BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] in Occidente, possono far congetturare che le Istituzioni e le Conferenze di lui - le une e le altre impregnate di rigido ascetismo - gli fossero di guida.
Come che sia, si generò ben presto uno stato di conflitto fra i monaci proseguenti nella loro ...
Leggi Tutto
GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] chierici e laici, non coniugati che invece dimoravano in convento - anche a costoro era imposto, oltre a qualche pratica ascetica, di astenersi dal ricoprire cariche pubbliche e di preservarsi immuni da eresia e usura. Con la loro promissio facevano ...
Leggi Tutto
FAVORITI, Agostino
Rosario Contarino
Nacque a Sarzana (La Spezia) il 3 genn. 1624 da Giacomo, giureconsulto, e da Elisabetta Casoni, entrambi esponenti di famiglie localmente eminenti.
Recatosi a Roma, [...] fino alla morte quella della congregazione concistoriale, insieme con la benevolenza dei pontefici seguenti fino a Innocenzo XI, il cui ascetismo aveva molti punti di contatto con l'antilassismo del F. e del partito avverso ai gesuiti.
Il nuovo papa ...
Leggi Tutto
ANDREA Avellino, santo
Francesco Andreu
A Castronuovo (Potenza), che da lui è oggi detta Castronuovo S. Andrea, una cappella ricorda il luogo dove nel 1521 nacque Lancellotto (tale fu il suo nome di [...] esperienza propria sia per dottrina acquisita, le più alte vie mistiche - si muove nell'alveo di quell'ascetismo solido, equilibrato, schiettamente evangelico, proprio anche del suo Ordine religioso, che faceva della riforma interiore il presupposto ...
Leggi Tutto
FEDELE, Pietro
Francesco M. Biscione
Nacque a Traetto (l'odierna Minturno in provincia di Latina) il 15 apr. 1873 da Ferdinando e Angioletta Conte, in una famiglia di modesti agricoltori. Iniziò gli [...] letterarie, artistiche ed economiche di ogni luogo... Il Medio Evo, inteso come il trionfo dell'etica cristiana, dell'ascetismo cenobitico, del Papato, suscitò in lui visioni realistiche ed originali animate dal fascino di tempi e di uomini che ...
Leggi Tutto
FRANCQUEVILLE (Francavilla), Pierre (Pietro)
Sandro Bellesi
Figlio dello scabino Martin, nacque nel 1548 a Cambrai in Francia. Dopo essere stato iniziato allo studio delle lettere, si orientò verso [...] per l'originalità interpretativa delle figure, scevre dai languori e dalle sinuose movenze di matrice manierista e inclini a un ascetismo di stampo controriformato.
Preceduto dal successo ottenuto con l'Orfeo Gondi, il F. si trasferì in Francia, dove ...
Leggi Tutto
BARBO, Ludovico
Alessandro Pratesi
Figlio di Marco e di una Capello, nacque a Venezia intorno al 1382. Entrato nella vita ecclesiastica come semplice chierico, ottenne in commenda ancor giovinetto, [...] una riforma dell'Ordine benedettino. L merito del B. l'aver saputo filtrare tutte queste esperienze col più acceso ardore ascetico e nello stesso tempo con vivace senso realistico di uomo che non soltanto conosceva i mali da sradicare ma sapeva anche ...
Leggi Tutto
BECCADELLI, Antonio, detto il Panormita
Gianvito Resta
Nacque a Palermo, da famiglia originaria di Bologna, nel 1394. Il periodo isolano della sua giovinezza lo vide avviato dal padre alla mercatura, [...] . Gli ultimi anni di vita trascorsero serenamente tra le dotte discussioni all'Accademia e l'insorgenza di un'ombra d'ascetismo, minore tuttavia di quanto la redazione a noi nota delle lettere degli ultimi suoi anni non abbia fatto finora supporre ...
Leggi Tutto
GELASIO I, papa, santo
Raiko Brato
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile nota del Liber pontificalis della Chiesa romana, sarebbe stato "natione Afer". Egualmente equivoca è, d'altra [...] nel campo del diritto canonico.
Uomo di eccezionale energia, vicino per concezione e stile di vita agli ideali dell'ascetismo, inflessibile e coerente, G. riuscì ad acquistarsi, nel corso del suo breve pontificato, la stima, l'ammirazione e l ...
Leggi Tutto
CARAFA, Carlo
Adriano Prosperi
Terzo figlio di Giovanni Alfonso conte di Montorio e di Caterina Cantelmo, nacque nel 1519 (secondo alcuni, nel 1517).
Data la sua posizione di figlio cadetto, dovette [...] nuovo caso, per più aspetti eccezionale: l'alta dignità ecclesiastica, pur venendo dalle mani di un papa notoriamente rigido e ascetico, non cambiò infatti per niente i costumi del C. in quelli di un uomo di chiesa. Cardinale dell'ordine dei diaconi ...
Leggi Tutto
ascetismo
s. m. [der. di asceta]. – Il complesso delle pratiche esteriori (rinunce, penitenze, mortificazioni, ecc.), dell’atteggiamento spirituale e anche delle dottrine, miranti al raggiungimento di una purificazione rituale e spirituale...
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...