Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] potere da meno tempo, e quindi non può essere nominato Augusto finché quest’ultimo ricopre la carica di Cesare. A questo con l’Oltenia, pensata come cuscinetto e il più delle volte confermatasi tale. Così ilforte di Dafne, voluto da Costantino, e ...
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Le iconografie monetali
Filippo Carlà
I romani coniarono moneta fin dal III secolo a.C. e fin da subito mostrarono, rispetto ad esempio ai greci, di prediligere produzioni monetali le cui iconografie [...] centrale sembra essere proprio il richiamo ad Augusto e alla sua ristrutturazione della società romana.
Se infatti, come già si è detto, negli anni 320 è forte nella propaganda costantiniana l’imitazione di Alessandro Magno, a partire dalla visita ...
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La riorganizzazione amministrativa dell’Italia
Costantino, Roma, il Senato e gli equilibri dell’Italia romana
Pierfrancesco Porena
Il rapporto tra Costantino e l’Italia deve essere letto nella prospettiva [...] grande raffinatezza, che esprimeva un’élite senatoria dotata di una forte autocoscienza di ceto, capace di fare corpo e di – il vicarius Italiae e il vicarius urbis – tornarono a essere nominati a partire da Costantino II Augusto (il vicario ...
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La carriera di un imperatore
Dal fallimento della tetrarchia alla monarchia carismatica
Umberto Roberto
La carriera di Costantino imperatore si sviluppa a partire dal fallimento del sistema tetrarchico [...] segnata da continui spostamenti nelle aree dell’Impero, dove più forte è la minaccia. Durante uno di questi viaggi al seguito Costantino nuovo Augusto. Il suo diritto alla successione, che gli viene dal legame di sangue con il defunto imperatore, ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] dal vincitore di Massenzio e Licinio e spiega ilforte legame che lo associa a Belisario. Sull’esempio diritto da Costantino a Giustiniano, in Chiesa e impero. Da Augusto a Giustiniano, Atti delle prime e delle seconde giornate patristiche torinesi ...
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Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] ad Ambrogio e Girolamo – dell’avvento provvidenziale di Roma e di Augusto. Dio ha promosso la grandezza di Roma per premiare i meriti pastore, predestinato da Dio – che sceglie il debole per confondere ilforte – a fondare la città più gloriosa, ...
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Monarchia, diarchia, tetrarchia
La dialettica delle forme di governo imperiale fra Diocleziano e Costantino
Valerio Neri
A partire dall’inizio del regno di Diocleziano fino alla definitiva vittoria [...] di padre e figlio, in cui spesso il figlio è stato Cesare prima di essere nominato Augusto. Il più delle volte, questa coreggenza non forte di quella tetrarchica. Costantino ottiene, il 25 luglio 306, di succedere al padre nelle Gallie, forse con il ...
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Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine [...] Mario e Silla gli Etruschi si schierarono per il primo: furono puniti da Silla nell’81-80 . Anche dopo essere divenuta con Augusto settima regione d’Italia, nonostante decorano i frontoni. L’influsso classico è forte nelle opere del 4° sec. (Atena ...
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Storia
Nome dell’unità tattica e organica dell’esercito romano, in tempi moderni, assunto, in vari paesi, da corpi di volontari, da alcune unità organiche specialmente istituite per il servizio armato [...] stessa regione in cui essa era stanziata. La l., forte in età imperiale di circa 5500 uomini, ebbe da Augusto un comandante permanente con il titolo di legatus (Augusti) legionis, solitamente un senatore di rango pretorio; nell’ufficialità furono ...
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senato
(dal lat. senatus, der. di senex «vecchio, anziano») Nella Roma antica, nome del supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, [...] Augusto tornò a 600, ma la cifra nei secoli seguenti subì ancora delle variazioni. Il S. era in origine il consiglio del re, e (come dice il nome) il legali, e soprattutto lo stabilirsi sempre più forte del potere del principe come potere assoluto, ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
patina
pàtina s. f. [dal lat. patĭna «padella» (e poi anche il pasticcio che vi è contenuto e ne riceve la forma), con evoluzione di sign. non ben chiara]. – 1. a. Velatura, oscuramento o alterazione dello strato superficiale del colore che...