. 1501 da Fazio e Chiara Micheri.
Fazio (1445-1524), di famiglia originaria di Cardano (oggi Cardano al Campo, vicino a Gallarate), che vantava [...] 'altezza da cui è scesa, ma ad una altezza minore e tanto minore quanto più lungo è il condotto; confuta l'aristotelico "orrore del vuoto" e ritiene che i fenomeni attribuiti ad esso vadano invece spiegati con la "forza della rarefazione"; ricerca la ...
Leggi Tutto
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...