La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] onte / ch’ei preparava, gli fe’ lieta ciera (Tassoni 19242: canto VIII, ottava 73)
(8) Un giovane catecumeno, Celtizio, rapì una l’effetto che esse hanno su di lei la porta ora a chiedere aiuto
b. Sara non ce la fa più. Tanto che l’effetto che ?esse ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] L’innamoramento di Orlando I, 21, 59, vv. 3-4)
(b) Poco significa «in misura esigua, scarsa o insufficiente rispetto a una norma ma in modo ancora più indeterminato:
(42) Giudica tu nel canto
qual più vaglia di noi (Pietro Metastasio, La gara)
(43) ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] , [ˈkɒŋto], per canto (ma cfr. anche più avanti il tratto c); [ˈkɑldo] o [ˈkɒldo], per caldo;
(b) pronuncia di e, specie lessicali, occorre distinguere:
(a) i casi di uso medio;
(b) quelli di ➔ italiano popolare;
(c) quelli con valore espressivo- ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] che operano sulle lingue romanze, ritengono d’altro canto che la grafia separata rappresenti un grado di lessicalizzazione cioè con un significato non ricavabile dalla somma dei suoi componenti.
(b) I passaggi da una parte del discorso a un’altra (è ...
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La varietà algherese del catalano è parlata ad Alghero (in catalano L’Alguer o, con nome storico vezzeggiativo, Barceloneta), città nella Sardegna nord-occidentale. La popolazione di Alghero, frazioni [...] caratteristiche peculiari: /v/ è fonema distinto da /b/; le occlusive intervocaliche /b/ e /g/; sonorizzazione fonosintattica di /k/ flessiva nella prima persona singolare del presente indicativo (cant «canto», tem «temo»); la desinenza -au della ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] all’espressione di nomi di attività manuali di tipo tradizionale;
(b) -aro. Originariamente variante non toscana di -aio, ne e aggettivi tratti dal participio presente in serie quali canto / cantare / cantante ha favorito la formazione di un suffisso ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] cambiamento: fare punto, fare punto e a capo, mettere punto. D’altro canto, il punto «tende a invadere il campo di altri segni, come il del lessema (f.lli = fratelli, chiar.mo = chiarissimo);
(b) per compendio, dove il punto si trova alla fine di « ...
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Il punto interrogativo (detto anche, meno spesso, punto di domanda) è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura), composto da un punto sormontato da un tipico ricciolo ‹?›, che contrassegna l’interrogazione [...] «la punteggiatura era importante anche per la corretta intonazione del canto» (ibid.: 61), diede impulso a un nuovo sistema di punteggiatura in Europa, Roma - Bari, Laterza.
Parkes, Malcolm B. (1992), Pause and effect. An introduction to the history ...
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Il termine enumerazione (dal lat. enumeratio «enumerazione») fa riferimento a un procedimento discorsivo, comune in ogni tipo di testo, sia scritto che orale, che prevede che un concetto generale venga [...] , simboli che segnalano la presenza di un elenco puntato);
(b) per sindesi, cioè con congiunzioni coordinative (e, anche, un sintagma collettivo del tipo il tutto, tutto questo:
Il canto delle strigi, quando un’iride
con intermessi palpiti si stinge,
...
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I peggiorativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) ottenuti per ➔ derivazione, il cui significato implica una valutazione negativa da parte del parlante, che in questo modo prende le distanze rispetto [...] si ritrova in alterati come piacerucolo, straducola, ecc.);
(b) -ardo, che, «disconoscendo il significato positivo della fonte praticone, pastone, arruffone, argentone, pasticcione. D’altro canto, un suffisso peggiorativo come -accio dà luogo ad ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
cantare2
cantare2 v. tr. e intr. [lat. cantare, intensivo di canĕre «cantare»]. – 1. a. intr. (aus. avere) Modulare la voce, seguendo un ritmo vario ma determinato, dall’uno all’altro grado della serie dei suoni: c. a solo, in coro; c. da...