GRUE
Maura Picciau
Famiglia di ceramisti originaria di Castelli in Abruzzo, attiva dal XVII sec. a tutto il XVIII. La famiglia è attestata a Castelli già nel XVI secolo; ma il cognome era Trua, divenuto [...] dei soggetti è quello barocco; ma la resa è delicata, perfino leziosa nelle fisionomie dai sorrisi soavi già rococò. Valido esempio della sua arte è la coppia di vasi con raffigurazioni tratte dalla serie di incisioni di J. Callot, Les bohémiens, del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Paolo Lomazzo
Tomaso Montanari
Il lombardo Giovanni Paolo Lomazzo è una delle figure di spicco della cultura artistica italiana della seconda metà del Cinquecento. I suoi scritti appaiono il [...]
Ma questo fu il dolor ch’in quella etade / Che fiori dovea l’arte, ciò m’avvenne / Però che fu per mia infelice sorte / Negl’anni ). Nel clima esplicitamente ‘neomanierista’ che caratterizzava il rococò al suo apice, il mito della figura serpentinata ...
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FERNIANI (Farignani, Frignani)
Pietro Marsilli
Famiglia di imprenditori della ceramica attiva a Faenza, in provincia di Ravenna.
I F. si distinsero nel Modenese e in particolare nella zona di Frignano, [...] di grande varietà: i motivi a paesino, a cartelle rococò, i decon con paesini, figurette e rovine, i mazzetti Maioliche di Faenza, Imola 194 pp. 22-25, 78-90; E. Golfieri, L'arte a Faenza dal neoclassicismo ai nostri giorni, I, Faenza 1975, pp. 24, 37 ...
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GIAQUINTO, Corrado
Susanne Adina Meyer
Figlio di Francesco, sarto di origine napoletana, e di Angela Fontana di Bari, nacque, quinto di sette figli, l'8 febbr. 1703 a Molfetta, dove venne battezzato [...] il cardinal Ottoboni, G., Conca, Rocca ed altre indagini, in Bollettino d'arte, 1993, nn. 80-81, pp. 107 s.; N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento, II, Dal rococò al classicismo, Napoli 1993, ad indicem; G. Sestieri, Repertorio della pittura ...
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PARROCEL, Etienne, detto le Romain
Alessandra Imbellone
PARROCEL (Parosel), Étienne (Stefano), detto le Romain. – Nacque l’8 gennaio 1696 ad Avignone da Jacques-Ignace Parrocel, pittore di battaglie [...] XIV, senza rinunciare alla raffinatezza di gusto rococò della propria pittura.
Nel 1750 firmò , 1990, p. 821; G. Falcidia, Stefano P. in Monticelli e altrove, in Bollettino d’arte, 1991, n. 65, pp. 133-136; N. Saldanha, A Pintura em Portugal ao tempo ...
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FINOGLIO (Finoglia), Paolo (Paolo Domenico)
Valentina Antonucci
Non si conoscono gli estremi biografici precisi di questo pittore che, secondo De Dominici (1743), nacque ad Orta d'Atella (Napoli) intorno [...] pp. 55-66, 195-209, 340-352, 368 s.; F. Strazzullo, Doc. inediti per la storia dell'arte a Napoli, in Il Fuidoro, II (1955), p. 40; Mostra dell'arte in Aglia dal Tardoantico al Rococò (catal.), a cura di M. D'Elia, Roma 1964, pp. 98, 145 s., 171; A.E ...
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GIOFFREDO, Mario
Mauro Venditti
Nacque a Napoli il 14 maggio 1718. Dopo aver frequentato l'atelier del pittore Francesco Solimena, ove "contrasse famigliarità" con Francesco De Mura, si formò nello [...] Buonocore, tipico rappresentante del gusto rococò, mal giudicato nelle Memorie da Francesco L'opera di G. e di Vanvitelli per il giardino di villa Campolieto, in Storia dell'arte, 1979, n. 35, pp. 49-58; Civiltà del Settecento a Napoli (1734-99) ...
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DELLA TORRE DI REZZONICO, Carlo Gastone (Carlo Castone, Castone)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Como nel palazzo di famiglia l'11 ag. 1742, unico figlio maschio del conte Antonio Giuseppe e di Giustina [...] ), viene passando da posizioni genericamente classicistico-rococò ad un più preciso gusto neoclassico e Collegio dei nobili di Parma, Parma 1904, p. 156; C. Pesenti, L'arte e la scienza di un arcade celebre, saggio storico-critico, Roma-Milano 1909; A ...
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LURAGO (Luraghi, Loraghi, de Lurago)
Benedetta Pinto
Sotto questo cognome, da mettere verosimilmente in relazione a un toponimo, sono noti alcuni architetti, stuccatori e lapicidi - appartenenti a una [...] l'ultimo artista di rilievo della famiglia ed esponente del rococò a Praga, fu battezzato a Como il 9 genn. . Cavarocchi, Le datazioni di Tommaso e Antonio L. artisti intelvesi a Modena, in Arte lombarda, VIII (1963), 1, pp. 130 s.; Id., I L. quali ...
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MATTEI, Tommaso (Tomasso)
Dimitri Ticconi
– Figlio di Carlo e di Anna Felice Zanghe, nacque a Roma il 24 dic. 1652 nella casa-bottega del padre situata in via di Tor Millina, alle spalle della chiesa [...] di Rudolph (p. 91), «segnerà il primo Rococò romano».
Su commissione del canonico Giovanni Battista Sabatini 1998, pp. 95-117; S. Franchi - O. Sartori, Le botteghe d’arte e la topografia storico-urbanistica di una zona di Roma dalla fine del XVI ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...