NONO, Luigi
Leonardo Pinzauti
(App. III, II, p. 271)
Compositore italiano, morto a Venezia l'8 maggio 1990. È soprattutto a partire dall'opera Intolleranza (Venezia 1961) che il nome di N. assume una [...] particolare, alle battaglie del Partito comunista italiano: da La fabbrica illuminata (1964), attraverso Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz (1966), A floresta è jovem e cheja de vida (per soprano, 3 voci recitanti, clarinetto, lamiere di bronzo ...
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HERZBERG, Judith
Jeannette Koch Piccio
Scrittrice nederlandese, nata ad Amsterdam il 4 novembre 1934. Figlia del giurista e letterato Abel J., ebreo russo sopravvissuto al campo di sterminio di Bergen-Belsen, [...] (1974, Che di mattina diventi mattina); Leedvermaak (1982, Piacere nei guai altrui), sulla sopravvivenza dopo l'esperienza di Auschwitz; Merg (1986, Midollo); Kras (1989, Graffio); Een goed hoofd (1991, Un buon cervello). H. ha scritto anche alcune ...
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Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] finale, dato ch'essa evitava ai carnefici il contatto diretto con le proprie vittime. Adesso R. Hess, il comandante di Auschwitz, poteva controllare il lavoro delle camere a gas pensando alla sua confortevole vita di famiglia. Egli ci racconta di non ...
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Scrittrice olandese (n. Amsterdam 1934). La sua poesia può essere considerata una ricerca sulla vita condotta con il linguaggio della quotidianità, in cui l'osservazione concreta si mescola alla riflessione: [...] Che di mattina diventi mattina", 1974); Leedvermaak ("Piacere nei guai altrui", 1982), sulla sopravvivenza dopo l'esperienza di Auschwitz; Merg ("Midollo", 1986); Kras ("Graffio", 1989); Een goed hoofd ("Un buon cervello", 1991); De Nietsfabriek ("La ...
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Revisionismo storiografico
Marcello Flores
La complessa questione del r. s., delle sue caratteristiche e delle sue manifestazioni, deve essere situata, per poter essere compresa adeguatamente, nelle [...] l'impatto emotivo e il successo mondiale che gli aveva arriso con gli anni (anche se esso non parla, ovviamente, di Auschwitz e delle camere a gas). Il 'caso Faurisson' esplose in Francia nel 1979, dopo la pubblicazione su importanti quotidiani di ...
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PICCHIO, Riccardo
Giorgio Ziffer
– Secondogenito di Carlo e Maria Fontana, nacque ad Alessandria il 7 settembre 1923.
Frequentò la scuola elementare e le scuole secondarie nella città natale, dove [...] repubblicana e con l’Avanti!, per conto del quale nel 1946 visitò tra l’altro il campo di sterminio di Auschwitz. Nel medesimo anno si laureò discutendo una tesi sull’occidentalismo conservatore del poeta bulgaro Penčo Slavejkov (1866-1912), con ...
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I campi di concentramento
Francesco Tuccari
Con l’espressione «campo di concentramento» si indica in senso lato un’ampia tipologia di luoghi di reclusione e di internamento finalizzati alla deportazione, [...] questi diversi scopi, soprattutto l’impero austro-ungarico, la Germania guglielmina e la Russia zarista.
Kolyma e Auschwitz: i campi di concentramento nei regimi «totalitari». I campi di concentramento dei due grandi regimi totalitari del Novecento ...
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concentraménto, campi di Luoghi di internamento e di restrizione della libertà personale per soldati nemici catturati e civili considerati pericolosi per l'ordine interno. La prima applicazione su vasta [...] lavoro coatto per l'industria di guerra, sorsero veri e propri campi di sterminio, tra cui quello simbolo di Auschwitz-Birkenau, dove fu programmata e sistematicamente attuata l'eliminazione dei prigionieri nelle camere a gas. Furono anche realizzati ...
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bellézza Qualità di ciò che appare o è ritenuto bello ai sensi e all'anima. La connessione tra l'idea di bello e quella di bene, suggerita dalla radice etimologica (il latino bellus "bello" è diminutivo [...] . In questa prospettiva Adorno si interroga sulla possibilità di fare arte dopo l'orrore indicibile di Auschwitz. Possibile, dopo Auschwitz, è solo quell'arte che, avendo rinunciato alla bellezza, assume una funzione innanzitutto etica, diventando ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] nei racconti di T. Borowski (1922-1951: U nas w Auszwicu, Proszę Państwa do gazu 1946; trad. it. Da noi ad Auschwitz, Prego, signori, al gas, in Paesaggio dopo la battaglia, 1988), L. Buczkowski (1905-1989: Czarny potok, 1954; trad. it. Torrente nero ...
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Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...
cristofobico
agg. Che si rifiuta di prendere in considerazione la figura di Cristo e il cristianesimo. ◆ anche dopo Auschwitz e i gulag, «la libertà di indifferenza ha vinto», dice [George] Weigel riferendosi al testo «cristofobico» approvato...