Rispetto ad altri ambiti grammaticali (➔ fonetica, ➔ morfologia, ecc.), quello della ➔ punteggiatura è caratterizzato da uno statuto normativo particolarmente debole (Serianni 2006a: 120). La norma, osservata [...] virgola può determinare a volte cambiamento di significato nella frase, come nel caso della frase relativa (➔ relative, frasi), di alcuni avverbi e delle frasi non argomentali.
In una frase come:
(26) il serpente, che non ha né mani né piedi, si ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] ) del passato remoto è arcaizzante e si ritrova soprattutto in testi letterari. Perché possa attuarsi, occorre che gli avverbi di tempo che accompagnano il passato remoto alludano a un contesto temporale ampio e generico, o perfino illimitato. Nelle ...
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DITTONGO
Il dittongo (dal greco dìphthongos ‘suono doppio’) è un gruppo di due vocali consecutive all’interno di una stessa sillaba. Una delle due vocali è sempre o una i o una u, corrispondente – a [...] si conserva in sillaba non accentata in alcune parole composte (soprattutto sostantivi con buono, fuori, e avverbi in -mente)
buono ▶ buonissimo
nuovo ▶ nuovamente
e in forme come buongiorno, buongustaio, fuoriuscito.
Storia
Il dittongo ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...]
(c) Strutture predicative formate dal verbo essere alla terza persona sing. seguito da un aggettivo (è bello / certo / vero), da un avverbio (è bene / male ), da un sostantivo (è il caso / il momento / l’ora / un guaio / una iattura / una noia) o da ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] (cioè modificabili secondo categorie flessive) dell’italiano sono: verbo, nome, aggettivo, pronome, articolo. Avverbi, preposizioni, congiunzioni, interiezioni sono invece invariabili, dato che non portano informazione morfologica flessiva (➔ parti ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] combinarsi con tutte le classi grammaticali, a parte i verbi (nomi: tavolino; madonnina; aggettivi: bellino; avverbi: pianino; indefiniti: qualcosina; numerali: miliardino). La sua diffusione è in parte condizionata diatopicamente, essendo prediletto ...
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I peggiorativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) ottenuti per ➔ derivazione, il cui significato implica una valutazione negativa da parte del parlante, che in questo modo prende le distanze rispetto [...] sostantivati come avaraccio, riccaccio, in Internet troviamo esempi come mi ha detto che il tempo è bruttaccio), avverbi (malaccio, tipica designazione eufemistica del cancro), indefiniti (qualcosaccia; da Internet: un callo con una ferita da riccio ...
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In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] , alla parola che li segue. In particolare, nessun bisillabo vuole il r. se è sostantivato; né lo vogliono contra e sopra usati come avverbi. Quindi si pronuncia: una sopra l’altra ‹ùna sópra ll àltra›, ma sopra c’era l’altra ‹sópra č èra l àltra›; d ...
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Le frasi soggettive sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ subordinate, frasi), che corrispondono al soggetto (1) del verbo della frase da cui dipendono (chiamata talvolta frase matrice) e possono [...] arrivare in ritardo sembra inopportuno
La soggettiva anteposta alla reggente non è ammessa con il costrutto verbo copulativo + avverbio:
(46) è bene [lasciare tutto in ordine]
(47) *[lasciare tutto in ordine] è bene.
Il complementatore che introduce ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] Lombardelli (Arte del puntare gli scritti, 1585) ne aveva reso sistematico l’uso «automaticamente a separare persino congiunzioni e avverbi composti col che: Di maniera che, Perciò che, Posto che, Anzi che» e, molto spesso, «costituenti di frase ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...