Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] un lato, infatti, i testi in dialetto hanno spesso un maggior contatto con l’oralità rispetto a quelli in lingua e documentano usi meteorologia (brughiera, rugiada), della terminologia di arti e mestieri (capriata, filanda), dell’amministrazione ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] è proprio nel linguaggio politico che si registrano, con maggiore evidenza rispetto agli altri tipi di linguaggi, regole intrinseche sia -1799, Venezia, Istituto veneto di scienze, lettere e arti.
Leso, Erasmo (1994), Momenti di storia del linguaggio ...
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BATTISTI, Carlo
Giovanni Battista Pellegrini
Nacque a Trento il Io ott. 1882 in una famiglia originaria della Vai di Non, da Giuseppe, preside di scuola media, e da Teresa Bentivoglio, insegnante elementare. [...] 1906), pp. 1347. Nel frattempo il B. frequentava i maggiori centri di studi filologici, classici e romanzi, e soprattutto il -1977), in Atti dell'Accad. degli Agiati di Rovereto, classe di scienze umane, di lettere ed arti, s. 6, XIX (1979), pp. 5-16. ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] coinvolgendo la storia delle teorie e delle prassi delle arti performative. Dopo un periodo iniziale in cui il il basso». Ultimo gergalismo della rassegna blasettiana è il fortunato maggiorata: «Proviene dal film Altri tempi! (sketch Il processo ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] Molini e Landi; Pisa, Capurro, 40 voll.
Bigi, Emilio (a cura di) (1960), Critici e storici della poesia e delle arti nel secondo Settecento, in Dal Muratori al Cesarotti, Milano - Napoli, Ricciardi, 5 voll., vol. 4°.
Della Corte, Ileana (1997), Gli ...
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Le congiunzioni coordinative (o coordinanti) sono parole funzionali invariabili il cui compito è quello di collegare tra loro due o più elementi linguistici (principalmente sintagmi o frasi; i cosiddetti [...] ’occorrenza di una congiunzione avversativa è soggetta a restrizioni maggiori rispetto a quelle osservate in precedenza per e ed da una negazione:
(28) Il fonte del diletto nelle arti non è il bello, ma l’imitazione (Leopardi, Zibaldone). ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] medicina o l’anatomia. Il belga Andrea Vesalio, attivo nelle maggiori università italiane del tempo, pubblica nel 1543 il De humani Venezia, Istituto veneto di scienze, lettere ed arti.
Mazzini, Innocenzo (1989), Introduzione alla terminologia ...
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Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del [...] esponenti del mondo della tecnica, della scienza e delle arti, che, formati e plasmati al tramonto delle artes ricurva del meccanismo di carica di un’arma da fuoco).
Per la maggior parte il lessico tecnico di Leonardo è del resto costituito da un ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] di arricchimento lessicale e grammaticale, affiancata in questo dalle nuove maggiori esigenze della vita politica. Tra la fine del 3° definizione dei programmi di studio sulla base delle sette arti liberali, divise allora in trivio e quadrivio. La ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] le prove di applicazione dell’analisi strutturale ai generi maggiori (lirica, narrativa in versi e in prosa) da sentimenti semplici espressi in semplici modi, si riscontra anche nelle arti figurative: ma ciò che propriamente distingue l’arte p. dall’ ...
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maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo di grande, che nell’uso si alterna con...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...