L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] di modulare gli enunciati rispetto al contesto: la negazione no o non permette di confutare quanto già affermato; gli avverbi di fase ancora, sempre, già, mai permettono di collocare nel tempo quanto descritto nell’enunciato; i focalizzatori anche ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] vengono applicate più frequentemente alle parole dotate di significato lessicale, ma anche ai pronomi personali e possessivi, agli avverbi di luogo e agli elementi di risposta (sì / no). Di frequente gli elementi occultanti sono del tutto opachi ...
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L’espressione foreigner talk (dall’ingl. foreign «straniero» e talk «parlata»), introdotta come termine tecnico da Ferguson (1971), indica il modo semplificato con cui si parla a interlocutori stranieri [...] la porta e accendi la luce!»
(d) l’infinito e il participio passato sono sovraestesi e la temporalità è espressa con avverbi:
(4) cosa fare tu ora, adesso? «cosa stai facendo?»
(5) piovuto tanto, vedi, acqua terra «deve aver piovuto molto, perché le ...
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L’espressione italiano dell’emigrazione designa tutte le forme di italiano parlate, nei paesi di destinazione, da emigrati italiani e dai loro discendenti. Questa nozione esclude le forme di italiano apprese [...] ottiene tutto quello che gli spettano «le vostre famiglie ottengono tutto quello che spetta loro»;
(i) scambio di avverbi e aggettivi: lavorare privato il sabato «lavorare privatamente il sabato», i nostri meglio clienti «i nostri clienti migliori ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] e gli elementi funzionali del lessico sono le parole, altrimenti dette grammaticali (articoli, preposizioni, congiunzioni e alcuni avverbi), che non hanno un significato proprio, come le parole lessicali, ma svolgono nella frase una funzione ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] in -a / -e (la moglia «moglie»; le cimice «cimici»; inglesa «inglese»);
(b) gli scambi tra aggettivi e avverbi e il rafforzamento ‘analitico’ di comparativi e superlativi sintetici (il posto meglio «migliore»; guidare veloce «velocemente»; è tanta ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] messaggio sia stato ricevuto correttamente. Altre forme rare nello scritto sono i ➔ deittici, ovvero quegli aggettivi, pronomi e avverbi il cui referente si può recuperare soltanto dal contesto, quali questo, quello, qui, lì, oggi, domani. La natura ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] di guida», invece di Führerschein), ad aggettivi di uso comune come [ʃ]tuff «stufo», imprecazioni come o[ʃ]tia!, fino ad avverbi come magari.
Bilinguismo e diglossia trovano un riflesso indiretto nella letteratura italiana, la quale ha sì attinto al ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] piuttosto che dichiarativa), la presenza di verbi modali (potere, dovere, volere; ➔ modali, verbi), la presenza di certi ➔ avverbi o ➔ congiunzioni (sicuramente, infatti, tuttavia; ➔ modalità), l’➔intonazione o, nello scritto, l’interpunzione.
L’atto ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...