THAON DI REVEL, Ottavio (Luigi Eugenio Ottavio)
Umberto Levra
, nobile dei conti di Sant’Andrea con Revel, conte di Pralungo. – Nacque a Torino il 26 giugno 1803, terzogenito di Ignazio Isidoro e di [...] carloalbertina di moderate riforme amministrative e di ammodernamento economico, per conservare svecchiandolo, ma senza pregiudicarlo, l’assolutismo sovrano.
Perciò anche per lui il 1848 e la concessione dello Statuto rappresentarono, come per molti ...
Leggi Tutto
DORIA, Raimondo
Giuseppe Monsagrati
Nacque nel 1793 a Malaga, in Spagna, da Stefano, discendente di un ramo della nobile famiglia genovese del cui passato splendore restava solo una labile traccia nel [...] spicco della rete cospirativa che, con collegamenti in molti paesi d'Europa e centro operativo a Parigi, si proponeva di combattere l'assolutismo e il sistema di Stati edificato a Vienna dopo la caduta di Napoleone, il D. nel 1826 ritornò in Italia e ...
Leggi Tutto
KANDLER, Pietro Paolo
Gianluca Schingo
Nacque a Trieste il 23 maggio 1804 da Paolo, insegnante di disegno, e da Giovanna Ceruti.
Iscritto al ginnasio di Capodistria, fu da uno dei suoi professori, don [...] rifiutò l'incarico nel timore che le pretese germaniche compromettessero l'autonomia della regione. Il ritorno dell'assolutismo lo deluse nelle sue aspirazioni riformatrici, bloccando, per esempio, il progetto di fondazione dell'Università triestina ...
Leggi Tutto
MOSCA BARZI, Francesco Maria
Marco Severini
– Nacque a Pesaro il 16 settembre 1756 dal marchese Carlo, conte Barzi, e dalla contessa Francesca della Branca di Coccorano, di casato eugubino. La famiglia [...] come Francesco Maria Mazzolari e Antonio Gavardini e, dietro la simulazione di ‘svago innocente’, diverse composizioni esaltarono l’assolutismo illuminato.
Con l’ingresso dei francesi a Pesaro (5 febbraio 1797) la sua vita conobbe un radicale ...
Leggi Tutto
MARZUCCHI, Celso
Paolo Posteraro
– Nacque a Siena il 1° sett. 1800 da Giuseppe e da Carolina Pinzuti in una famiglia di «modesti artisti» (Diz. del Risorgimento nazionale, III, p. 605). Si laureò in [...] del quale la Toscana si apprestava a far parte, presentava due importanti riflessioni. Si scagliò duramente contro l’assolutismo ancora presente in altri Stati italiani, affermando che caratteristica delle nazioni civili è che il popolo non tributa ...
Leggi Tutto
Ultimo tango a Parigi
Emanuela Martini
(Italia/Francia 1972, colore, 126m); regia: Bernardo Bertolucci; produzione: Alberto Grimaldi per PEA/Artistes Associés; sceneggiatura: Bernardo Bertolucci, Franco [...] ' Studio di Brando e della Nouvelle vague di Léaud-Truffaut-Godard, con il contraddittorio senso di liberazione e assolutismo della sua generazione (incarnato dal personaggio volatile, ambiguo e infine rinunciatario di Jeanne), con il senso di morte ...
Leggi Tutto
borghesia
Massimo L. Salvadori
La classe che ha guidato la modernizzazione economica
Il termine borghesia ha origini medievali. Fu infatti nell'Alto Medioevo che si iniziò a parlare di borghesi ‒ dalla [...] fattori essenziali alla radice dell'ascesa della borghesia moderna furono da un lato le lotte condotte contro l'assolutismo monarchico ‒ i cui maggiori capitoli iniziali sono da considerarsi sia il pieno affermarsi in Inghilterra del sistema liberale ...
Leggi Tutto
libertinismo
Insieme delle dottrine degli ‘spiriti forti’ o ‘liberi pensatori’ del Seicento che, in Italia, Francia, Olanda e Germania, professavano idee spregiudicate, spesso in contrasto con le Chiese. [...] del privato sul pubblico. Così, anche da un punto di vista politico le scelte del l. sono a sostegno dell’assolutismo monarchico e a favore di una politica ‘machiavellica’, caratterizzata da colpi di Stato e arcana imperii.
Le diverse voci del ...
Leggi Tutto
THUN, Sigismondo Alfonso
Marcello Bonazza
THUN (Thunn, Thun-Hohenstein), Sigismondo Alfonso. – Nacque il 7 novembre 1621 a Castel Thun, in Valle di Non nell’odierno Trentino, dal conte Volfango Teodorico [...] il diretto controllo di Vienna.
Thun agì in entrambi i Principati con rigore e decisione, seguendo il modello di ‘assolutismo episcopale’ messo in atto in altri vescovati della Chiesa imperiale (compreso quello del cugino Guidobaldo a Salisburgo) e ...
Leggi Tutto
tirannia
Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide. Il problema della t. appare già ampiamente sviluppato nel pensiero politico greco, e riceve da Aristotele una formulazione di importanza [...] della t. e del tirannicidio si svuotò sempre più di contenuto di fronte alla maggiore complessità del problema delle garanzie costituzionali, della limitazione dell’assolutismo regio, della formulazione di una concezione liberale dello Stato. ...
Leggi Tutto
assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...