Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] da una buona oretta, andò in spiaggia
Inoltre, rispetto al trapassato prossimo, il trapassato remoto non è compatibile con avverbi come ormai e già, i quali combinati con questa forma indicano una distinzione tra il tempo della principale e quello ...
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Rispetto ad altri ambiti grammaticali (➔ fonetica, ➔ morfologia, ecc.), quello della ➔ punteggiatura è caratterizzato da uno statuto normativo particolarmente debole (Serianni 2006a: 120). La norma, osservata [...] virgola può determinare a volte cambiamento di significato nella frase, come nel caso della frase relativa (➔ relative, frasi), di alcuni avverbi e delle frasi non argomentali.
In una frase come:
(26) il serpente, che non ha né mani né piedi, si ...
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PRONOME (fr. pronom; sp. pronombre; ted. Pronomen, Fürwort; ingl. pronoun)
Giacomo Devoto
Categoria del nome destinata a indicare rapporti elementari di qualità, spazio, quantità e che quindi non ha [...] 1ª persona, codesto alla 2ª persona, quello a una 3ª persona. Essi sono indifferentemente sostantivi e aggettivi. Hanno avverbî di luogo corrispondenti: qui, costà, là. Un rapporto sostanzialmente anaforico indicano i pronomi relativi, che, il quale ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] me uscir di mente; / e l'altre poi dolcemente e devote / seguitar lei, Pg VIII 13-17, per cui -mente congiunge i due avverbi, uno in r., devotamente, e uno interno al verso, dolcemente; e così è in r. l'aggettivo che risponde a devotamente, mentre l ...
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che (cong. e pron.)
Aldo Duro
La presenza in D. di questa voce grammaticale supera le 12.000 occorrenze, se nel calcolo si includono il Fiore e il Detto. La sua stessa altissima frequenza toglie ogni [...] due volte; If XXVI 2 Godi, Fiorenza, poi che se' sì grande / che per mare e per terra batti l'ali; a un altro avverbio: Vn II 4 lo spirito de la vita... cominciò a tremare si fortemente, che apparia ne li menimi polsi orribilmente; XIX 6 10, XXII 14 ...
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pure
Riccardo Ambrosini
1. Dell'avverbio p., le cui attestazioni - oltre che nei sintagmi congiunzionali ‛ pur che ', ‛ se pur ' (v. 7. e 8.) - sono 12 nella Vita Nuova (per lo più in forma scorciata; [...] nelle Rime (L 19 non pur lui, ma suo onor difende; Rime dubbie XXVI 13). Nella Commedia ricorre in 17 luoghi su 153 attestazioni dell'avverbio p.: If VII 112 si percotean non pur con mano, / ma con la testa e col petto e coi piedi; XVI 119, Pg VII 79 ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] mercé (anche seguita da di); la serie pel, pei e collo, colla, cogli, colle; diverse peculiarità nella scelta degli avverbi (oltre al cultismo insiememente tipico di Vico e ricorrente in Antonio Labriola, i modali altrimente, parimente e del pari); e ...
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tosto (avverbio)
Ugo Vignuzzi
È presente in tutto il D. canonico e nel Fiore, con una frequenza abbastanza elevata: una decina di occorrenze nella Vita Nuova e nelle Rime, una ventina nel Convivio, quasi [...] , Pg XI 38, XXVI 62, Pd XI 128, e anche If XVI 123, Pg XVII 44, XXXI 36, Fiore XXXV 14).
L'avverbio, nel suo impiego più generale, indica la rapidità (con riferimento implicito) ovvero, più spesso, l'immediatezza con cui un'azione si svolge rispetto ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] ) del passato remoto è arcaizzante e si ritrova soprattutto in testi letterari. Perché possa attuarsi, occorre che gli avverbi di tempo che accompagnano il passato remoto alludano a un contesto temporale ampio e generico, o perfino illimitato. Nelle ...
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molto
Riccardo Ambrosini
1. Attestato soprattutto come aggettivo (v. 2.) e avverbio di quantità (v. 5.), meno spesso come aggettivo sostantivato (v. 3.) e pronome indefinito (v. 4.), nelle opere in [...] Molti buon'uomini i'ho già 'ngannati -, 3 al maschile singolare e 3 al femminile singolare) e 32 su 76 attestazioni di m. quale avverbio (di cui 8 nella grafia molt'; v. 5.5.).
2. Come aggettivo di quantità, m. ricorre 189 volte nelle opere di D.: 38 ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...