La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] [le mie parole] per «vogliono che io traduca»: De Caprio & Milella 2008: 267). Diffuso è l’uso dell’aggettivo per avverbio (va buono «va bene», pare brutto «non è opportuno», fa bello «migliora l’aspetto»), anche in coppia con un altro aggettivo ...
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Il termine connettivo indica in linguistica ciascuna delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che indicano relazioni che strutturano ‘logicamente’ i significati della frase e del testo [...] ma, o (oppure):
(8) ci sarà anche lei, ma dubito che osi prendere la parola davanti a tutti
(c) avverbi e congiunzioni o sintagmi preposizionali e nominali con funzione avverbiale (infatti, tuttavia, per esempio, dunque, di conseguenza, in ogni caso ...
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Gli aggettivi di relazione (o relazionali) sono un particolare tipo di aggettivi denominali (cioè derivati da nomi). La loro peculiarità risiede nel fatto che non denotano proprietà, ma indicano entità [...] che può essere graduato, solo gli aggettivi qualificativi – ma non quelli relazionali – possono essere modificati da avverbi (➔ intensificatori) come molto, poco, abbastanza, piuttosto, ecc.:
(5) una ragazza molto solare / *il calore molto solare ...
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Verbi psicologici è un’etichetta generale che indica un gruppo di verbi che denotano processi mentali di varia natura e tipo (percezione, sensazione, emozione, ecc.), quali amare, pensare, spaventare, [...] e l’oggetto è il tema. Si tratta di verbi stativi (➔ aspetto), come appare dal fatto che non possono combinarsi con avverbi denotanti il completarsi dell’evento (in X tempo) (es. 4 a.), né possono entrare in perifrasi di forma progressiva (es. 4 ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] ricorre alla lineetta «con grande frequenza come marca espressiva, soprattutto per segnalare cambi di progetto, prima o dopo avverbi di giudizio o interiezioni primarie e per mettere in evidenza singoli costituenti frasali» (Antonelli 2008: 203).
La ...
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neologismi
Ghino Ghinassi
Lettori e critici, a cominciare dai più antichi commentatori, si sono imbattuti spesso, scorrendo le opere di D., in particolare la Commedia, in parole affatto inusuali, che [...] inizialmente alla sua fantasia con le sembienze grammaticali di un sostantivo, di un aggettivo, e perfino di un pronome o di un avverbio.
La cantica che più di ogni altra dà l'occasione a queste neo-formazioni è, come si sarà osservato, il Paradiso ...
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spesso (agg.)
Maurizio Dardano
Col significato di " denso ", " folto ", appare nella Commedia più frequentemente rispetto a ‛ denso ' (presente soltanto in coppia con ‛ raro ') e a ‛ folto ' (di ambito [...] cfr. Pg XII 94).
L'aggettivo appare inoltre nelle locuzioni avverbiali spesse fiate e spesse volte, equivalenti agli avverbi ‛ spesso ', ‛ spessamente ', ‛ sovente ' (v. queste voci). Anche per tali locuzioni l'aggettivo opposto è ‛ rado ': cfr. rade ...
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LINGUE
Carlo Tagliavini
. Il problema di una classificazione di tutte le lingue del mondo si pone solo in epoca moderna.
Anche quando, per la tendenza enciclopedistica della seconda metà del Settecento [...] suppliscono con preposizioni alle desinenze dei casi che loro mancano, che esprimono il grado di comparazione degli aggettivi con avverbî e così di seguito. Le lingue sintetiche non si servono di tutti questi mezzi di circonlocuzione. L'origine delle ...
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fare
Carlo Delcorno
. Dal latino facĕre, da cui già nel sec. VI deriva la forma contratta fare per analogia con dare. Usatissimo in D., copre pressoché tutta l'area semantica che il vocabolo domina [...] , Pd IV 13 e 77, V 82, XIII 127, XVII 133, XX 91, XXVI 88, XXVIII 85, Fiore LVI 9, CXIV 9. A volte si tratta invece di un avverbio di quantità: If IV 60 e con Rachele, per cui tanto fé; così If XVI 39, Pd XIV 134. Al loro posto si può avere anche una ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] non si applicano nemmeno alle parole che segnalano relazioni fra i costituenti, come le preposizioni, gli articoli e certi avverbi (Lombardi Vallauri 2002: 59). Nel testo seguente non si possono dunque classificare come date o nuove le informazioni ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...