I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] , le loro, versioni intese «come opera autonoma d’arte», volte «in pretesti, in richiami, in provocazioni»35 Belardinelli, P. Stella, III, La sua vita e la sua cultura tra età moderna ed età contemporanea, Città del Vaticano 2002, pp. 391-392.
94 M. ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] di edizioni e commenti biblici fin dal primo diffondersi dell’arte della stampa a Napoli e nel Mezzogiorno8. È, anzi, paesi cattolici.
52 Cfr. G. Orlandi, La missione popolare in età moderna, in Storia dell’Italia religiosa, II, cit., p. 437.
53 ...
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L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] , ma si avvaleva anche di matite di assoluta qualità.
Modernità ricordava, in questo contesto culturale, velocità, efficienza e una tramite con l’autorità ecclesiastica, usando anch’egli «nuova arte pastorale»60: tatto e comprensione.
Si era intanto ...
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I cattolici e la scuola pubblica tra conflitti e partecipazione
Luciano Pazzaglia
Lo Stato italiano è sorto, com’è noto, dallo sviluppo dello Stato sabaudo nell’intreccio con il più ampio movimento [...] e le scienze positive, ossia la missione apologetica del clero nel moderno conflitto tra la ragione e la fede, don Antonio Stoppani trovava Marchesi). In forza dell’art. 33 veniva stabilito che arte e scienza erano libere, così come libero era il ...
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L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] e di azione per la mancanza della quale soffre tanto il mondo moderno e per la quale gli manca la pace, unità che non racconti e di fiabe; diede poi vita alla rivista «L’arte dei piccoli. Quindicinale per lo studio del linguaggio grafico infantile», ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] Impero romano d’Oriente e in quella dell’Europa moderna una valenza epocale, ispirata peraltro dallo svolgimento della secondo l’intuizione di Ladner, tendeva a rimpiazzare nell’arte la civitas Dei con la iconografia tradizionalmente riferita al culto ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] di Machiavelli in G. Procacci, Machiavelli nella cultura europea dell’età moderna, Bari 1995.
23 T. Campanella, La città del sole, a D. Frascarelli, D. Testa, La casa dell’eretico. Arte e cultura nella quadreria romana di Pietro Gabrielli (1660-1734 ...
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I cenacoli intellettuali/1: ricerca religiosa e crisi modernista
Fabio Milana
Intellettuali e cultura religiosa
Proponendo panoramiche sue Riflessioni sulla cultura religiosa in Italia sul «Ragguaglio [...] e interessanti», dove «religione, filosofia, arte, politica grande e politica spicciola, Parlamento, il testo in G.M. Viscardi, Buoniauti, D’Elia, De Luca e il modernismo in un piccolo carteggio, «Ricerche per la storia religiosa di Roma», 8, 1990, ...
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Gregorio IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni, in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140!); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] in Chiara d'Assisi: un messaggio antico [1194] per un'eredità moderna, Bologna 1994, pp. 47-52). Si presenta come una omologazione ai soli meritevoli, gratuità dell'esame per i maestri in arte e in medicina), la riduzione dei poteri del vescovo alla ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] , 205, 227-28, 234 e passim.
G. Zippel, Paolo II e l'arte. Note e documenti, in Id., Storia e cultura del Rinascimento italiano, Padova 1979, , strutture e congiunture in Europa dal medioevo alla prima età moderna, ivi 1997, pp. 364-65, 376, 381 e ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...