Biologia
C. genetica Fenomeno che si verifica a ogni atto fecondativo, per cui lo zigote, riceve, dai nuclei dello spermatozoo e dell’uovo, un determinato corredo di geni, per lo più diverso da quello [...] sono elementi diunospaziovettoriale V (o di un’algebra) definito sopra K, la c. lineare dà luogo a un nuovo elemento di K. In basedi V se ogni altro elemento di V (oppure dell’algebra) può essere espresso in uno e in un sol modo come c. lineare di ...
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Imparare a vedere
Tomaso Poggio
(Center for Biological and Computational Learning, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, Massachusetts, USA)
Il problema dell'apprendimento è centrale per [...] di occhi, naso e bocca. La percentuale di riconoscimento corretto, su una piccola basedi dati di 620 immagini (62 persone, 10 prospettive di griglie di pixel, e non possiedono la struttura diunospaziovettoriale. In particolare, l'addizione di due ...
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trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura.
Biologia
Trasformazione batterica
Fenomeno che si verifica spontaneamente in natura quando le cellule si trovano in uno stadio, detto competente, [...] è degenere, anche la t. si dice degenere. In generale, in unospaziovettoriale S su un corpo K, con infinite dimensioni, si dice lineare una {a, b}=ab+ba. Questo tipo di struttura è alla base delle teorie supersimmetriche in fisica teorica (➔ ...
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Biologia
In genetica, tratto di DNA che fa parte di un operone e condiziona la trascrizione dei geni strutturali immediatamente adiacenti (➔ operone).
Filosofia
In filosofia analitica, un’espressione [...] gli stati di un sistema sono rappresentati dai vettori diunospaziodi Hilbert ℋ rappresentano sia i cambiamenti dibase in ℋ (➔ meccanica; vettoriale e una funzione di una variabile a un solo valore.
La definizione data si generalizza pensando di ...
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Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] base. Non sempre però esiste una base formata da un numero finito n di v.; in tal caso lo spaziovettoriale ha dimensione infinita.
Quanto è stato detto finora vale in unospaziovettoriale qualunque. Spesso lo spazio, e i suoi v., godono però di ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] base alla forte sensibilità alle condizioni iniziali e alla dimensione frattale.
Un attrattore strano (uno dei più semplici e più noti è l'attrattore di Lorenz, schematizzato in fig. 5) è generalmente confinato in una regione limitata dello spazio ...
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Il problema mente-cervello
Paul M. Churchland
(Philosophy Department, University of California San Diego, California, USA)
Patricia S. Churchland
(Philosophy Department, University of California San [...] , in quanto esse potrebbero essere troppo periferiche.
Unospaziovettoriale più verosimile, per collocare fisicamente lo spazio dei qualia del colore, potrebbe essere lo spaziodi attivazione di popolazioni neuronali che si trovano due o tre ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] concentriche separate da unospazio intermembrana di 10-30 nm 1911 da E. Rutherford sulla base dei risultati sperimentali di una celebre esperienza eseguita su degli elettroni, i quali si compongono vettorialmente dando così luogo al momento angolare ...
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Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] derivanti; nella teoria degli spazivettorialidi dimensione finita, dove una m. rappresenta nel modo più idoneo un cambiamento della base ovvero una trasformazione lineare dello spaziovettoriale stesso (➔ spazio) ecc.
Generalizzazioni del concetto ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...