Donne e potere
Margherita Pelaja
Le declinazioni del potere
Annidato in ogni forma di relazione tra le persone, chiave di lettura di molti aspetti degli scambi sociali, per essere analizzato e discusso [...] bassi di partecipazione al mercato dellavoro, i più alti di non a caso, sul terreno del credito: nel 1974 ha fondato la sua banca per il risparmio e il microcredito governo e varato come piano nazionale di assistenza alle puerpere; centri ...
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Automazione
Bruno Bezza
Giovanni Dosi
Introduzione
Si definisce 'meccanizzato' ogni processo che sostituisce procedimenti lavorativi basati su fonti di energia inanimata a operazioni compiute dall'uomo [...] management assunsero una portata internazionale e nazionale quando uscirono dall'ambito strettamente tecnicistico G., Grande crisi e organizzazione scientifica dellavoro nell'industria italiana, in Industria e banca nella grande crisi (1929-1934) ( ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gioacchino Volpe
Eugenio Di Rienzo
Con una formula sintetica si può attribuire a Gioacchino Volpe il titolo di ‘storico della nazione’. Occorre però aggiungere che per Volpe la nazione non si risolse [...] il senso più profondo dellavoro di Volpe, anzi lo depotenzia e lo limita profondamente. Per Volpe, infatti, la storia nazionale è in primo Levante nell’11° sec., al predominio del «commercio e banca italiana nell’Europa centrale e occidentale», alla ...
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“Verso” il sistema nazionale
Pier Antonio Varesi
La riforma costituzionale in discussione in Parlamento ed i decreti attuativi della l. n. 183/2014 (in particolare il d.lgs. n. 150/2015) aprono nuovi [...] principali fonti di finanziamento delle politiche attive dellavoro a livello nazionale.
Dall’esame di altre disposizioni l’ del mercato dellavoro. A questo fine prende in considerazione, oltre alle comunicazioni obbligatorie e la banca dati ...
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Vedi Israele dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La Nascita di Israele porta a conclusione il progetto nazionale ebraico a cui aveva dato vita il movimento politico sionista di Theodor Herzl, [...] . Dal governo di unità nazionaledel 1984-88 in poi, posti di lavoro e favorire investimenti nel settore dell’istruzione, della sanità e del welfare.
. Il progetto sarà in parte finanziato dalla Banca mondiale per un costo complessivo tra i 250 ...
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MATTEOTTI, Giacomo
Mauro Canali
MATTEOTTI, Giacomo. – Nacque a Fratta Polesine, presso Rovigo, il 22 maggio 1885, da Girolamo e da Elisabetta Garzarolo.
Il padre, originario di Comasine in Val di Pejo, [...] libica, tanto che al congresso nazionaledel PSI tenutosi a Reggio Emilia nel fideiussore della Bancadel Polesine per il servizio di esazione dei tributi del Comune di di destra della Confederazione generale dellavoro (CGdL). Baldesi poteva contare ...
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CORVETTO, Luigi Emanuele
Giovanni Assereto
Nacque a Genova l'11 luglio 1756 (l'atto di nascita lo registra come "Crovetto", poiché tale era il nome, solo in seguito "italianizzato", della sua antica [...] del nuovo Istituto nazionale; ma si tenne fuori della politica.
Della pausa approfittò per comporre un Saggio sopra la Banca absolue" (ibid.).Col 1810, anno in cui terminarono i suoi lavori per il codice penale, il C. entrò nella nobiltà imperiale, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Luca Cagnazzi de Samuele
Francesco Di Battista
Questo economista pone un problema storico rilevante: in che senso possiamo considerarlo un economista di transizione? E dunque più in generale: con quali [...] il Progetto di una Società nazionale detta del ben pubblico, che potrebbe spendendosi invano per la Bancadel Tavoliere.
Dall’isolamento lo dellavoro (affiancato alla terra) come sorgente della ricchezza, sulla divisione dellavoro e sul lavoro ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] del 1902 per l'istituzione dell'Ufficio e del Consiglio dellavoro, proposta insieme col Pantano; quelle del 1905 e delnazionale; quelle del 1909 contro i metodi elettorali giolittiani, che criticò aspramente nel discorso del dai banchi di ...
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DE STEFANI, Alberto
Franco Marcoaldi
Nato il 6 ott. 1879 a Verona da Pietro e da Carolina Zamboni, studiò presso la scuola superiore di commercio a Ca' Foscari a Venezia e nella facoltà giuridica dell'università [...] approccio al pensiero e al movimento nazionalista. Questa esperienza è anche un punto la assoluta elasticità del mercato dellavoro e una politica politica dei salvataggi e in particolare sulla vicenda delBanco di Roma, si veda il suo bilioso ...
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mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
(Swift) Sigla dell’ingl. Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication (società di telecomunicazioni interbancarie finanziarie mondiali), usata anche come s. m. inv. (o agg. posposto) per indicare il nome della società belga che...