Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Gli strumenti della scienza e la loro produzione
Paolo Brenni
Il termine strumenti scientifici è estremamente vago ed è difficile darne una definizione precisa e valida nel corso di una storia millenaria. [...] filo a piombo e pendoli per misurare l’inclinazione e, di conseguenza, la gittata delle armidafuoco.
Ripreso e modificato da altri costruttori, il compasso di proporzione divenne uno strumento standard ampiamente utilizzato in ambiti diversi sino ...
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Medicina e sanità
Luciano Bonuzzi
La complessità del contesto
L'approccio alla medicina veneziana sul principio dell'età moderna pone molteplici difficoltà in parte immanenti all'evoluzione della [...] fra il '300 e il '500 la disciplina attraversa, infatti, una fase di profondo rinnovamento per l'avvento delle armidafuoco che modificano le ferite di guerra tradizionali, ma anche per la comparsa della peste e della sifilide che comportavano a ...
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Tiro con l'arco
Giancarlo Casorati
La storia
Il tiro con l'arco nacque come disciplina sportiva all'inizio dell'Ottocento negli Stati Uniti, dove alcuni appassionati, attingendo alla grande tradizione [...] si capì però che l'arco, per le sue caratteristiche peculiari, non aveva niente in comune con le armidafuoco, e si giunse alla convinzione che dovesse avere una federazione autonoma. Gli arcieri appartenenti alle compagnie italiane si accorsero ...
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Il fenomeno urbano. Periodo tardoantico e medievale
Letizia Pani Ermini
Francesca Romana Stasolla
Sara Magister
Lo sviluppo urbano
di Letizia Pani Ermini
A partire dal VI secolo nelle fonti occidentali [...] di difese urbane avviene tra XI e XII secolo e successivamente nel XV, a seguito dell'introduzione delle armidafuoco. La città pienamente medievale in Europa si presenta ‒ ed è presentata iconograficamente ‒ come un nucleo unitario proprio per ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Ingegneria e macchine
Marcus Popplow
Jürgen Renn
Ingegneria e macchine
Questo capitolo è dedicato allo studio di progetti ingegneristici [...] simili. Le città e i castelli fortificati in tal modo, tuttavia, si dimostrarono estremamente vulnerabili ai colpi delle armidafuoco. Durante il XVI sec., quindi, le strutture difensive mutarono radicalmente e ci si orientò verso la costruzione di ...
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Arte della guerra
Giorgio Masi
Tradizione manoscritta e a stampa
L’Arte della guerra (da qui in poi Adg) è un’opera seguita dall’autore fino al suo ultimo esito a stampa, caso raro in M. (accade con [...] come sottolineava il cardinal Salviati nella sua scheda critica di primo lettore dell’Adg: con l’aggiunta delle armidafuoco, ovviamente, ma anche, come abbiamo visto, mescolando l’armamento romano con quello svizzero (II 69-71), altrove sostituendo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] Ariosto a Torquato Tasso. L’Orlando Furioso, in nome degli ideali cavallereschi, rifiuta la nuova tecnologia bellica delle armidafuoco; all’altro estremo del secolo le tassiane Sette giornate del mondo creato descrivono, nella tradizione dei poemi ...
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ARMAMENTO DIFENSIVO
B.M. Alfieri
La suddivisione classica dell'a. antico è tra armi difensive e offensive. Le prime proteggono la persona e la più antica fra esse è senz'altro lo scudo, seguito dall'elmo, [...] delle larghe spade allora usate, e a tutte le armida botta. Si incontrano però illustrazioni con soprasberghe aventi la fare la guerra: più mobili, già alle prese con le armidafuoco, con campagne più lunghe, con eserciti sempre più di mestiere. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
De re metallica
Andrea Bernardoni
Il rinascimento dei metalli
Il basso Medioevo e l’epoca rinascimentale furono caratterizzati da un forte aumento della domanda di metalli, frutto di uno sviluppo dei [...] degli stili di vita che aveva portato a un incremento del loro uso: dall’edilizia agli utensili di lavoro, dalle armidafuoco alle suppellettili, dall’oreficeria alla scultura. Il picco della richiesta si ebbe però con l’introduzione e la diffusione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’Arsenale di Venezia e i cantieri navali della marina
Pasquale Ventrice
Il luogo dell’«immenso lavoro»
Si è giustamente asserito che l’Arsenale di Venezia sia stato il luogo «dell’immenso lavoro» non [...] . A partire poi dalla prima metà del 16° sec. comparve la galeazza, più grande e dotata di un maggior numero di armidafuoco.
Del secondo tipo erano invece le navi a vele quadre: sostanzialmente la cocca e la caracca (dal 15° sec.), cui vanno ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che...
pistola fantasma s. f. Pistola, priva del numero seriale che contraddistingue ogni arma e perciò non tracciabile, che si può assemblare con facilità, entrando in possesso dei componenti prodotti con stampanti 3D. ♦ Proprio su questa questione...