BONCI, Alessandro
Angelo Mattera
Nato a Cesena (Forlì) il 10 febbr. 1870, apprendista calzolaio, fu presentato da A. Dell'Amore a C. Pedrotti, direttore del liceo musicale di Pesaro, dove venne subito [...] . Thomas e La sonnambula di V. Bellini. Nel 1897 cantò al Teatro alla Scala di Milano, applauditissimo accanto alla "virtuosa D'allora fino al 1927, anno del suo ritiro dalle scene, il B. percorse l'Europa e gli Stati Uniti d'America (dove debuttò il ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] allievo di L. Traube, E.A. Lowe, coadiuvato da B. Bischoff, raccoglieva in un repertorio le notizie dei più antichi libri importanti lavori interpretativi. Promotori della restaurazione del canto liturgico medievale furono i benedettini di Solesmes, ...
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Strumento musicale ad arco, con 4 corde accordate per quinta (do1, sol1, re2, la2), appartenente alla famiglia del violino, della viola e del contrabbasso, nella quale occupa il posto del tenore o del [...] essendo il loro uso inizialmente limitato ad accompagnare il canto in chiesa e a realizzare il basso continuo. vennero segnate soprattutto da compositori italiani, in particolare da B. Marcello, G.B. Platti, G. Tartini. Con il Settecento prese il ...
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Mezzosoprano e contralto statunitense (n. Bradford, Pennsylvania, 1934). Dotata di un'eccezionale estensione vocale e di una tecnica perfetta, ha alternato a ruoli di mezzosoprano quelli di soprano e perfino [...] , nella Prodaná nevåsta (La sposa venduta) di B. Smetana; dal 1957 al 1960 ha cantato in Germania, presso l'Opera di Gelsenkirchen, per attraverso il recupero della tecnica e dello stile di canto e riportando inoltre sulle scene la figura del ...
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Musicista (n. Firenze 1760 - m. dopo il 1820). Studiò con P. Nardini e B. Felici. Fu virtuoso di violi no, arpa, pianoforte e canto, acclamato soprattutto quale concertista di violino. Fu anche didatta [...] e compositore di musica da camera ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] risalire l’opera di riordino dei canti sacri, che presero il nome di canti gregoriani.
La tradizione teorica greca proseguì seria italiana gradualmente si affiancò l’opera buffa con musicisti come G.B. Pergolesi, G. Paisiello e D. Cimarosa, e anche in ...
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In genere, delle Fiandre, ma con riferimenti geografici di varia estensione: a) delle Fiandre in senso stretto (la regione tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord); b) di tutta la metà settentrionale [...] ’Ars nova italo-francese, verso la purezza della vocalità assoluta; J. Ockeghem e J. Obrecht, presso i quali il canto gregoriano passò da funzioni di rilievo a quella di semplice suggerimento per un contrappunto, reso duttile nelle sue imitazioni non ...
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La più importante azione sacra delle Chiese cattolica, ortodossa e anglicana, celebrata dal sacerdote con la comunità dei fedeli.
La m. nel cristianesimo cattolico
Nella dottrina cattolica (istruzione [...] nel suo svolgimento rituale si articola in tre parti: a) riti d’introduzione, b) liturgia della Parola, c) liturgia eucaristica. Riti d’introduzione Sono formati dal canto di entrata o d’ingresso, dal saluto del celebrante (all’altare: bacio, seguito ...
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Letteratura
La più antica forma metrica della lirica d’arte nella letteratura italiana. Trasse origine dalla cansó provenzale e subì nel tempo varie modifiche fino agli stilnovisti e a Petrarca, che fu [...] a cavallo tra 16° e 17° sec., nel cosiddetto ‘recitar cantando’ (➔ opera). A parte i generi del tutto popolari più o meno strutturata in tre versi di dodici battute in forma A-A-B, costituisce lo scheletro della moderna c. pop che subisce una ...
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Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. [...] nelle quali i poeti improvvisavano su temi dati dal pubblico. B. Perfetti fu il primo a esibirsi in tali accademie, e strumentale, presso gli organisti e i cembalisti che accompagnavano il canto in chiesa o in concerto o in teatro, spesso fornendo ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
cantare2
cantare2 v. tr. e intr. [lat. cantare, intensivo di canĕre «cantare»]. – 1. a. intr. (aus. avere) Modulare la voce, seguendo un ritmo vario ma determinato, dall’uno all’altro grado della serie dei suoni: c. a solo, in coro; c. da...