Enea Silvio Piccolomini (Corsignano, od. Pienza, 1405 - Ancona 1464). Di nobile ma decaduta famiglia senese, indirizzato a studî giuridici, fu scrittore e abbreviatore al Concilio di Basilea e si pose [...] di una crociata contro i Turchi. Cardinale (1456), il 19 ag. 1458 fu eletto pontefice. Assertore energico dell'autoritàpapale, ormai lontano dalle teorie conciliari abbracciate in gioventù, emanò (1460) la bolla Execrabilis contro ogni appello al ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] S. Pietro in Vaticano già datata al 5° sec. e in seguito attribuita ad Arnolfo di Cambio), spesso come simbolo dell'autoritàpapale, in gruppo con gli apostoli, o in coppia con Paolo. I cicli narrativi, che risultano più diffusi in Occidente, dove è ...
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Oddone Colonna (Genazzano 1368 - Roma 1431). Creato cardinale nel 1405, partecipò ai concilî di Pisa e di Costanza accettandone le deliberazioni sulla superiorità conciliare; ma eletto papa l'11 nov. 1417, [...] si mostrò sostenitore intransigente dell'autoritàpapale, sciogliendo il Concilio di Costanza, convocandolo poi a Pavia, trasferendolo a Siena e riconvocandolo, sotto la guida del suo legato, il card. Cesarini, a Basilea. Poco propenso ad affrontare ...
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Gabriele Condulmer (Venezia 1383 - Roma 1447). Nipote di Gregorio XII, successe a Martino V (1431). Fu in contrasto con il Concilio di Basilea, che gli oppose l'antipapa Felice V; a Roma, contrastò lo [...] causa della sua salute malferma, dei disordini nello stato della Chiesa, e soprattutto temendo una prevaricazione dell'autoritàpapale da parte del concilio, pubblicò in concistoro una bolla di scioglimento, che fu però ignorata dai padri conciliari ...
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Terzogenito (n. 1060 circa - m. nel New Forest 1100) di Guglielmo il Conquistatore e suo prediletto, gli successe nel 1087. Fautore di una politica aggressiva, invase la Normandia (1089), la Scozia (1091), [...] fra i due si concluse con l'esilio del primate, che non voleva riconoscere i limiti posti dal Conquistatore all'autoritàpapale in Inghilterra. Nel 1096 otteneva da Roberto la Normandia in ipoteca contro un prestito di 10.000 marche; e poteva ...
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Albornoz 〈albℎornòtℎ〉, Gil (Egidio) Álvarez de. - Cardinale e uomo politico (Cuenca 1300 circa - Buonriposo, Viterbo, 1367). Arcivescovo di Toledo, cancelliere del re di Castiglia e cardinale dal 1350, [...] Italia e vicario generale nei domini della Chiesa, che si trovavano in piena dissoluzione, riuscendo a restaurarvi l'autoritàpapale.
Vita e attività
Di nobile famiglia spagnola, si addottorò in diritto canonico, forse a Tolosa. Membro del Consiglio ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] la teologia della croce che ne era il fondamento, i domenicani sassoni lo denunciarono per eresia e attacco all'autoritàpapale. Convocato a Roma per discolparsi, L. si appellò a Federico il Savio, che sarebbe sempre stato suo prudente protettore ...
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Cospiratore inglese (n. 1554 - m. 1584). Espatriato, strinse legami con i cattolici inglesi in esilio, discusse le possibilità d'invasione dell'Inghilterra con Sir Francis Englefield a Madrid, e a Parigi [...] , e con la sovvenzione spagnola volta a rovesciare la regina Elisabetta, liberare Maria di Scozia e ripristinare l'autoritàpapale. Ritrattò al processo (1584), ma gli fu estorta una nuova confessione, che ritrattò ancora al momento dell'esecuzione ...
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Figlio (m. 1346) di Bernardino, fu (1314) capitano del popolo a Cesena e (1316) signore di Cervia. S'impadronì della signoria di Ravenna (1322) assassinando il cugino Rinaldo lasciato da Guido Novello [...] al governo della città e rendendo vano il tentativo di quest'ultimo di riprendere il potere. Riformò (1327) gli statuti cittadini. Riconobbe (1329) in un accordo con Bertrando del Poggetto (confermato nel 1343) la suprema autoritàpapale su Ravenna. ...
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Cardinale (Trujillo, Estremadura, 1400 circa - Roma 1469); uditore della Camera apostolica, fu incaricato dal papa Eugenio IV di trattare con Federico III imperatore e i principi tedeschi per il riconoscimento [...] dell'autoritàpapale contro il concilio di Basilea. Creato cardinale nel 1446, condusse in porto il concordato di Vienna (1448) per la pacificazione religiosa della Germania. Legato in Ungheria, (1455-61), poi a Venezia (1466-67), si dimostrò abile ...
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papale
agg. [der. di papa1]. – 1. a. Del papa, che riguarda il papa, o emana dal papa: dignità, autorità p.; bolla, enciclica p.; la curia, la corte p.; ricevere la benedizione p.; monete p., quelle emesse dall’autorità pontificia; la Roma...
trono2
tròno2 s. m. [dal lat. thronus, gr. ϑρόνος]. – 1. Seggio, per lo più grandioso e riccamente decorato, sopraelevato dal suolo e spesso coperto da un baldacchino, sul quale prende posto un sovrano o altro personaggio di grande autorità...