MESE (lat. mensis; fr. mois; sp. mes; ted. Monat; ingl. month)
Francesco PORRO de SOMENZI
Giuseppe CARDINALI
Paolo D'ANCONA
Le necessità pratiehe del vivere civile hanno condotto i popoli primitivi [...] di tutti i giorni, e presentano varianti a seconda del clima e degli usi delle diverse regioni. Nell'artegotica persistettero le loro immagini nella scultura monumentale (Parigi, Notre-Dame), ma più rare; si moltiplicarono invece nelle miniature ...
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LAMPADARIO
Maria Accascina
La necessità di moltiplicare le luci per meglio illuminare gli ambienti, portò all'uso dei lampadarî, supporti mobili, formati da un fusto con varî bracci ai quali si appendevano [...] il lampadario di piombo, per lampadine di vetro a olio, del duomo di Barletta, attribuito dal Toesca al sec. XII. L'artegotica rinnovò oltralpe il modello dei lampadarî costituito da un fusto rigido e liscio dal quale si dipartono molti bracci a due ...
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INCENSIERE (gr. ϑυμιατήριον; lat. turibulum, da tus, turis "incenso")
Goffredo BENDINELLI
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Bruciaprofumi. La conoscenza di oggetti di terracotta o di metallo, da servire come bruciaprofumi, appare [...] trafori, ma allora s'incominciò anche a disegnarli in forme complicate di elementi architettonici, che poi nell'artegotica si svilupparono in tabernacoli e guglie, come già è indicato nella Schedula diversarum artium. E codesta forma architettonica ...
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MORTAIO
Filippo Rossi
. Utensile da cucina e da farmacia, quasi sempre di bronzo, più raramente di pietra dura (per es., porfido). I più antichi mortai conosciuti hanno forme grevi e tozze a sezione [...] essere d'uso frequente nel Medioevo, come appare dalle numerose menzioni in inventarî e in testamenti. Essi appaiono nell'artegotica specialmente settentrionale dei secoli XIV e XV, che adoperò per i mortai anche l'ottone (fonditori olandesi e ...
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SERRAGLIA (fr. clef-de-voûte; sp. clave; ted. Gewölbestein; ingl. keystone)
Giorgio Rosi
Fra gli elementi che formano un arco o una vòlta, specialmente se in pietra da taglio, si chiama serraglia o chiave [...] poi assicurate mediante grappe metalliche. L'adozione di questo sistema permise, specie nel periodo flamboyant dell'artegotica le più strane, fantastiche e talora illogiche forme.
Il Rinascimento preferì anche in questo campo maggiore chiarezza ...
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RELIQUIARIO
Maria Accascina
. Oggetto che serve a custodire le reliquie e che perciò ha grande importanza nella oreficeria sacra. Reliquiarî furono in uso fino dai primi tempi del Medioevo, come testimonia [...] i reliquiarî quando si preferì porre le reliquie in una teca di cristallo in modo che fossero visibili e l'artegotica prodigò forme elegantissime in questo tipo (reliquiarî di S. Savino ad Orvieto, di S. Galgano a Siena, ecc.). Nel Rinascimento ...
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McKIM, Charles Follen
Anne Fitz Gerald
Architetto, nato il 24 agosto 1847 a Isabella Furnace (Pennsylvania), morto il 14 settembre 1909 a Smithtown (Long Island). Completati gli studî nella Lawrence [...] Sturgis e nel 1867 andò a Parigi, per frequentarvi la Scuola di belle arti. Profondo ammiratore di Ruskin e dell'artegotica, l'indirizzo della scuola parigina non lo soddisfece completamente e le sue simpatie si volsero sempre più verso Roma, che ...
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GRÜNEWALD, Matthias
Fritz Baumgart
Pittore. Nato fra il 1470 e il 1483, operò negli anni 1500-1530 sul Medio Reno. Assai scarse le notizie sulla sua vita, nonostante le molte recenti congetture. Restano [...] Nella sua pittura, pervasa da vero e intenso senso religioso, non inferiore di certo al classicismo del Dürer, l'ultima artegotica tarda tedesca raggiunse il vertice.
Capolavoro del G. è l'altare di Isenheim nel museo di Colmar terminato poco prima ...
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REUTLINGEN (A. T., 53-54-55)
Elio Migliorini
Città del Württemberg, 35 km. a S. di Stoccarda e 14 a oriente di Tubinga, 575 m. s. m., ai piedi dell'Achalm (m. 705), in una fertile zona circondata dal [...] a SO. del Mercato), trasformate in viali alberati, e soprattutto la chiesa di Maria, uno dei più nobili monumenti dell'artegotica primitiva, siano tracce del suo passato benessere. Questo dura tuttora ed è in parte dovuto all'intraprendenza dei suoi ...
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SEROUX d'AGINCOURT, Jean-Baptiste-Louis-Georges
Jean Alazard
Archeologo e storico dell'arte, nato a Beauvais il 5 aprile 1730, morto a Roma il 24 settembre 1814. Cominciò a volgersi a studî d'arte piuttosto [...] , in Olanda e in Germania, interessandosi vivamente all'artegotica, e finalmente nel 1778 partì per l'Italia. 1834-35, voll. 7) e ne fa uno dei precursori della odierna storia dell'arte medievale.
Bibl.: Notice sur la vie et les oeuvres de J.-B.-L.G ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...