Matematico arabo musulmano (m. 1019 o 1020 d. C.), attivo a Baghdād. Autore di un importante libro di algebra, al-Fakhrī ("Il glorioso"), dedicato al visir Abū Ghālib. La sua opera si richiama esplicitamente [...] ai Greci, e in particolare all'aritmetica e all'algebra geometrica di Diofanto, rappresentando certamente non un'eccezione, ma una scuola e un indirizzo della matematica araba della sua epoca. Conseguì notevoli risultati originali, relativi alle ...
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Cantelli, disuguaglianza di
Cantelli, disuguaglianza di in statistica e probabilità, fornisce la probabilità che una istanza della variabile aleatoria sia distante dalla sua media entro un prefissato [...] intervallo. Più precisamente, indicate con p, μ, σ2 rispettivamente la probabilità, la media aritmetica e la varianza di una qualsiasi distribuzione dei valori di una variabile casuale X, e dato un numero reale k, risulta:
(disuguaglianza di → ...
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Medico, matematico, filosofo (Pavia 1501 - Roma 1576). Figlio illegittimo del giurista Fazio (Milano 1445 - ivi 1524), ebbe una fanciullezza travagliata; iniziati gli studî a Pavia e a Milano, li compì [...] a Padova. Nel 1534 fu incaricato di insegnare geometria, aritmetica e astronomia nelle scuole Piattine di Milano; da allora cominciò la sua celebrità, anche per la disputa sostenuta con Niccolò Tartaglia a proposito della formula di risoluzione delle ...
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Matematico, nato il 6 ottobre 1831 a Brunswick, ivi morto il 12 febbraio 1916. Si laureò in matematica a Gottinga nel 1854, e nel 1858 fu nominato professore nel politecnico di Zurigo, che lasciò nel 1862 [...] si trovano esposte queste nuove teorie del D. Si deve in gran parte all'opera di questo matematico se l'aritmetica superiore ha potuto avere una sistemazione organica e completa e costituire così uno dei campi più elevati della matematica pura. Si ...
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PROPORZIONE
Fabio CONFORTO
Gustavo GIOVANNONI
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. I. L'origine della teoria delle proporzioni si fa risalire ai Babilonesi, e il suo primo sviluppo geometrico ai pitagorici, che nelle grandezze numeriche [...] con a, b, c la terna di numeri, cui si riduce la quaderna dianzi considerata, si abbia rispettivamente:
Alle proporzioni aritmetiche (1), (1′) si riservava il nome di ἀναλογία, mentre si usava il vocabolo μεσότης per indicare una qualsiasi delle sei ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] non è che una delle varie possibili, privilegiata, se si vuole, da un punto di vista storico, ma non teorico; l’algebra aritmetica è anzi un ramo particolare dell’algebra simbolica.
In questa linea si inserisce l’opera di A. De Morgan, che difese ...
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RAGIONERIA
Gino LUZZATTO
Pietro ONIDA
Ettore CAMBI
. Storia. - Derivato dal latino ratio (ragione, conto) il termine italiano, identico al francese comptabilité, corrisponde a quello che Tedeschi [...] periodo di tirocinio in Italia, e preferibilmente a Venezia, dove andava per imparare la lingua, gli usi commerciali, il calcolo aritmetico e la tenuta dei libri. Giacomo Fugger, il Ricco, che portò alla sua massima altezza la potenza e l'espansione ...
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Dimostrazione, teoria della
Jean-Yves Girard
La teoria della dimostrazione nasce negli anni Venti del Novecento come strumento di realizzazione del programma di David Hilbert per la fondazione della [...] di decisione per il frammento enunciativo. Il limite è che esso si applica esclusivamente al calcolo e non a teorie come l'aritmetica o la teoria degli insiemi, per le quali ci darebbe una prova della non dimostrabilità di 0≠1 e quindi della loro ...
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CAVINA, Sebastiano
Marina Armandi
Figlio di Giovanni Maria, nacque nell'anno 1740 a Monte Calderaro (Castel San Pietro Terme, presso Bologna); appartenente a una famiglia benestante, venne mandato a [...] sette anni a Bologna presso uno zio sacerdote per studiare aritmetica, ma egli si interessò presto al disegno dimostrando di riuscire particolarmente nell'ornato. Cominciò con il seguire gli insegnamenti di E. Lelli, si perfezionò successivamente con ...
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secondo ordine, teoria del
secondo ordine, teoria del in logica, locuzione utilizzata per contraddistinguere una particolare categoria di teorie matematiche formalizzate. Formalizzare una teoria significa [...] i suoi assiomi nonché le sue regole di → inferenza in un linguaggio formale (si consideri per esempio l’aritmetica formalizzata dagli assiomi di → Peano). Solitamente le teorie matematiche sono formalizzate in un linguaggio dei → predicati, facendo ...
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aritmetica
aritmètica (ant. arismètica e arismètrica) s. f. [dal lat. arithmetĭca (lat. mediev. arismet[r]ica), gr. ἀριϑμητική (τέχνη): v. aritmetico]. – 1. Parte della matematica concernente lo studio dei numeri, soprattutto dei numeri interi;...
aritmetico
aritmètico (ant. arismètico e arismètrico) agg. [dal lat. arithmetĭcus (lat. mediev. arismet[r]icus), gr. ἀριϑμητικός, der. di ἀριϑμός «numero» (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda l’aritmetica, o anche, che concerne i numeri interi;...