VENDÔME (A. T., 32-33-34)
Clarice EMILIANI
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Città della Francia nel dipartimento del Loir-et-Cher, situata 32 km. a NO. di Blois all'estremità sud-occidentale della vasta [...] campanile della metà del sec. XII, la chiesa attuale, costruita in varî periodi, presenta tutti gli stili dell'artegotica e in modo particolare il gotico fiorito, dal sec. XIII al XV, ma con armonia nell'insieme. La facciata, elevata tra il 1422 e ...
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Architetto e scultore, nato a Madrid il 21 marzo 1665, morto nel 1725. Tra le sue opere principali, che sono di valore assai ineguale, vanno ricordati: il palazzo e la chiesa del Nuevo Baztán (una città [...] architettonici di Guarino Guarini, il Ch. attinse largamente anche all'architettura barocca locale e, soprattutto, all'artegotica tarda, fondendo tutti questi elementi eterogenei in un insieme fastoso e rigoglioso, in cui i particolari decorativi ...
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Scultore russo, nato il 21 ottobre 1843 a Vilna da una povera famiglia ebrea. Fino dai primi anni manifestò vivo l'amore per l'arte, e specialmente per la scultura. Nel 1862, dopo lunghe difficoltà, partì [...] (di marmo, nel Museo russo); qui, durante gli ultimi anni della sua vita, formò una ricca collezione di opere d'artegotica e del Rinascimento; morì a Bad Homburg il 9 luglio 1902. Oltre le sculture gia nominate, esistono altre opere dell'A ...
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Elemento decorativo dell'architettura, pittorico o plastico, foggiato a imitazione d'un fiore naturale, o fantastico. In molte applicazioni, specialmente nell'interno dei lacunari, assume piuttosto la [...] ; in questa stessa forma i fioroni furono molto usati nella decorazione bizantina. L'artegotica creò fioroni fantastici del tutto diversi da quelli d'arte classica; imitò svariatissime specie di fogliami naturali e le racchiuse in forme geometriche ...
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GRAF, Urs, il Vecchio
Paul Ganz
Orafo, pittore e incisore. Nacque circa nel 1485 a Solothurn (Svizzera), morì probabilmente a Basilea nel 1527 o 1528. Studiò nella città nativa e a Basilea l'arte dell'orafo. [...] ; e fu il primo, anche innanzi H. Holbein, a usare motivi tratti dal Rinascimento italiano. Formatosi prima sull'artegotica seriore, dello Schongauer e del Wechtlin a Strasburgo, poi sul Dürer, sul Baldung e probabilmente anche sul Manuel, il ...
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Architetto originario di colonia, morto a Burgos nel 1466. Alonso de Cartagena, vescovo di Burgos, gli affidò i lavori della sua cattedrale, specie delle torri - meraviglia d'artegotica nordica - già [...] disegnò la cappella della Concezione, eretta al lato sinistro della cattedrale tra il 1477 e il 1488, a complicata vòlta gotica. E con suoi disegni fu dato principio (1454) alla chiesa della Certosa di Miraflores nei sobborghi di Burgos; l'artista ...
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RIOM (A. T., 35-36)
Pierre Lavedan
Città della Francia, nel dipartimento del Puy-de-Dôme, situata 13 km. a N. di Clermont-Ferrand su di un'altura dominante l'Ambène. Il centro ha pianta quasi circolare [...] con cappelle laterali tra contrafforti interni; la Madonna del suo portale è una delle sculture più celebri dell'artegotica alla fine del Medioevo. La città conserva inoltre interessanti case antiche del Rinascimento (Hotel Guimonneau, Casa dei ...
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Pittore, architetto e incisore, nato a Pullendorf nel 1550 o 1551, morto a Strasburgo nel 1599, dove operò quasi sempre. Delle sue pitture non rimangono che gli affreschi del salone inferiore del Frauenhaus [...] tedesca del sec. XVII. Il D. vi si ispirò assai meno sull'antico e sul Rinascimento italiano che sull'artegotica e sull'architettura olandese e francese del sec. XVI recanti con fantasia inesauribile molteplici forme nuove, che lo fanno giustamente ...
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È un'antica abbazia cisterciense, posta in un'amena valle tra boschi. Col duomo di Colonia è questo il più puro esempio della grande artegotica francese su suolo tedesco (1255-1379), ed è stupendo per [...] nobiltà di proporzioni e di struttura. Nell'interno dell'abbazia sono molti importanti sarcofagi del '300. Notevoli le vetrate coeve alla costruzione e quasi integre ...
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Scultore e architetto (n. 1248 circa - m. Siena dopo il 1314, forse 1320), figlio di Nicola Pisano. Fu col padre a Siena, tra i suoi aiuti all'opera del pergamo del duomo (1265-68), e con lui collaborò [...] fare più sintetico e interno, adatto ai moti impetuosi che G. esprime in modo altissimo. Subì profondamente l'influsso dell'artegotica oltremontana che egli poté conoscere, se non in un ipotetico viaggio in Francia tra il 1270 e il 1275, per mezzo ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...