Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] riportate nel Vocabolario, il 60,6% sono nomi, il 19,6% sono verbi, il 14,9% sono aggettivi, il 2% sono avverbi; tutte le altre classi (pronomi, congiunzioni, ecc.) sono sotto l’1% (Iacobini & Thornton 1994: 278) (➔ lessico).
Comunque lo si ...
Leggi Tutto
La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] può vedere lessicalizzazioni etichettanti in quelle che all’origine erano descrizioni motivate del significato: si veda, ad es., l’avverbio italiano fa nell’espressione due mesi fa; sapendo che deriva dall’evoluzione di or fa (voce del verbo fare ...
Leggi Tutto
Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] : dovuto anche alla loro ampia frequenza d’uso, esso si manifesta nell’utilizzo di ripetuti rafforzamenti, tipicamente costituiti da avverbi di luogo: questo ... qui, quello ... lì/là, ecc. Forme rafforzate di questo tipo sono diventate la norma in ...
Leggi Tutto
La pubblicità, in tutte le sue forme (su manifesti, nei giornali, in radio e televisione), è uno dei tipi testuali che più influenzano l’italiano comune, con coniazione di ➔ neologismi e prestito di parole, [...] .
Alcuni termini possono essere considerati emblematici della pubblicità: delicato, giovane (anche come aggettivo e avverbio), magico, morbido, genuino, sicuro. A garanzia di genuinità, naturalezza e precisa localizzazione geografica di ...
Leggi Tutto
Il termine quantificatori indica una serie di espressioni che forniscono informazioni quantitative sui referenti del nome a cui si collegano e, di conseguenza, sulla frase all’interno della quale quel [...] di quantità che funzionano come ➔ intensificatori (molto, poco, ecc.), graduando l’intensità dell’elemento modificato (verbo, avverbio, aggettivo). Fanno riferimento a un limite presunto gli indefiniti abbastanza e troppo, utilizzati anche con valore ...
Leggi Tutto
In linguistica, la categoria di nome astratto non è universalmente accettata. I nomi astratti non sarebbero infatti di facile definizione dal punto di vista semantico: non a caso l’‘astrattezza’ non rientra [...] nomi astratti massa, l’uso dell’articolo uno è possibile solo se è presente un modificatore del nome (un aggettivo, un avverbio, una frase relativa, ecc.), e indica soltanto l’indeterminatezza del nome:
(13) * era di una pazienza
(14) era di una ...
Leggi Tutto
La storia del parlato filmico è intimamente legata, fin dai primordi del cinema sonoro, alla pratica del doppiaggio. La lingua doppiata, che è forse, indipendentemente dalla qualità dei risultati ottenuti, [...] , uau, iuhù, ecc.) in luogo di altre propriamente italiane (oh, ah, ecc.); assolutamente (absolutely) usato come avverbio affermativo, privo di altro olofrastico di specificazione; bastardo (bastard) invece di altri insulti più comunemente italiani ...
Leggi Tutto
Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] sul greco. La tassonomia delle otto parti del discorso (nome, verbo, participio, articolo, pronome, preposizione, avverbio, congiunzione), imposta dalla Téchnē grammatikḗ come lo standard morfosintattico della grammatica greca e riprodotta fedelmente ...
Leggi Tutto
Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] usati, sono: alcuni metaplasmi di ➔ genere (scatolo per scatola; orecchine per orecchini); l’uso di senza come avverbio di negazione davanti ad aggettivi e participi passati (caffè senza macinato, letto senza fatto); e l’inversione pronominale si ...
Leggi Tutto
Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] parlante nativo: Cacciari & Glucksberg 1991: 232):
(24) hai menato questo cane per l’aia
ma anche in presenza di avverbi (di tempo, di modo, o in funzione di quantificatori) o di alcune classi di aggettivi, come evidenziano i seguenti esempi:
(25 ...
Leggi Tutto
avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...