(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] di osservazione del mondo naturale e di tendenze sperimentali, lontano dall'astratta universalità della filosofia medievale e chiesastica, quale è il filosofare di Federico II; infine nell'arte architettonica e figurativa che, dal sec. XI al XIV ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] riconobbe la natura operante nel suo interno. Le astratte ideologie, in cui l'illuminismo aveva trovato le sue , di Klabund, di Kafka, di Zweig, ecc., più che opere d'arte si ebbero ricerche e presentimenti di uno stile non raggiunto. Nel giro di ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] Poetica di Aristotele o dell'Epistola ai Pisoni di Orazio. Il verosimile al quale si mira nell'arte non è l'universale astratto, quello dei concetti geometricamente definiti, ma lo splendore di una forma nel suo significato metafisico: la trasparenza ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
*
Egon [...] le sue riforme furono realizzate non possono essere considerati astrattamente, senza che si tenga conto insieme dell'ambiente a tesi, il Mondo artistico proclama l'arte per l'arte. Nell'arte religiosa eccelle uno dei più grandi pittori coloristi ...
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(A. T., 97-98; 99-100).
Sommario. - Geografia: Nome, delimitazione, estensione (p. 257); Storia dell'esplorazione della Cina propria (p. 258); Geologia (p. 261); Paleogeografia (p. 263); Struttura e morfologia [...] si pronuncia parimenti wan.
V. Segni composti di un'idea astratta che sorge dalla combinazione di due simboli semplici, p. C.) per la prima volta il poeta sente l'indipendenza della sua arte. I versi di cinque e di sette sillabe dànno alla poesia un ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] di musicista, di scrittore e ad essi si deve se la loro arte attrasse l'attenzione degli shōgun e fu da essi protetta fino a modo col quale la realtà viene colta e ridotta a una forma astratta e intensa (ad esempio, un demone, una donna in angosce, ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] soltanto: nella rappresentazione degli animali e dei demoni. Qui essa trionfa. Come tutta l'arte dell'Asia anteriore antica è decorativa, simbolica e astratta.
Il suo lungo sviluppo, che va dai tempi più antichi della civiltà mesopotamica fino al ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] visibile agli occhi nostri ciò che di sua natura è più astratto e più lontano dalla realtà di questo nostro mondo. D in Bull., n. s., III, pp. 81-156. Per la lingua e per l'arte, A. Schiaffini, in Studi danteschi, XIII e XV: C. De Lollis, in Nuova ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] e S. Michele a Olérdola.
Aspetto più particolare ebbe l'arte romanica. In un primo tempo le costruzioni romaniche furono rozze la risultante dell'umanesimo catalano, impersonale e astratto, inteso formalmente a conciliare l'imitazione dell'antico ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] dracme, un operaio dalle 500 alle 600 dracme; se esperto in arte difficile, ancora più; per es., un architetto 1000 dracme.
Nell come cosa. Ma il fatto che lo schiavo, pur essendo astrattamente classificato fra le cose, era pur sempre un homo, cioè ...
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astratto
agg. [dal lat. abstractus, part. pass. di abstrahĕre «astrarre»]. – 1. a. Di persona, che ha la mente rivolta altrove, profondamente assorta in qualche pensiero: camminava a.; mi sembri a.; meno com. con determinazioni: essere a....
astrattismo
s. m. [der. di astratto]. – Tendenza all’astratto. In partic., indirizzo dell’arte moderna in cui confluiscono varie correnti sorte in Europa nei primi decennî del Novecento (soprattutto per opera di V. Kandinskij, P. Klee, H....