Steiner, George
Giuliana Scudder
Scrittore e saggista di origine austriaca, nato a Parigi il 23 aprile 1929, naturalizzato statunitense nel 1944. Di famiglia ebraica, allontanatasi dall'Austria a causa [...] l'olocausto è indicato come la causa dello iato incolmabile apertosi tra cultura e politica (mondo di Weimar e mondo di Auschwitz), e dunque della fine del concetto stesso di progresso e della coincidenza di progresso e cultura. Nel successivo After ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Michelstaedter
Fabrizio Meroi
Il pensiero di Carlo Michelstaedter, figura di primo piano nel panorama filosofico europeo dell’inizio del Novecento, è stato spesso interpretato – sulla scorta, [...] la vita, a New York, nel 1909; Elda, che come la madre sarà deportata dai nazisti e troverà la morte ad Auschwitz; infine Paula, l’unica sopravvissuta della famiglia nel secondo dopoguerra (Alberto muore nel 1929), che conserverà per molti anni i ...
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Polonia, storia della
Francesco Tuccari
Tra voraci vicini
Tra il 14° e il 16° secolo la Polonia fu una delle più potenti formazioni politiche dell’Europa centro-orientale. Andata poi incontro a un progressivo [...] della popolazione, massacrata in massa nei ghetti e in numerosi campi di sterminio nazisti, tra cui quello di Auschwitz (Shoah). I Tedeschi furono cacciati dalla Polonia dai Sovietici, che al termine del conflitto stabilirono il proprio controllo ...
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L’antisemitismo
Stefano Levi Della Torre
1. Nel 19° sec. il termine «semita» riguardava la linguistica e distingueva il ceppo dell’ebraico, dell’arabo o del maltese da quello «indo-europeo». Ma «antisemitismo» [...] Israele si trova, di fatto e simbolicamente, all’incrocio di questi due complessi. Da un lato rappresenta il riscatto da Auschwitz, dall’altro il punto di impatto tra Occidente ricco e popoli già coloniali, sulla linea di faglia tra civiltà «biblica ...
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ateismo
Negazione esplicita e consapevole dell’esistenza di Dio (dal gr. ἄϑεος «senza Dio»). Riguardo al tema dell’a. è necessario distinguere tra l’ambito religioso e l’ambito più propriamente filosofico. [...] a nuove riflessioni (Buber, Néher, Bloch) sul tema dell’assenza di Dio nel silenzio di Auschwitz. In partic. Jonas (Il concetto di Dio dopo Auschwitz, 1987) ha messo in luce come l’irruzione della libertà in quanto indipendenza dalla natura biologica ...
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Grifi, Alberto
Francesca Vatteroni
Regista e operatore cinematografico, nato a Roma il 29 maggio 1938. Tra le personalità più significative del cinema militante italiano, ha rappresentato la perfetta [...] , le cui riprese vennero effettuate con il videotape e riversate in pellicola con un vidigrafo di sua invenzione. Autoritratto Auschwitz (realizzato tra il 1965 e il 1967, sonorizzato nel 1970) e Michele alla ricerca della felicità (1978, realizzato ...
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MODIANO, Patrick
Caterina Francesca Giordano
Scrittore francese, nato il 30 luglio 1945 a Boulogne-Billancourt, nei pressi di Parigi, vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 2014.
Grazie all’intercessione [...] Bottari Lattes Grinzane nel 2012. Il tentativo di rintracciare le testimonianze della vita di Dora, ebrea deportata ad Auschwitz e il desiderio di ricomporre le tappe della sua esistenza diventano motore per la comparsa di ricordi personali dell ...
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NENNI, Pietro
Marco Gervasoni
NENNI, Pietro. – Nacque a Faenza il 9 febbraio 1891, primogenito di Giuseppe, ex mezzadro impiegato come uomo di fiducia della famiglia padronale dei Ginnasi, e di Angela [...] genero, caduti nel luglio nelle mani della Gestapo: una sorte terribile che portò Vittoria a morire nel campo di concentramento di Auschwitz. L’8 febbraio 1943 anche Nenni finì nelle mani delle SS, che lo trasferirono prima a Parigi poi in Germania e ...
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NISSIM, Luciana
Rita Corsa
NISSIM, Luciana. – Nacque a Torino il 20 ottobre 1919, primogenita di Davide, allora pubblico funzionario, e di Cesira Muggia.
La famiglia, che si ampliò con la nascita delle [...] in Svizzera, Nissim, dopo una breve permanenza nel carcere di Aosta e nel campo di Fossoli, nel febbraio 1944 venne tradotta ad Auschwitz, insieme a Vanda Maestro, Primo Levi e Franco Sacerdoti.
La sua laurea in medicina le salvò la vita. Come medico ...
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Nuit et brouillard
Vincent Pinel
(Francia 1955, Notte e nebbia, bianco e nero/colore, 32m); regia: Alain Resnais; produzione: Amy Halfon, Anatole Dauman, Philippe Lifchitz per Argos/Como; commento: [...] ai materiali d'archivio alcune sequenze che egli stesso aveva filmato nella desolazione dei campi di concentramento (Auschwitz, Birkenau, Maidanek). In tal modo il regista monta alternativamente due serie di immagini. La prima serie consiste ...
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Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...
cristofobico
agg. Che si rifiuta di prendere in considerazione la figura di Cristo e il cristianesimo. ◆ anche dopo Auschwitz e i gulag, «la libertà di indifferenza ha vinto», dice [George] Weigel riferendosi al testo «cristofobico» approvato...