Siegel
Siegel Carl Ludwig (Berlino 1896 - Göttingen, Bassa Sassonia, 1981) matematico tedesco. Interruppe gli studi universitari alla Humboldt di Berlino per arruolarsi nell’esercito tedesco durante [...] , dove lavorò fino al 1951, quando accettò di insegnare di nuovo a Göttingen. Membro influente della scuola assiomatica tedesca, costituitasi alla fine della seconda guerra mondiale, ha dedicato i suoi lavori principalmente alle equazioni diofantee ...
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(propr. János Lajos) Matematico, logico e fisico austro-ungarico, naturalizzato statunitense (Budapest 1903 - Washington 1957). Figura eminente della ricerca scientifica nella prima metà del Novecento, [...] advanced studies di Princeton, fondamentali contributi in svariate aree di ricerca teorica e applicata (teoria assiomatica degli insiemi, dimostrazione della non-contraddittorietà della teoria ristretta dei numeri, teoria della probabilità, studio ...
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Matematico (Breslavia 1843 - Homburg 1930). Studiò a Berlino, dove risentì l'influsso di K. Weierstrass e di L. Kronecker; fu prof. nell'univ. di Giessen; si occupò dapprima di problemi algebrico-geometrici [...] essenziali. Nelle sue Vorlesungen über neuere Geometrie (1882) appare, per la prima volta, la piena consapevolezza della struttura logica di un sistema ipotetico-deduttivo, così che P. può essere considerato il fondatore dell'assiomatica moderna. ...
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spazio vettoriale
spazio vettoriale da un punto di vista intuitivo, insieme dei vettori geometrici dell’ordinario spazio euclideo tridimensionale, tra i quali è definita l’operazione di addizione, mediante [...] reali R3. Le proprietà dello spazio vettoriale geometrico intuitivo sono assunte come proprietà formali per una definizione assiomatica di una struttura astratta detta spazio vettoriale, che generalizza lo spazio vettoriale intuitivo.
Definizione ...
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Harsanyi, John Charles
Harsányi, John Charles
(propr. János Károly) Economista e filosofo ungherese, naturalizzato statunitense (Budapest 1929 - ivi 2000). Insegnò presso le univ. di Detroit (1961-63) [...] degli equilibri nella teoria dei giochi non cooperativi». Le ricerche di H. si sono concentrate essenzialmente sulla teoria assiomatica del comportamento razionale, da lui estesa a un’ampia categoria di situazioni che non avevano ancora ricevuto una ...
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MISES, Richard von
Vito A. BELLEZZA
Matematico e filosofo della scienza, nato a Leopoli il 19 aprile 1883, morto a Boston il 14 luglio 1953. Professore nelle università di Strasburgo (1909), Dresda [...] u. Mechanik.
Particolarmente noti sono i suoi studî sul calcolo delle probabilità, al quale ha cercato di dare una base assiomatica. Nelle questioni di tecnica metodologica e di filosofia della scienza, il M., che fece parte del "Circolo" o "Scuola ...
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probabilita
probabilità valutazione numerica attribuita al possibile verificarsi di un evento aleatorio, cioè casuale (il termine «aleatorio» deriva dal latino alea, dado, strumento di uno dei più comuni [...] è andato precisandosi nel tempo e, a tutt’oggi, ve ne sono diverse interpretazioni. Una sua definizione formale e assiomatica è dovuta ad A.N. Kolmogorov (1933).
Le origini del concetto di probabilità
I primi studi su eventi aleatori riguardano ...
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Matematico (Berlino 1873 - Monaco 1950), di famiglia turca d'origine greca (propr. Kαραϑεοδωρῆ; v. anche Karatheodorìs). Insegnò a Hannover, Breslavia, Gottinga, Berlino, Smirne, Atene, Monaco. Socio straniero [...] .), al calcolo delle variazioni. Notevoli anche le sue ricerche di termodinamica, nel corso delle quali pervenne a una sistemazione assiomatica di questo settore della fisica. In particolare C. sostituì ai postulati di R. Clausius e di W. Thomson la ...
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Hilbert, assiomi di
Hilbert, assiomi di assiomi della geometria introdotti da D. Hilbert nel 1899 nel testo Grundlagen der Geometrie (Fondamenti della geometria) per superare alcune contraddizioni e [...] primitivi quali punto, retta e piano. Mentre, per Euclide, per esempio, «punto è ciò che non ha parti», nell’assiomatica hilbertiana il punto non è in alcun modo descritto e può essere qualsiasi oggetto, purché esso, formalmente, soddisfi determinati ...
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spazio proiettivo
spazio proiettivo ambiente geometrico in cui gli elementi che, in uno spazio affine, sono all’infinito (punti impropri, rette improprie ecc.) non sono distinguibili da quelli al finito; [...] un punto. È per questo che i punti di uno spazio proiettivo sono definiti come rette di uno spazio vettoriale.
Definizione assiomatica
Uno spazio proiettivo associato a un K-spazio vettoriale V, indicato con P(V) o semplicemente con V, è l’insieme ...
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assiomatica
assiomàtica s. f. [dall’agg. assiomatico]. – 1. In genere, ogni dottrina degli assiomi. In partic., quel ramo delle scienze matematiche in cui si discute dei principî della matematica (in questo senso, però, il termine è sempre...
assiomatico
assiomàtico agg. [dal gr. ἀξιωματικός] (pl. m. -ci). – Di assioma, che ha carattere di assioma, quindi, in genere, evidente, indiscutibile: verità a.; principî assiomatici. In logica matematica, trattazione a. (di una data questione),...